Massimario di legittimità

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione.

@Appello civile - Prove - Nuove - Prova testimoniale

-- Giusta il principio di infrazionabilità delle prove, è inammissibile in appello la prova testimoniale che, anche in modo indiretto, si appalesi preordinata a contrastare, completare o confortare le risultanze di quella già dedotta e assunta in primo grado, e cioè a determinare, attraverso nuove modalità e circostanze, ovvero per la connessione delle circostanze già provate con quelle da provare, una diversa valutazione dei fatti che sono stati oggetto dello stesso mezzo istruttorio nelle precedenti fasi del processo, e l'accertamento in ordine alla novità della prova involge un apprezzamento di fatto istituzionalmente riservato al giudice di merito e non sindacabile in sede di legittimità.

    Cass. civ., sez. III, 3 marzo 2005, n. 04652, Benini ed altro c. Avis Autonoleggio Spa ed altri. (C.p.c., art. 244; c.p.c., art. 245; c.p.c., art. 345). [RV581683]

@Assicurazione obbligatoria - Fondo di garanzia per le vittime della strada - Liquidazione coatta amministrativa dell'impresa di assicurazione

-- In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, nell'ipotesi di sottoposizione a liquidazione coatta amministrativa in corso di causa dell'impresa assicuratrice del danneggiante, l'impresa designata per la liquidazione dei sinistri per conto del Fondo di garanzia delle vittime della strada è passivamente legittimata nel giudizio intrapreso dal danneggiato contro la compagnia assicuratrice del danneggiante, ai sensi dell'art. 19, lett. c) della legge n. 990 del 1969. (Nella specie, la Corte di cassazione ha cassato la sentenza di merito che, in un giudizio introdotto dal danneggiato contro la compagnia assicuratrice del danneggiante, interrotto perché quest'ultima era stata posta in liquidazione coatta amministrativa, e successivamente riassunto nei confronti dell'impresa designata, ne aveva dichiarato la carenza di legittimazione passiva).

    Cass. civ., sez. III, 7 marzo 2005, n. 04878, Leggi c. Ras Spa ed altri. (L. 24 dicembre 1969, n. 990, art. 18; L. 24 dicembre 1969, n. 990, art. 19). [RV581464]

@Assicurazione obbligatoria - Risarcimento danni - Assoluta mancanza di offerta, da parte della compagnia assicurativa, del risarcimento

-- In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile per la circolazione dei veicoli e natanti, qualora l'attore chieda la condanna dell'assicuratore alla penale prevista (prima della novella introdotta dalla legge n. 57 del 2001) dall'art. 3 D.L. n. 857 del 1976 convertito con modificazioni in legge n. 39 del 1977 per il caso in cui l'assicuratore non effettui al danneggiato alcuna offerta o pagamento, tale richiesta non costituisce domanda cumulabile con quella principale ai fini della determinazione della competenza per valore del giudice adito (art. 10 c.p.c.), trattandosi di una sollecitazione dei poteri del giudice estranea alla domanda, in quanto finalizzata alla applicazione di una sanzione amministrativa.

    Cass. civ., sez. III, 27 maggio 2005, n. 11274, Bifolco c. Levante Norditalia Spa ed altro. (C.p.c., art. 10; D.L. 23 dicembre 1976, n. 857, art. 3; L. 5 marzo 2001, n. 57). [RV581587]

@Assicurazione obbligatoria - Risarcimento danniAzione diretta nei confronti dell'assicuratore

