Micro-ontologia funzionale della legge per il draftimg e la cura degli ordinamenti

AutoreCarlo Biagioli
Pagine101-131

Page 101

@Introduzione

Alla fine degli anni ottanta con Pietro Marcatall organizzammo il primo di una serie di incontri (e poi convegni) di neo-«legimatici» con giuristi ed esperti di tecnica legislativa, per presentare il nostro nuovo (e a quel tempo insolito) progetto di software speciallstico per il drafting legislativo, volto soprattutto a fornire al redattore uno strumento di aiuto alla corretta formulazione tecnico-linguistica dell'atto.

Rimasi sorpreso e, lo confesso, un po' contrariato quando Ugo Rescigno osservò che il vero problema del legislatore è la conoscenza ed il contrailo dell'ordinamento, piuttosto che la formulazione del nuovo atto. Opinione del resto condivisa da tutti gli addetti ai lavori, come ho avuto poi modo di constatare.

Questo franco chiarimento mi convinse sin da allora che l'attenzione agli aspetti formall e linguistici del testo, pur utile, non rispondeva a quelle esigenze cosi chiaramente prospettate e che gli strumenti per la cura dei sistemi normativi andavano pensati e introdotti proprio nela fase di drafting della legge, visti gli insuccessi nel campo informatico dei tentativi volti alla logicizzazione e formalizzazione delle leggi.

Pertanto ho iniziato a cercare in noti studi di filosofia analltica del diritto, in varie teorie della norma, ma anche in teorie linguistiche, spunti, idee, per l'inctividuazione di nuove prospettive adattatil alla progettazione di strumenti informatici per la formulazione e gestione dele norme, che rispondessero in modo più efficace a quelle esigenze del legislatore1.

L'idea da cui sono partito è la constatazione che essendo la legge l'unità Page 102 di riferimento normativa e documentaria, ne consegue la mancanza di una visione analltico-sistematica degli ordinamenti e ciò ne impedisce la conoscenza e la cura. Occorreva individuare una unità di riferimento appunto più analltica e adottare una visione più organica dei sistemi normativi e quindi già da allora iniziai a prospettare la possibilità di guardare agli ordinamenti e alle leggi come sistemi ed insiemi di regole, prendendo dalle teorie normative e dalla tecnica legislativa tutte le ispirazioni possibili per la comprensione e caratterizzazione delle regole.

I sistemi informatici di aiuto alla redazione e manutenzione delle leggi infatti non fanno e non possono fare altro che attivare tecniche legislative. Se si vogliono progettare sistemi di aiuto al drafting che vadano al di là dei controlli ortografici, occorre predisporre tecniche legislative che vadano al di là delle regole ortografiche, che trattino altri aspetti più profondi e complessi delle leggi. Se ad esempio, come nel nostro caso, si vogliono sistemi che aiutino fattivamente il redattore nella fase di impostazione e organizzazione del testo normativo in modo da rendere poi possibile il controllo del sistema normativo, allora occorre disporre di (o improvvisare) tecniche legislative adeguate.

Consapevole di muovermi in parte fuori del mio ambito professionale, da artigiano del computer mi sono rivolto prevalentemente agli esperti di tecnica legislativa, nella speranza che tall proposte andassero nella direzione giusta,suscitassero interesse e avessero un seguito.

Il recente lavoro di Rescigno sui tipi di regole mi ha pertanto confortato enormemente2. Pur nella sua prudente e comprensibilissima ottica pragmatica5 velinamente non sistematica, tale lavoro, a mio modo di intendere, conferma la valldità e l'opportunità della visione della legge come organismo composto di regole (o disposizioni) e costituisce inoltre un grande contributo alla loro comprensione, con la concreta anallsi della prassi.

La strada obbligata, a mio parere, è quella di arrivare gradualmente alla individuazione di una ontologia funzionale delle leggi, come da tempo si sta lentando nel campo della intelligenza artificiale applicata al diritto (e ingegneria della conoscenza giuridica), 'dove ricercatori stanno elaborando proposte in tal senso per rendere possibile la progettazione di strumenti incisivi per il «calcolo delle norme» a fini soprattutto decisiò- Page 103 nali (decisione giudiziale), utilizzando teorie normative elaborate dalla filosofia del diritto3.

Più precisamente, volendosi qui occupare più limitatamente di redazione deie leggi e cura degli ordinamenti, occorre a mio parere arrivare alla definizione di una micro-ontologia funzionale della legge» se cosi si può dire, o ontologia del testo legislativo.

Gli ordinamenti sono spesso percepiti come insiemi di leggi che in essi si accumulano, in un processo dinamico che esprime il divenire dell'ordinamento stesso. Gli archivi legislativi riflettono questo tipo di organizzazione storica dell'ordinamento, in cui quindi l'unità documentaria è la legge4. La mancanza di una visione analltico-sistematica impedisce, come accennato, informazione e controllo efficaci dei contenuti e questo sembra essere il problema ciuciale del legislatore, cui di fatto è impedita la conoscenza e la cura dell'ordinamento.

