DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 gennaio 1971, n. 208 - Norme di sicurezza per gli impianti di distribuzione stradale di gas di petrolio liquefatto per autotrazione

Coming into Force18 Maggio 1971
Published date03 Maggio 1971
ELIhttp://www.normattiva.it/eli/id/1971/05/03/071U0208/CONSOLIDATED/20031204
Enactment Date12 Gennaio 1971
Official Gazette PublicationGU n.109 del 03-05-1971
Articoli
Art 1.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto l'art. 87, quinto comma, della Costituzione;

Visto l'art. 23 del regio decreto-legge 2 novembre 1933, n. 1741, sugli oli minerali e carburanti, in relazione allo art. 2 della legge 23 febbraio 1950, n. 170, sui distributori automatici di carburanti e 9 della legge 21 marzo 1958, n. 327, sulle stazioni di riempimento dei gas di petrolio liquefatti;

Udito il parere del Consiglio di Stato;

Sentito il Consiglio dei Ministri;

Sulla proposta del Ministro per l'interno; Decreta: Articolo unico

E' approvato l'annesso regolamento recante norme di sicurezza per gli impianti di distribuzione stradale di gas di petrolio liquefatti (g.p.l.) per autotrazione.

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Roma, addi' 12 gennaio 1971 SARAGAT COLOMBO - RESTIVO Visto,il Guardasigilli: COLOMBO

Registrato alla Corte dei conti, addi' 27 aprile 1971

Atti del Governo, registro n. 241, foglio n. 174. - VALENTINI

TITOLO I GENERALITA'
Art 1. - Campo di applicazione

Le presenti norme si applicano agli impianti di distribuzione stradale di gas di petrolio liquefatti per autotrazione.

Art 1. - ARTICOLO ABROGATO DAL D.P.R. 24 OTTOBRE 2003, N. 340
Art 2. - Elementi essenziali degli impianti

Gli impianti soggetti alle presenti norme sono costituiti dei seguenti elementi essenziali:

1) un serbatoio;

2) un gruppo di due elettropompe adibite: a) al rifornimento del serbatoio; b) all'erogazione dei gas di petrolio liquefatti;

3) eventualmente un elettrocompressore, in sostituzione o in aggiunta della pompa adibita al rifornimento del serbatoio;

4) uno o due apparecchi di distribuzione (colonnine).

In luogo delle elettropompe possono essere impiegate anche pompe fluidodinamiche.

I vari elementi degli impianti devono avere le caratteristiche, i dispositivi di sicurezza e le apparecchiature di cui agli articoli seguenti.

Art 2. - Elementi essenziali degli impianti

((Gli impianti soggetti alle presenti norme sono costituiti dai seguenti elementi essenziali:

  1. uno o due serbatoi;

  2. un gruppo di due elettropompe adibite: a) al rifornimento di serbatoi; b) all'erogazione del gas di petrolio liquefatto;

  3. eventualmente un elettrocompressore, in sostituzione o in aggiunta della pompa adibita al rifornimento del serbatoio;

  4. uno o due apparecchi di distribuzione)).

In luogo delle elettropompe possono essere impiegate anche pompe fluidodinamiche.

I vari elementi degli impianti devono avere le caratteristiche, i dispositivi di sicurezza e le apparecchiature di cui agli articoli seguenti.

Art 2

ARTICOLO ABROGATO DAL D.P.R. 24 OTTOBRE 2003, N. 340

TITOLO II NORME PER GLI IMPIANTI E DI ESERCIZIO
Capo I SERBATOIO
Art 3. - Caratteristiche e dispositivi del serbatoio

Il serbatoio dev'essere unico e interrato.

Deve presentare inoltre le seguenti caratteristiche:

  1. capacita' non superiore a 15 metri cubi;

  2. idoneo rivestimento contro le corrosioni;

  3. lunghezza delle tubazioni fisse per il travaso, tra i punti di attacco alla parete del serbatoio e quelli immediatamente esterni alla cassa di contenimento, non superiore ad un metro.

