Massimario di legittimità

AutoreCasa Editrice La Tribuna
Pagine779-813

I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione.

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@Amnistia, indulto e grazia - Indulto - Applicazione A pena dichiarata interamente espiata.

†È ammissibile l’applicazione dell’indulto a pena dichiarata interamente espiata per effetto del principio di fungibilità, purché sussista un concreto interesse del condannato al conseguimento di qualche effetto favorevole (nella specie, la riparazione per ingiusta detenzione, che discende dalla illegittimità del titolo detentivo dopo l’entrata in vigore del provvedimento di clemenza).

* Cass. pen., sez. I, 18 novembre 2008, n. 43055 (c.c. 23 ottobre 2008), Zeni. (C.p.p., art. 314; c.p.p., art. 672; c.p., art. 174). [RV241566]

@Amnistia, indulto e grazia - Indulto - Applicazione

@Condanna all’estero ed espiazione in Italia.

†L’indulto si applica anche alle persone condannate all’estero e trasferite in Italia per l’espiazione della pena con la procedura stabilita dalla Convenzione di Strasburgo del 21 marzo 1983 sul trasferimento delle persone condannate, ratificata e resa esecutiva con legge 25 luglio 1988 n. 334.

* Cass. pen., sez. I, 16 ottobre 2008, n. 38943 (c.c. 1 ottobre 2008), Pedrini. (T.I. 21 marzo 1983, art. 9; T.I. 21 marzo 1983, art. 10; c.p.p., art. 672; c.p.p., art. 738). [RV241307]

@Appello penale - Cognizione del giudice di appello- Cessazione della pericolosità sociale dell’imputato - Esclusione.

†La cessazione della pericolosità sociale dell’imputato prosciolto per vizio totale di mente sopravvenuta alla sentenza di proscioglimento non può essere fatta valere in sede di appello contro il capo concernente la misura di sicurezza contestualmente applicata – dovendo il tribunale di sorveglianza, in tale giudizio, limitarsi a una verifica di correttezza dell’operato del giudice – ma solo in sede esecutiva, nella quale la competenza a deliberare su richieste aventi ad oggetto la sua sospensione, trasformazione o revoca, appartiene al magistrato di sorveglianza le cui decisioni sono appellabili nel merito.

* Cass. pen., sez. I, 3 novembre 2008, n. 40991 (c.c. 14 ottobre 2008), Milani. (C.p.p., art. 679; L. 26 luglio 1975, n. 354, art. 69). [RV241429]

@Appello penale - Cognizione del giudice di appello - Reformatio in peius - Divieto.

†In caso di appello presentato dal solo imputato per il mancato riconoscimento della continuazione tra i reati per cui è intervenuta condanna, il divieto di reformatio in peius riguarda ogni componente che concorre alla determinazione della pena complessiva e pertanto il giudice d’appello non può rideterminare la pena per il reato ritenuto più grave in misura superiore a quella individuata dal primo giudice, ancorchè la pena complessiva irrogata risulti comunque inferiore a quella applicata nel precedente grado di giudizio.

* Cass. pen., sez. IV, 3 ottobre 2008, n. 37980 (ud. 3 giugno 2008), Ahrad. (C.p., art. 81; c.p.p., art. 597). [RV241216]

@Appello penale - Decisioni in camera di consiglio. Concordato sui motivi di appello - Accoglimento della richiesta.

†In tema di c.d. patteggiamento in appello, il giudice, nell’accogliere la richiesta avanzata a norma dell’art. 599, comma quarto, c.p.p., non è tenuto a motivare sul mancato proscioglimento dell’imputato per taluna delle cause previste dall’art. 129 c.p.p., né sull’insussistenza di cause di nullità assoluta o di inutilizzabilità della prova, in quanto, a causa dell’effetto devolutivo, una volta che l’imputato abbia rinunciato ai motivi d’impugnazione, la cognizione del giu- dice deve limitarsi ai motivi non rinunciati, essendovi peraltro una radicale diversità tra l’istituto dell’applicazione della pena su richiesta delle parti e quello disciplinato dall’art. 599 c.p.p.

* Cass. pen., sez. VI, 30 ottobre 2008, n. 40573 (ud. 30 settembre 2008), Gallo e altro. (C.p.p., art. 129; c.p.p., art. 599). [RV241486]

@Appello penale - Dibattimento - Rinnovazione dell’istruzione - Istanza della parte non appellante.

†È legittima la decisione con cui il giudice dispone la rinnovazione dell’istruzione dibattimentale, ex art. 603, comma secondo, c.p.p., su richiesta della parte non appellante, in quanto trattandosi di nuove prove sopravvenute o scoperte successivamente al giudizio di primo grado, alla richiesta di rinnovazione è legittimata ciascuna delle parti, ivi compresa quella non appellante, la quale può avere interesse, attraverso l’espletamento della prova, a rafforzare la validità della precedente pronuncia favorevole, sempre che non si tratti di prova vietata dalla legge o manifestamente superflua o irrilevante.

* Cass. pen., sez. V, 5 novembre 2008, n. 41306 (ud. 15 ottobre 2008), Reale. (C.p.p., art. 603). [RV241601]

@Appello penale - Facoltà del giudice di appello - Annullamento della sentenza di primo grado e remissione degli atti al P.M. - Esclusione.

