Massimario di legittimità

AutoreCasa Editrice La Tribuna
Pagine893-905

    I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione.


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@Applicazione della pena su richiesta delle parti - Costituzione di parte civile - Spese processuali - Condanna al pagamento

In tema di applicazione della pena nel corso delle indagini preliminari, la richiesta di esclusione della parte civile va formulata, in applicazione analogica dell'art. 80, comma secondo, c.p.p., nell'udienza fissata ex art. 447 c.p.p. non oltre il momento di accertamento della costituzione delle parti. (In applicazione di tale principio la Corte ha rigettato il ricorso proposto avverso la sentenza pronunciata ex art. 447 c.p.p. nella parte in cui il Tribunale aveva condannato l'imputato alla rifusione delle spese di costituzione in favore della parte civile).

    Cass. pen., sez. IV, 5 agosto 2004, n. 33634 (c.c. 16 marzo 2004), Borzese. (C.p.p., art. 447; c.p.p., art. 80). [RV229090]


@Applicazione della pena su richiesta delle parti - Pena - Sospensione condizionale - Subordinazione alla richiesta

In tema di patteggiamento, al giudice non è consentito di modificare unilateralmente i termini dell'accordo intervenuto fra le parti, in quanto verrebbe meno la base consensuale su cui questo si fonda. (Nella specie il giudice aveva subordinato la concessione della sospensione condizionale della pena alla restituzione del bene o al risarcimento del danno, integrando l'accordo pattizio).

    Cass. pen., sez. II, 19 aprile 2004, n. 18044 (c.c. 7 aprile 2004), Pappaterra e altro. (C.p.p., art. 444). [RV229049]


@Atti e provvedimenti del giudice penale - Correzione di errori materiali - Sentenza - Normativa in materia di protezione delle bellezze naturali

Alla mancata inclusione nella sentenza dell'ordine di demolizione delle opere abusive e dell'obbligo di rimessione in pristino dello stato dei luoghi non può essere dato rimedio tramite la procedura di correzione dell'errore materiale, ma esclusivamente a mezzo di impugnazione proposta dal pubblico ministero.

    Cass. pen., sez. III, 5 maggio 2004, n. 21022 (ud. 24 febbraio 2004), Alberti e altro. (D.L.vo 29 ottobre 1999, n. 490, art. 163; c.p.p., art. 130). [RV229039]


@Atti preliminari al dibattimento - Decreto di citazione - Nullità - Mancanza della sottoscrizione dell'ausiliario del P.M

La sottoscrizione del decreto di citazione a giudizio da parte dell'ausiliario del giudice è quella di certificare il momento di emissione del decreto, che può ritenersi perfezionato soltanto alla data della sua sottoscrizione; tuttavia, la certezza della data può realizzarsi anche per equipollente dal momento in cui l'atto esce dalla sfera dell'ufficio del P.M. e raggiunge all'esterno il suo scopo, ovverosia alla data in cui esso sia stato ritualmente e tempestivamente notificato all'imputato (su queste premesse, la Corte, ha rigettato il ricorso proposto dal P.M. avverso l'atto definito abnorme con il quale il Tribunale, avendo rilevato che era stato omesso l'invito all'imputato a rendere l'interrogatorio ai sensi dell'art. 375, comma terzo, c.p.p., già in vigore alla data in cui aveva avuto luogo la notificazione, aveva dichiarato la nullità del decreto di citazione a giudizio sottoscritto solo dal P.M. e non dal suo ausiliario e disposto la trasmissione degli atti al P.M.).

    Cass. pen., sez. IV, 5 agosto 2004, n. 33666 (c.c. 26 maggio 2004), P.M. in proc. Colucci. (C.p.p., art. 552). [RV229095]


@Atti preliminari al dibattimento - Decreto di citazione - Requisiti - Enunciazione del fatto

In tema di requisiti del decreto di citazione a giudizio, ai fini di ritenere completo nei suoi elementi essenziali il capo d'imputazione, è sufficiente che il fatto sia contestato in modo da consentire la difesa in relazione ad ogni elemento di accusa. (Nella fattispecie la Corte, ha rilevato come l'imputato, proprio sulla base delle contestazioni contenute nel decreto, avesse articolato puntuali prove testimoniali).

    Cass. pen., sez. IV, 11 agosto 2004, n. 34289 (ud. 25 febbraio 2004), Mayer. (C.p.p., art. 429). [RV229070]


@Atti processuali penali - Lingua italiana - Conversazioni telefoniche in dialetto - Traduzione

Non sussiste l'obbligo di provvedere alla traduzione degli atti, ai sensi degli artt. 143 e 147 c.p.p., quando si procede alla trascrizione delle conversazioni telefoniche, ritualmente intercettate, svolte in lingua dialettale: invero, la valutazione della necessità, o meno, della traduzione spetta al giudice di merito atteso che il grado di intellegibilità del dialetto è accertamento di fatto.

    Cass. pen., sez. IV, 29 luglio 2004, n. 32924 (ud. 14 maggio 2004), Belforte e altri. (C.p.p., art. 143; c.p.p., art. 147). [RV229104]


@Bellezze naturali (Protezione delle) - Deturpamento o distruzione - Danno ambientale - Criteri di individuazione

Il reato di cui all'art. 734 c.p.(distruzione e deturpamento delle bellezze naturali), si configura in presenza di un effettivo e grave danno ambientale, che risulta anche da una diversa destinazione (lottizzazione) impressa all'opera rispetto all'autorizzazione ottenuta (residence con attrezzature sportive e per il tempo libero), tenuto conto dei rilievi attinenti alla viabilità della zona, di certo insufficiente per servire un insediamento abitativo stabile quale quello risultante dalla lottizzazione, nonchè alla totale mancanza di opere di urbanizzazione al servizio dello stesso.

