N. 1 ORDINANZA (Atto di promovimento) 4 novembre 2010

LA CORTE D'APPELLO Nel corso del processo di secondo grado a carico di Deliu Fatos,

Gripshi Bardhyl Arben e Deliu Alin, il primo appellante ed appellante il p.g. nei confronti degli altri due, avverso la sentenza del Tribunale di Padova in data 15 gennaio 2001 che ha giudicato del reato di cui agli artt. 110 c.p., 3 n. 8 e 4 nn. 1 e 7 legge n.

75/1958 ed altro; sentite le parti O s s e r v a Va premesso che i fatti per cui e' processo sarebbero stati commessi nel corso di vari mesi (da ultimo, dicembre) dell'anno 1995:

la predetta sentenza del Tribunale di Padova e' stata emessa nel 2001 per cui, ai sensi del terzo comma dell'art. 10 legge n. 251 del 2005, anche a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 393 del 23 ottobre/23 novembre 2006, si applicano le disposizioni in tema di prescrizione precedentemente vigenti (15 anni piu' la meta' = 22 anni e 6 mesi) e non le disposizioni piu' favorevoli previste dalla predetta legge 5 dicembre 2005, n. 251(12 anni + un quarto =15 anni).

Qualora fossero applicabili tali ultime disposizioni il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione pluriaggravato sarebbe prossimo (un mese) all'estinzione per prescrizione e gli altri reati su cui questa Corte e' chiamata a decidere sarebbero gia' prescritti.

Pertanto, e' di tutta evidenza che l'applicazione della legge mitior riveste decisiva rilevanza in questo processo.

Orbene, a parte l'art. 10 Costituzione che si riferisce in genere alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute, il primo comma dell'art. 117 nell'attuale formulazione, a seguito della legge 18 ottobre 2001, n. 3, espressamente stabilisce che la potesta' legislativa, sia dello Stato che delle Regioni, e' subordinata non solo alle norme costituzionali ma testualmente ai 'vincoli' derivanti dal diritto comunitario e dagli obblighi internazionali.

Conseguentemente, non vi possono piu' essere discussioni al riguardo: le convenzioni internazionali ratificate dallo Stato italiano e, soprattutto, le decisioni comunitarie vincolano qualunque Autorita' italiana e le norme devono essere interpretate in conformita' sia in particolare in quanto le sentenze definitive di tale Corte sono vincolanti per gli Stati convenuti interessati sia in generale secondo quanto disposto dall'art. 117 Costituzione tanto piu' che la citata Corte europea e' stata istituita dalla stessa Convenzione.

Insomma, esiste un preciso obbligo internazionale, vincolante per l'Italia...

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