-- In tema di assicurazione obbligatoria della R.C.A., a norma dell'art. 23 legge 24 dicembre 1969 n. 990, il proprietario del veicolo assicurato, quale responsabile del danno, deve essere chiamato in causa nel giudizio promosso dal danneggiato contro l'assicuratore come litisconsorte necessario, attuandosi in tal modo un'ipotesi di litisconsorzio che opera solo sul piano processuale ed è stabilita per consentire all'assicuratore di opporre l'accertamento della responsabilità al proprietario del veicolo, quale soggetto del rapporto assicurativo, ai fini dell'esercizio dei diritti nascenti da tale rapporto, ed in particolare dell'azione di rivalsa ex art. 18 della legge citata. Ne consegue che, realizzata la condizione processuale suindicata, la condanna dei due soggetti presuppone l'accertamento della responsabilità dell'uno e dell'altro, senza che il danneggiato possa pretendere che l'accertamento compiuto in danno del danneggiante si estenda alla compagnia di assicurazione. (Nella specie il giudice di primo grado, apprezzando diversamente ex art. 2733 c.c. la confessione resa dal danneggiante, aveva affermato la responsabilità di questi e negato quella dell'assicuratore; in sede di gravame il danneggiato appellante non aveva svolto un preciso motivo di impugnazione in punto di responsabilità di quest'ultimo e l'appello era stato respinto con la sentenza confermata dalla S.C. in base al principio di diritto soprariportato).

    Cass. civ., sez. III, 18 maggio 2005, n. 10385, Colonghi c. Winterthur Assicurazioni. (C.c., art. 2733; c.p.c., art. 102; c.p.c., art. 331; L. 24 dicembre 1969, n. 990, art. 23). [RV581565]

@Assicurazione obbligatoria - Risarcimento danniAzione diretta nei confronti dell'assicuratore

-- In relazione a sinistro derivante dalla circolazione stradale di un veicolo recante una targa di prova, il conducente del veicolo non è litisconsorte necessario nel giudizio promosso dal danneggiato nei confronti dell'assicuratore della targa, mentre lo è, ai sensi dell'art. 23 della legge 23 dicembre 1969, n. 990, il titolare della targa stessa, nella qualità di assicurato.

    Cass. civ., sez. III, 18 aprile 2005, n. 8009, Vitomarco ed altro c. Ras Assicurazioni Spa ed altri. (C.p.c., art. 102; L. 24 dicembre 1969, n. 990, art. 1; L. 24 dicembre 1969, n. 990, art. 23). [RV581465]

@Assicurazione obbligatoria - Risarcimento danni- Diritto del danneggiato al rimborso delle spese legali Page 534

-- In tema di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, nella speciale procedura per il risarcimento del danno da circolazione stradale, introdotta con legge n. 990 del 1969 e sue successive modificazioni, il danneggiato ha facoltà, in ragione del suo diritto di difesa, costituzionalmente garantito, di farsi assistere da un legale di fiducia e, in ipotesi di composizione bonaria della vertenza, ad ottenere il rimborso delle relative spese legali.

    Cass. civ., sez. III, 31 maggio 2005, n. 11606, Cattolica Assic. Srl c. Petrini ed altro. (C.c., art. 2054; L. 24 dicembre 1969, n. 990, art. 22). [RV581592]

@Assicurazione obbligatoria - Risarcimento danni - Pluralità di rapporti autonomi

-- Qualora, in uno stesso giudizio di risarcimento dei danni conseguenti alla responsabilità civile automobilistica, siano stati dedotti due diversi rapporti, il giudicato formatosi in ordine al primo non può avere efficacia in relazione al secondo, attesa la loro diversità. Ne consegue che il giudicato esterno non è opponibile a titolo di giudicato sostanziale al terzo che non abbia partecipato al processo (sia esso assicuratore o terzo danneggiato), se non per gli elementi che vengono all'esame del secondo giudice ai fini di una completa valutazione fattuale, ma nel contraddittorio di tutte le parti e dunque con un riesame completo ed analitico delle prove.

    Cass. civ., sez. III, 17 marzo 2005, n. 05763, Vincenti ed altro c. Colombo Assic. Spa in lca ed altri. (C.c., art. 1917; c.c., art. 2054; c.c., art. 2055). [RV581625]

@Cassazione civile - Giudizio di rinvio - Procedimento - Prove

-- Il giudizio di rinvio è un giudizio chiuso, nel quale, dovendo il giudice limitarsi a completare il sillogismo giudiziale applicando il dictum della Cassazione a un materiale di cognizione già completo, le parti sono obbligate a riproporre la controversia negli stessi termini e nello stesso...

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