†Al giudice d’appello, diversamente da quanto accade allorché vi sia stata condanna per un fatto diverso, non è consentito annullare la sentenza di primo grado rimettendo gli atti al pubblico ministero, in ragione dell’omessa considerazione di una circostanza aggravante pur contestata all’imputato.

* Cass. pen., sez. IV, 18 novembre 2008, n. 43108 (ud. 9 ottobre 2008), Micucci. (C.p.p., art. 516; c.p.p., art. 517; c.p.p., art. 604). [RV241368]

@Applicazione della pena su richiesta delle parti .Pena - Determinazione - Continuazione.

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†Quando più reati, per i quali sono state emesse diverse sentenze di applicazione della pena su richiesta delle parti, vengono unificati in executivis nel vincolo della continuazione, il termine di estinzione previsto dall’art. 445, comma secondo, c.p.p., decorre nuovamente per tutti i reati dalla data in cui è divenuta irrevocabile l’ultima sentenza.

* Cass. pen., sez. I, 9 ottobre 2008, n. 38446 (c.c. 16 settembre 2008), Covito. (C.p.p., art. 445; c.p.p., art. 671; att. c.p.p., art. 137; c.p., art. 81). [RV241301]

@Applicazione della pena su richiesta delle parti.Pena - Sanzione amministrativa - Omessa applicazione.

†È illegittima la decisione con cui il giudice applichi la pena richiesta dalle parti omettendo di disporre la sospensione della patente di guida, atteso che tale sospensione, avendo natura di sanzione amministrativa accessoria e non di pena accessoria, deve essere ordinata dal giudice anche nel caso di definizione del procedimento penale con il rito di cui all’art. 444 c.p.p.

* Cass. pen., sez. VI, 30 ottobre 2008, n. 40591 (c.c. 29 maggio 2008), P.G. in proc. Mesiti e altro. (C.p.p., art. 444; c.p.p., art. 445; nuovo c.s., art. 186). [RV241359]

@Applicazione della pena su richiesta delle parti. Pena - Sospensione condizionale - Omessa richiesta.

†Nel procedimento di applicazione della pena su richiesta delle parti la sospensione condizionale della pena può essere concessa, oltre che nell’ipotesi di subordinazione dell’efficacia della richiesta alla concessione del beneficio, solo quando la relativa domanda abbia formato oggetto della pattuizione intervenuta tra le parti, non potendo il beneficio essere accordato di ufficio.

* Cass. pen., sez. IV, 31 ottobre 2008, n. 40950 (c.c. 21 ottobre 2008), Ciogli. (C.p., art. 163; c.p.p., art. 444; c.p.p., art. 445). [RV241371]

@Applicazione della pena su richiesta delle parti. Pena - Spese di mantenimento in carcere - Provvedimento restrittivo annullato.

†In tema di patteggiamento, il principio secondo cui le spese di mantenimento in carcere dell’imputato durante la custodia cautelare devono essere poste a suo carico non si applica al caso in cui il provvedimento restrittivo sia stato precedentemente annullato in via definitiva dal tribunale del rie- same, non potendosi da un provvedimento illegittimo farsi derivare un onere a carico di chi lo ha ingiustamente subito.

* Cass. pen., sez. VI, 25 giugno 2008, n. 25808 (c.c. 27 maggio 2008), Pfitscher e altro. (C.p.p., art. 445; c.p.p., art. 692). [RV241258]

@Applicazione della pena su richiesta delle parti - Richiesta - Annullamento senza rinvio della sentenza - Rinnovo della procedura.

†Nel caso di annullamento senza rinvio di una sentenza di patteggiamento, il giudice deve instaurare il processo ex novo sicché sono privi di effetti giuridici gli atti presupposti, quali la richiesta di patteggiamento e il consenso prestato dall’altra parte, e non si può provvedere secondo il rito speciale senza il rinnovo della procedura sin dall’inizio.

* Cass. pen., sez. VI, 8 settembre 2008, n. 34810 (ud. 21 aprile 2008), Albertini e altri. (C.p.p., art. 444; c.p.p., art. 446; c.p.p., art. 620). [RV241372]

@Applicazione della pena su richiesta delle parti - Richiesta - Applicazione dell’indulto - Sottrazione alla disponibilità delle parti

†In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti, l’applicazione dell’indulto è sottratta alla disponibilità delle stesse, con la conseguenza che la pattuizione avente ad oggetto l’applicazione di tale beneficio, se inserita nell’accordo, è da considerare come mai apposta.

* Cass. pen., sez. III, 10 novembre 2008, n. 41875 (c.c. 9 ottobre 2008), Poneti. (C.p., art. 174; c.p.p., art. 444). [RV241411]

@Applicazione della pena su richiesta delle parti - Richiesta - Eccezione di incompetenza per territorio - Rinuncia implicita.

†La richiesta di patteggiamento implica rinuncia all’eccezione d’incompetenza per territorio, la quale, a differenza del difetto di giurisdizione e dell’incompetenza per materia, nei limiti della prima parte del primo comma dell’art. 21 c.p.p., non ha natura inderogabile e non può pertanto essere rilevata ex officio.

* Cass. pen., sez. III, 26 novembre 2008, n. 44132 (c.c. 7 ottobre 2008), Martorana. (C.p.p., art. 8; c.p.p., art. 444). [RV241668]

@Applicazione della pena su richiesta delle parti - Richiesta - Natura - Atto dispositivo personalissimo dell’imputato.

†La richiesta di applicazione della pena è atto dispositivo personalissimo dell’imputato, come tale rivestito di...

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