    Dev'essere munito infine dei seguenti dispositivi:

  4. un indicatore di livello del liquido contenuto nel serbatoio, fisso e a segnalazione continua;

  5. un sistema a pescante fisso per il controllo del livello massimo ammissibile del liquido;

  6. un sistema costituito da due valvole di sicurezza con possibilita' di esclusione di una sola di esse in caso di controllo o di manutenzione, collegato ad uno scarico in candela;

  7. una valvola di eccesso di flusso per ciascun punto di attacco delle tubazioni di travaso in fase liquida;

  8. una valvola di non ritorno al punto di attacco della tubazione di travaso in fase liquida;

  9. messa a terra con resistenza non superiore a 20 Ohm.

    La sezione del tubo di scarico in candela di cui alla lettera c) del comma precedente non dev'essere inferiore a quella di scarico della valvola di sicurezza. In caso di piu' valvole collegate al medesimo scarico, la sezione del tubo di scarico dev'essere non inferiore alla somma delle sezioni di scarico delle singole valvole.

    Lo scarico in candela deve avere la parte terminale a non meno di metri 5 dal piano di calpestio.

Art 3. - Caratteristiche e dispositivi del serbatoio

((I serbatoi devono essere interrati e provvisti di casse di contenimento in cemento armato.

Devono presentare inoltre le seguenti caratteristiche:

  1. capacita' totale non superiore a 30 metri cubi;

  2. idoneo rivestimento contro le corrosioni;

  3. lunghezza delle tubazioni fisse per il travaso, tra i punti di attacco alle pareti dei serbatoi e quelli immediatamente esterni alle casse di contenimento, non superiore ad un metro)).

    Dev'essere munito infine dei seguenti dispositivi:

  4. un indicatore di livello del liquido contenuto nel serbatoio, fisso e a segnalazione continua;

  5. un sistema a pescante fisso per il controllo del livello massimo ammissibile del liquido;

  6. un sistema costituito da due valvole di sicurezza con possibilita' di esclusione di una sola di esse in caso di controllo o di manutenzione, collegato ad uno scarico in candela;

  7. una valvola di eccesso di flusso per ciascun punto di attacco delle tubazioni di travaso in fase liquida;

  8. una valvola di non ritorno al punto di attacco della tubazione di travaso in fase liquida;

  9. messa a terra con resistenza non superiore a 20 Ohm.

    La sezione del tubo di scarico in candela di cui alla lettera c) del comma precedente non dev'essere inferiore a quella di scarico della valvola di sicurezza. In caso di piu' valvole collegate al medesimo scarico, la sezione del tubo di scarico dev'essere non inferiore alla somma delle sezioni di scarico delle singole valvole.

    Lo scarico in candela deve avere la parte terminale a non meno di metri 5 dal piano di calpestio.

Art 3. - Caratteristiche e dispositivi del serbatoio

I serbatoi devono essere interrati e provvisti di casse di contenimento in cemento armato.

Devono presentare inoltre le seguenti caratteristiche:

LETTERA ABROGATA DAL D.P.R. 24 OTTOBRE 2003, N. 340.

  1. idoneo rivestimento contro le corrosioni;

  2. lunghezza delle tubazioni fisse per il travaso, tra i punti di attacco alle pareti dei serbatoi e quelli immediatamente esterni alle casse di contenimento, non superiore ad un metro.

    Dev'essere munito infine dei seguenti dispositivi:

  3. un indicatore di livello del liquido contenuto nel serbatoio, fisso e a segnalazione continua;

  4. un sistema a pescante fisso per il controllo del livello massimo ammissibile del liquido;

  5. un sistema costituito da due valvole di sicurezza con possibilita' di esclusione di una sola di esse in caso di controllo o di manutenzione, collegato ad uno scarico in candela;

  6. una valvola di eccesso di flusso per ciascun punto di attacco delle tubazioni di travaso in fase liquida;

  7. una valvola di non ritorno al punto di attacco della tubazione di travaso in fase liquida;

  8. messa a terra con resistenza non superiore a 20 Ohm.

    La sezione del tubo di scarico in candela di cui alla lettera c) del comma precedente non dev'essere inferiore a quella di scarico della valvola di sicurezza. In caso di piu' valvole collegate al medesimo scarico, la sezione del tubo di scarico dev'essere non inferiore alla somma...

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