    Cass. pen., sez. IV, 23 luglio 2004, n. 32125 (c.c. 29 marzo 2004), P.M. in proc. Falduto e altri. (C.p., art. 734). [RV229093]


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@Bellezze naturali (Protezione delle) - Deturpamento o distruzione - Sussistenza del reato - Autorizzazione amministrativa

L'eventuale autorizzazione amministrativa, anche se regolare, non esclude la sussistenza del reato di cui all'art. 734 c.p. ma può assumere semmai rilevanza in materia di valutazione dell'elemento psicologico del reato, spettando al giudice penale di verificare, a fronte di una compromissione del paesaggio e dell'ambiente, la corrispondenza delle opere al provvedimento nonché la liceità e legittimità (ma non l'opportunità) dei relativi atti amministrativi, in quanto l'eventuale illegittimità di tali atti potrebbe essa stessa costituire elemento essenziale della fattispecie criminosa. (In conformità a tali principi la Corte ha annullato con rinvio il provvedimento con il quale il Tribunale della libertà aveva rigettato l'appello proposto dal P.M. avverso il decreto del Gip che aveva disposto il sequestro preventivo di opere edilizie soltanto per il reato di lottizzazione abusiva e non anche per i reati, pure contestati, di cui al'art. 734 c.p. ed artt. 1 quinquies legge n. 431/1985 e 163 D.L.vo n. 490/1999 sul rilievo che la sussistenza del fumus fosse esclusa dalla presenza delle prescritte autorizzazioni amministrative, delle quali non era ravvisabile l'illegittimità).

    Cass. pen., sez. IV, 23 luglio 2004, n. 32125 (c.c. 29 marzo 2004), P.M. in proc. Falduto e altri. (C.p., art. 734). [RV229092]


@Bellezze naturali (Protezione delle) - Vincoli - Vincolo paesaggistico - Ampliamento delle piste da sci senza nulla osta ambientale

In tema di reati ambientali, la realizzazione senza autorizzazione, in zona paesaggistica vincolata, di opere costituite dal collegamento tra due piste da sci preesistenti, mediante rettifica e livellamento dei terreni e scorticamento del manto erboso, integra la contravvenzione di cui all'art. 163 del D.L.vo n. 490 del 1999, punibile anche a titolo di colpa, per la consumazione della quale è sufficiente l'alterazione della morfologia ambientale.

    Cass. pen., sez. III, 5 maggio 2004, n. 21022 (ud. 24 febbraio 2004), Alberti e altro. (D.L.vo 29 ottobre 1999, n. 490, art. 146; D.L.vo 29 ottobre 1999, n. 490, art. 151; D.L.vo 29 ottobre 1999, n. 490, art. 163). [RV229038]


@Beni immateriali - Diritti di autore (proprietà intellettuale) - Composizioni musicali - Radiodiffusione senza autorizzazione dell'autore

In tema di diritto di autore, la cessione da parte dell'autore del diritto di riproduzione o di quello di distribuzione non comprende, salvo patto contrario, la cessione del diritto di esecuzione pubblica o di radiodiffusione; conseguentemente la diffusione in via radiofonica, senza il consenso dell'autore, dell'opera registrata in un disco od altro supporto fonografico, integra il delitto di cui all'art.171, comma primo lett. b) della legge n. 633 del 1941, che è stata modificata dal D.L.vo 16 novembre 1994, n. 685, per dare attuazione alla direttiva europea 92/100/CEE.

    Cass. pen., sez. III, 14 maggio 2004, n. 22808 (ud. 14 aprile 2004), Bianchini. (L. 22 aprile 1941, n. 633, art. 171). [RV229041]


@Caccia - Divieti - Uso di richiami acustici - Sequestro probatorio esteso al fucile da caccia

In tema di esercizio della caccia con mezzi vietati, previsto dall'art. 30, comma primo lett. h), della legge 11 febbraio 1992 n. 157, è legittimo il sequestro probatorio, quale corpo del reato, non soltanto dei richiami acustici a funzionamento elettromagnetico con amplificazione del suono, ma altresì dei fucili, atteso che la caccia viene esercitata non soltanto con l'uso del richiamo ma anche con l'arma occorrente ad abbattere gli uccelli attratti dal suddetto richiamo.

    Cass. pen., sez. III, 15 giugno 2004, n. 26837 (c.c. 22 aprile 2004), Fionda. (L. 11 febbraio 1992, n. 157, art. 30). [RV229057]


@Caccia - Esercizio della caccia - Limitazioni - Reato di caccia in periodo non consentito

Il reato di esercizio della caccia in periodo di divieto previsto dall'art. 30, comma primo lett. a), della legge 11 febbraio 1992 n. 157, è configurabile anche nel caso in cui, pur essendo aperta la caccia in via generale, venga abbattuto un esemplare per il quale lo specifico esercizio venatorio non sia consentito ex art. 18 della citata legge n. 157.

    Cass. pen., sez. III, 18 giugno 2004, n. 27485 (ud. 14...

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