Massimario

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione
Arch. giur. circ. e sin. strad. 7-8/2015
Massimario
Appello penale
Cognizione del giudice d’appello – Reformatio in peius
– Assoluzione per uno dei reati in continuazione – Cu-
mulo di sanzioni amministrative accessorie – Mancata
eliminazione dal cumulo della parte di sanzione accesso-
ria relativa al reato oggetto di pronuncia assolutoria –
Violazione del divieto di reformatio in peius – Sussistenza
– Ragioni.
Nel giudizio di appello instaurato a seguito di impugnazione del
solo imputato, viola il divieto di “reformatio in peius”, il giudice
che, assolvendo il giudicabile da uno dei reati a lui ascritti in
continuazione, non elimina dal cumulo delle sanzioni ammini-
strative accessorie la parte ad esso relativa, giacché il principio
per il quale dette sanzioni possono essere applicate in secondo
grado indipendentemente da uno specif‌ico gravame del pubbli-
co ministero opera solo quando la condanna alla pena principa-
le manca della pur necessitata statuizione relativa alla sanzione
amministrativa accessoria, ma non anche quando la contempla.
F Cass. pen., sez. IV, 17 marzo 2014, n. 12363 (ud. 4 dicembre
2013), Capobianco (c.p.p., art. 597; c.p., art. 81; nuovo c.s., art.
186; nuovo c.s., art. 187). [RV262137]
Assicurazione (Contratto di)
Assicurazione contro i danni – Assicurazione contro
il furto – Limiti del risarcimento – Clausole limitative –
Obblighi dell’assicuratore ex art. 1900, secondo comma,
c.c. – Sinistri avvenuti per dolo o colpa grave di terzi –
Inclusione – Limiti – Fattispecie in tema di furto di auto-
vettura a noleggio.
In tema di assicurazione, l’assicuratore è obbligato, ai sensi del-
l’art. 1900, secondo comma, cod. civ., non solo quando il sinistro
è stato cagionato con dolo o colpa grave da soggetto del quale
l’assicurato deve rispondere, ma anche nell’ipotesi in cui l’auto-
re dell’accidente sia un terzo, sia pure contrattualmente legato
all’assicurato, salvo che con apposita clausola - da approvare
specif‌icamente e per iscritto, in quanto limitativa della respon-
sabilità dell’assicuratore - non sia stata esclusa l’indennizzabilità
dei danni derivanti da colpa grave delle persone incaricate della
custodia del bene assicurato. (Nella specie, la S.C. ha cassato la
sentenza di merito che aveva escluso l’indennizzo del danno de-
rivante dal furto di un’autovettura a noleggio, che l’utilizzatore
aveva lasciato aperta e con le chiavi inserite). F Cass. civ., sez.
III, 27 gennaio 2015, n. 1430, Idea Verde Srl c. Fondiaria Sai Spa
(c.c., art. 1341; c.c., art. 1900). [RV634497]
Depenalizzazione
Accertamento delle violazioni amministrative – Conte-
stazione – Differita – Eccesso di velocità accertato me-
diante autovelox – Art. 4, comma 4, D.L. n. 121/2002 –
Possibilità – Richiamo, nel verbale di contestazione, al
provvedimento prefettizio di autorizzazione – Suff‌icienza
– Fondamento.
In tema di sanzioni amministrative conseguenti al superamento
dei limiti di velocità accertato mediante “autovelox”, l’omissio-
ne della contestazione immediata è direttamente consentita dal-
l’art. 4, comma 4, del D.L. 20 giugno 2002 n. 121, convertito dalla
legge 1 agosto 2002 n. 168, sicché, al f‌ine di garantire il diritto
di difesa dell’autore dell’infrazione, è suff‌iciente che nel verbale
di contestazione vengano richiamati gli estremi del decreto
prefettizio (di cui non è necessaria l’allegazione) autorizzativo
della contestazione differita, potendo il destinatario del verbale
ottenere ogni utile informazione con l’esercizio del diritto di ac-
cesso alla documentazione amministrativa garantito dall’art. 22
della legge 7 agosto 1990 n. 241. F Cass. civ., sez. VI, 13 gennaio
2015n., n. 331, Conti c. Comune Di Montenero Di Bisaccia (d.l.
20 giugno 2002, n. 121, art. 4; nuovo c.s., art. 142; nuovo c.s.,
art. 200; nuovo c.s., art. 201). [RV634494]
Applicazione delle sanzioni – Violazioni del Codice della
strada – Cartella esattoriale – Opposizione all’esecuzione
– Competenza per materia del giudice di pace – Ambito
applicativo – Fondamento.
La cognizione in materia di opposizione all’intimazione di paga-
mento relativa alla riscossione di sanzioni amministrative pecu-
niarie per violazioni del codice della strada, conf‌igurata come
opposizione all’esecuzione, spetta alla competenza del giudice
di pace, avuto riguardo ai criteri di competenza per materia sta-
biliti dall’art. 7 del D.L.vo 1° settembre 2011, n. 150, al pari della
cognizione relativa all’opposizione al verbale di accertamento
ed alla cartella esattoriale presupposti, e ciò anche qualora ven-
ga fatto valere un precedente giudicato di annullamento di tali
ultimi atti, poiché, in tal modo, si contesta comunque il diritto
dell’agente della riscossione di procedere esecutivamente ai
sensi dell’art. 615 cod. proc. civ. F Cass. civ., sez. VI, 18 febbraio
2015, n. 3283, Paganelli c. Equitalia Sud Spa (c.p.c., art. 7; c.p.c.,
art. 42; c.p.c., art. 615; d.l.vo 1 settembre 2011, n. 150, art. 7).
[RV634340]
Esecuzione in materia penale
Procedimento di esecuzione – Poteri del giudice – Or-
dinanza di estinzione del reato ex art. 186, comma nono
bis, c.d.s. – Provvedimento emesso “de plano” – Nullità di
ordine generale – Udienza in camera di consiglio – Neces-
sità – Fondamento.
È viziata dalla nullità di ordine generale di cui all’art. 178,
comma primo, lett. b), cod. proc. pen., l’ordinanza del giudice
dell’esecuzione che dichiara l’estinzione del reato di guida in
stato di ebbrezza per il positivo svolgimento del lavoro di pub-
blica utilità senza procedere a f‌issare l’udienza prevista dall’art.
186, comma nono bis, cod. strada, in quanto tale omissione
incide sulla partecipazione del P.M. al procedimento. F Cass.
pen., sez. I, 15 maggio 2014, n. 20336 (c.c. 28 marzo 2014), P.M.
in proc. Mazzoleni (nuovo c.s., art. 186; c.p.p., art. 178; c.p.p.,
art. 667). [RV262429]
Falsità in atti
Uso di atto falso – Clausola di esclusione del concorso
nella falsità – Concorso non punibile – Punibilità dell’uso
– Sussistenza – Fattispecie relativa a soggetto straniero
che aveva esibito una patente nigeriana contraffatta.
Ai f‌ini dell’integrazione del reato di uso di atto falso (art. 489
cod. pen.), é necessario che l’agente non abbia concorso nel-
la falsità ovvero che non si tratti di concorso punibile, sicchè
sussiste il reato quando la falsif‌icazione non é punibile perché
commessa all’estero, in difetto della condizione di procedibilità
rappresentata dalla richiesta del Ministro della Giustizia ex art.
10 cod. pen., e l’agente abbia fatto uso dell’atto nello Stato. (Fat-

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