Massimario
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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione
Arch. giur. circ. e sin. strad. 1/2017
Massimario
Appropriazione indebita
■ Bene detenuto in leasing – Consumazione del reato –
Fattispecie in tema di avviso di risoluzione del contratto
e conseguente intimazione a restituire il veicolo oggetto
della locazione finanziaria.
Il reato di appropriazione indebita di un bene in "leasing" è in-
tegrato dalla mera interversione del possesso, che si manifesta
quando l’autore si comporta "uti dominus" non restituendolo
senza giustificazione, così da evidenziare in maniera incontro-
vertibile anche l’elemento soggettivo del reato, e non da quando
il contratto deve intendersi risolto a causa dell’inadempimen-
to nel pagamento dei canoni. (In applicazione del principio, la
S.C. ha ritenuto immune da censure la decisione di condanna
dell’imputato, al quale era stato notificato l’avviso di risoluzione
del contratto e la conseguente intimazione a restituire il veico-
lo oggetto della locazione finanziaria) . F Cass. pen., sez. II, 17
giugno 2016, n. 25288 (ud. 31 maggio 2016), Trovato (c.p., art.
646). [RV267114]
Depenalizzazione
■ Accertamento delle violazioni amministrative – Conte-
stazione – Verbale – Violazioni del Codice della strada –
Opposizione – Deposito dei documenti connessi all’impu-
gnazione – Termine ex art. 7, comma 7, D.L.vo n. 150/2011
– Natura – Ordinatoria – Deposito di altri documenti –
Termine perentorio di cui all’art. 416 c.p.c.
In tema di procedimento di opposizione al verbale di accerta-
mento della violazione del codice della strada, il termine di cui
all’art. 7, comma 7, del D.L.vo n. 150 del 2011, per il deposito
della documentazione strettamente connessa all’atto impugna-
to non è, in difetto di espressa previsione, perentorio, a diffe-
renza di quello previsto dall’art. 416 c.p.c., che si applica, per il
richiamo operato dal comma 1 del medesimo art. 7, per gli altri
documenti depositati dall’Amministrazione. F Cass. civ., sez. VI,
9 agosto 2016, n. 16853, Votta c. Prefetto Torino (c.p.c., art. 416;
d.l.vo 1 settembre 2011, n. 150, art. 7). [RV640996]
Falsità in atti
■ Falsità materiale – Esposizione di un falso "permesso
invalidi" formato con riproduzione fotostatica dell’ori-
ginale attribuito ad altri – Integrazione del reato di cui
all’art. 477 e 482 c.p.
Integra il reato di falsità materiale commessa dal privato in au-
torizzazioni amministrative (artt. 477 e 482 cod. pen.) la ripro-
duzione fotostatica dell’originale di un "permesso di parcheggio
riservato ad invalidi" attribuito ad altri e l’esposizione di tale fal-
so permesso sul proprio veicolo, allorché il relativo documento
abbia l’apparenza e sia utilizzato come originale, non presentan-
dosi come mera riproduzione fotostatica. F Cass. pen., sez. V, 3
marzo 2016, n. 8900 (ud. 19 gennaio 2016), P.M. in proc. Paolini
(c.p., art. 477; c.p., art. 482). [RV267711]
Fermata, sosta e parcheggio
■ Sosta in aree sottoposte a parcheggio a pagamento con
ticket esposto scaduto – Inadempimento contrattuale.
La sosta a pagamento su suolo pubblico che si protragga oltre
l’orario per il quale è stata corrisposta la tariffa non costituisce
inadempimento contrattuale ma illecito amministrativo, sanzio-
nato dall’art. 7, comma 15, C.d.s., trattandosi di evasione tariffa-
ria in violazione delle prescrizioni della "sosta regolamentata",
introdotte per incentivare la rotazione e la razionalizzazione
dell’offerta di sosta. F Cass. civ., sez. II, 3 agosto 2016, n. 16258,
Mori Adriano c. Comune di Chiavari (nuovo c.s., art. 7; nuovo
c.s., art. 157). [RV641006]
Fraudolenta distruzione della cosa pro-
pria
■ Elemento oggettivo – Falsa formazione di atti relativi
ad incidenti stradali – Società assicuratrice in liquida-
zione – Richiesta evasa dal Fondo vittime della strada –
Truffa – Esclusione – Reato di cui all’art. 642 cod. pen.
– Sussistenza.
Integra il reato di cui all’art. 642 cod. pen., e non quello di truf-
fa aggravata, la richiesta di risarcimento del danno avanzata
mediante presentazione di false denunce di sinistro stradale e
falsa documentazione medica, ad una società assicuratrice in
liquidazione ed evasa dal Fondo di garanzia per le vittime della
strada . F Cass. pen., sez. II, 16 giugno 2016, n. 25128 (c.c. 14
aprile 2016), P.M. in proc. Pirozzi e altri (c.p., art. 640; c.p., art.
642). [RV267231]
Guida in stato di ebbrezza
■ Messa alla prova ex art. 168 ter c.p. – Estinzione del
reato – Sospensione della patente di guida – Competenza
– Giudice – Esclusione – Prefetto – Sussistenza.
In tema di guida in stato di ebbrezza, il giudice che dichiari
l’estinzione del reato per l’esito positivo della prova, ai sensi
dell’art. 168-ter cod. pen., non può applicare la sanzione ammi-
nistrativa accessoria della sospensione della patente di guida,
di competenza del Prefetto ai sensi dell’art. 224, comma terzo,
C.d.s., in considerazione della sostanziale differenza tra l’istitu-
to della messa alla prova, che prescinde dall’accertamento di
penale responsabilità, e le ipotesi di applicazione della sanzione
sostitutiva del lavoro di pubblica utilità, previste dagli artt. 186,
comma nono bis e 187, comma ottavo bis, C.d.s., la cui discipli-
na lascia al giudice, in deroga al predetto art. 224, la competen-
za ad applicare la sanzione amministrativa accessoria. F Cass.
pen., sez. IV, 20 settembre 2016, n. 39107 (c.c. 8 luglio 2016),
Rossini (c.p., art. 168 ter; nuovo c.s., art. 186; nuovo c.s., art.
187; nuovo c.s., art. 224). [RV267608]
■ Sostituzione della pena con il lavoro di pubblica utilità
– Mancata osservanza delle prescrizioni – Effetti – Revoca
della misura sostitutiva – Ripristino della sola pena de-
tentiva residua – Ragioni.
La revoca della sanzione sostitutiva del lavoro di pubblica utili-
tà, disposta per mancata osservanza delle prescrizioni, compor-
ta il ripristino della sola pena residua, calcolata sottraendo dalla
pena complessivamente inflitta il periodo di positivo svolgimen-
to dell’attività, mediante i criteri di ragguaglio dettati dall’art.
58 D.Lgs. 28 agosto 2000, n. 274. (Fattispecie di guida in stato di
alterazione per uso di sostanze stupefacenti, in cui la Corte ha
osservato che la limitazione della libertà personale subita da chi
abbia espletato attività lavorativa nell’interesse della collettività
costituisce sanzione detentiva espiata e non, invece, misura al-
ternativa alla carcerazione secondo la disciplina dettata per gli
istituti previsti dall’ordinamento penitenziario) . F Cass. pen.,
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