Massimario
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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione
Rivista penale 4/2012
Massimario
Acque pubbliche e private
■ Inquinamento – Responsabilità penale – Concorso di
reati.
Il reato di scarico di acque reflue industriali senza autorizzazio-
ne può concorrere con il reato paesaggistico in quanto il bene
giuridico protetto dalla normativa sugli scarichi riguarda la ri-
sorsa naturale presa in considerazione nella sua composizione
fisica, mentre le disposizioni del Codice dei beni culturali e del
paesaggio apprestano tutela a quest’ultimo, ovvero all’insieme
di valori estetici e naturali considerati come un insieme in una
determinata area. (Nella specie, si trattava di sversamento di
“percolato” proveniente da un impianto di smaltimento di rifiuti
solidi urbani e recapitante nelle acque di un torrente all’interno
di un parco nazionale). F Cass. pen., sez. III, 25 febbraio 2011, n.
7214 (ud. 17 novembre 2010), Copeti (d.l.vo 22 gennaio 2004,
n. 42; d.l.vo 3 aprile 2006, n. 152; c.p., art. 81). [RV249521]
■ Inquinamento – Responsabilità penale – Scarico senza
autorizzazione di acque reflue industriali non assimilabili
alle domestiche.
Lo scarico, senza autorizzazione, di acque reflue derivanti dal-
l’attività di raccolta delle uve integra il reato previsto dall’art.
59, D.L.vo 11 maggio 1999, n. 152 (oggi contemplato dall’art. 137,
D.L.vo 3 aprile 2006, n. 152), non essendo tali reflui assimilabili
alle acque reflue domestiche. (Fattispecie nella quale i reflui,
provenienti dal lavaggio delle cassette d’uva durante la vendem-
mia, defluivano in un canalone per la raccolta di acque piovane).
F Cass. pen., sez. III, 24 gennaio 2011, n. 2313 (ud. 15 dicembre
2010), Librandi (d.l.vo 11 maggio 1999, n. 152, art. 59; d.l.vo 3
aprile 2006, n. 152, art. 137). [RV249532]
■ Inquinamento – Responsablità penale – Sversamento di
“percolato”.
Integra il reato previsto dall’art. 137 del D. L.vo 3 aprile 2006, n.
152 (scarico senza autorizzazione) la condotta consistente nello
sversamento di “percolato” da un impianto di smaltimento di
rifiuti solidi urbani in un corso d’acqua superficiale, sussistendo
un nesso funzionale e diretto del refluo con il corpo idrico recet-
tore. (In motivazione la Corte ha precisato che il percolato può
assumere la connotazione di rifiuto, ma solo allorquando lo stes-
so non si configuri quale acqua di processo direttamente smaltita
in un corpo idrico recettore). F Cass. pen., sez. III, 25 febbraio
2011, n. 7214 (ud. 17 novembre 2010), Copeti (d.l.vo 13 gennaio
2003, n. 36; d.l.vo 3 aprile 2006, n. 152, art. 137). [RV249519]
Appalto (Contratto di)
■ Subappalto – Prestazioni affidate dalla P.A. – Limite del
2% dell’importo dell’appalto.
Il limite del 2 per cento dell’importo dei lavori appaltati, il cui
superamento rende illecito, se non previamente autorizzato, il
subappalto a terzi delle prestazioni affidate dalla P.A. (art. 21, L.
13 settembre 1982, n. 646), deve essere calcolato sul valore fina-
le e complessivo dell’importo dei lavori e non su quello iniziale
o parziale, suscettibile di modificazione. (Fattispecie di nolo a
caldo in cui detta percentuale era stata erroneamente calcolata
sull’importo iniziale dell’appalto, non tenendo conto di una
perizia di variante che ne aveva comportato un aumento tale,
però, da determinare la riduzione del valore della prestazione
subappaltata sotto la soglia percentuale di legge). F Cass. pen.,
sez. III, 19 gennaio 2011, n. 1551 (ud. 1 dicembre 2010), P.G. in
proc. Di Stefano e altro. (l. 13 settembre 1982, n. 646, art. 21;
l. 19 marzo 1990, n. 55, art. 18; d.l.vo 12 aprile 2006, n. 163,
art. 118). [RV249531]
Applicazione della pena su richiesta del-
le parti
■ Presupposti – Accordo con il P.M. – Poteri del giudice.
In tema di “patteggiamento”, il controllo sulla contestazione di
una circostanza rientra nell’ambito della verifica della corretta
qualificazione del fatto, devoluta al giudice chiamato a sinda-
care la legittimità dell’accordo intervenuto tra le parti. (Fatti-
specie nella quale era stata riconosciuta, su richiesta delle parti,
l’equivalenza tra le attenuanti generiche e la “contestata recidi-
va”, pur se quest’ultima non era stata, in realtà, contestata, ri-
sultando l’imputato incensurato). F Cass. pen., sez. II, 4 gennaio
2011, n. 36 (c.c. 15 dicembre 2010), Viola e altro (c.p.p., art. 444;
c.p.p., art. 445). [RV249488]
Atti e provvedimenti del giudice penale
■ Atti abnormi – Invito al p.m. alla precisazione o modifi-
ca della contestazione – Esclusione.
Non è abnorme, e non è conseguentemente ricorribile per
cassazione, l’ordinanza con cui il G.u.p., decidendo in sede di
rinvio all’esito della rinnovata udienza preliminare, inviti il P.M.
ad effettuare una precisazione o modifica della contestazione,
ritenendo esclusa l’ipotesi del “fatto nuovo” di cui all’art. 423,
comma secondo, c.p.p. F Cass. pen., sez. VI, 1 marzo 2011, n.
7922 (c.c. 8 febbraio 2011), Maccagno e altro (c.p.p., art. 423;
c.p.p., art. 521; c.p.p., art. 568). [RV249469]
■ Atti abnormi – Provvedimento del Gip – Fattispecie.
È abnorme, ed è pertanto ricorribile per cassazione, l’ordinanza
con cui il G.i.p. rigetti la richiesta di giudizio immediato avanzata
dal P.M. nei confronti di persona in stato di custodia cautelare ai
sensi dell’art. 453, comma primo-bis e comma primo-ter, c.p.p.,
non per l’assenza dei presupposti previsti dalla legge, ma per la
carenza del requisito dell’evidenza della prova, richiesto invece
nella diversa ipotesi di giudizio immediato di cui all’art. 453,
comma primo, c.p.p.. F Cass. pen., sez. VI, 1 marzo 2011, n. 7912
(c.c. 20 gennaio 2011), P.M. in proc. Guarcello e altri (c.p.p., art.
453). [RV249476]
■ Atti abnormi – Provvedimento del giudice di pace – Fat-
tispecie.
Non è abnorme l’ordinanza dibattimentale con la quale il giudice
di pace, nel rito a presentazione immediata a norma dell’art. 20-
bis D.L.vo n. 274 del 2000, rilevando la mancanza dell’atto di
citazione a giudizio immediato e della notifica all’imputato, di-
sponga la restituzione degli atti al pubblico ministero. F Cass.
pen., sez. I, 5 gennaio 2011, n. 180 (ud. 1 dicembre 2010), P.M.
in proc. El Basuni (d.l.vo 28 agosto 2000, n. 274, art. 20 bis;
c.p.p., art. 568). [RV249433]
■ Atti abnormi – Provvedimento del giudice di pace – Fat-
tispecie.
Non è abnorme l’ordinanza dibattimentale con la quale il giudice
di pace, nel rito a presentazione immediata a norma dell’art. 20-
bis D.L.vo n. 274 del 2000, dichiari la nullità dell’atto di auto-
rizzazione alla presentazione a giudizio rilevando la difformità
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