Il testo legislativo può essere visto, penso, come un veicolo che contiene e trasporta regole5e l'ordinamento come insieme di regole piuttosto che di leggi, potendo cosi osservare al suo interno i suoi contenuti in misura maggiore. In tale ottica ispirata agli studi di filosofia giuridica analltica, le regole sarebbero viste come i veri mattoni del sistema normativo, mentre le leggi sarebbero solo degli eventi temporall6.

Il metodo che sto da tempo proponendo e che qui ripropongo è ovviamente uno dei tanti possibili e mira anch'esso a rendere fattibili strumenti informatici, soprattutto a favore del legislatore: quindi per il drafting, la documentazione e la diagnosi delle norme piuttosto che per la decisione giudiziale, anche se gli effetti di simili razionallzzazioni si estenderebbero naturalmente a tutti i processi che impiegano norme,

Punta con approccio modellistico alla struttura dei testi piuttosto che al linguaggio legislativo, nella convinzione, maturata come ho detto, che là risieda la radice dei ven problemi del legislatore. Page 104

Consiste essenzialmente in uno sforzo analltico teso ad operare tutte le distinzioni possibili tra gli elementi, intesi come regole, che costituiscono i testi legislativi, individuando fin dove possibile natura e funzioni di ciascuno, Si tratta di rilevare i tipi di regole in uso (senza preclusione rispetto all'introduzione di nuove) e di definire i loro ruoli in una coerente visione funzionale del sistema normativo» Più precisamente:

1) adozione di una entità di riferimento più analltica della legge o atto: la disposizione o regola risponde perfettamente a questa esigenza;

2) visione dell'ordinamento come sistema di regole e del testo come insieme di regole;

3) determinazione di un principio di individuazione delle regole (chiarimento della loro natura);

4) chiarimento delle funzioni delie regole (caratterizzazione);

5) struttura interna delle regole: individuazione degli aspetti logicamente necessari di ogni tipo (attributi):

6) relazioni tra regole: analisi dei rapporti logicamente necessari fra tipi di regole, individuando presumibilmente nuclei operativi e/o subsisterni di regole.

Le prime cinque assunzioni già permetterebbero la reallzzazione di strumenti informatici utili sia in fase di drafting, che, soprattutto, di documentazione o ricognizione del sistema normativo, la particolare le prime quattro comportano, da un punto di vista documentario, una efficace indicizzazione dell'ordinamento, attraverso l'identificazione dei tipi delle regole7. L'assunto 5 costituisce una finestra contenutistica sulle regole stesse e unitamente ai primi quattro punti, che ne sono i presupposti, permetterebbe indagini di contenuto sull'ordinamento, rispondendo mi pare all'esigenza massima dei legislatori, La fase 6 permetterebbe l'effettuazione di veri e propri ragionamenti diagnostici sulle regole, attivando la conoscenza sia sulle funzioni specifiche dei tipi di regole, sia sulle loro relazioni privilegiate all'interno di nuclei o subsistemi, permettendo cosi calcoli in tema di coerenza dei sistemi normativi.

La speranza è che queste astrazioni (regole, attributi nuclei e subsistemi di regole) siano sufficienti a catturare i significati più riieYanti contenuti Page 105 nelle leggi, rispetto ai processi di impostazione di testi legisiativi e controllo dei sistemi normativi,

Vorrei qui contribuire con alcune riflessioni a chiarire alcuni aspetti dei criteri di individuazione delle regole, dei loro attributi e di eventuall aggregati secondo un metodo che io chiamerei «sistematico-funzionale», mentre per l'individuazione delle loro funzioni, o tipizzazione e caratterizzazione (punto 4), rimando al recente lavoro di Rescigno in materia8.

@1. Regole e disposizioni

Ad una prima occhiata, un testo di legge sembrerebbe divisibile in: a) testa e piede, b) corpo o articolato.

  1. Nome della legge, data di promulgazione, preambolo, formula finale, ecc: mi sembrerebbero identificazioni del, e informazioni sull'atto normativo, oppure formule rituall.

  2. Tutto il corpo normativo, l'articolato, può essere visto come insieme di disposizioni. Per disposizioni intendo gli atti linguistici, quindi le proposizioni, semplici o complesse, dotate di senso compiuto9. Trattandosi di atti linguistici che si svolgono all'interno di una istituzione, il sistema normativo, il ruolo dei vari tipi di disposizioni deve, o dovrebbe, essere chiaro con i mezzi di comprensione caratteristici del dominio generale, il linguaggio naturale, e del dominio specifico, teoria giuridica e tecnica legislativa.

Le componenti a) non sembrano presentare problemi di comprensione,. Sembrerebbel o ingredienti formall privi di funzioni regolative, ma piuttosto intorniativi sulla fonte e sulla procedura di formazione della singola legge e identificativi di questa. Quindi il loro ruolo sembrerebbe circoscri? to all'evento legge.

Circa le b) seguo Rescigno, che intende come...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT