Libro bianco: Protezione dei dati

AutoreRegno Unito
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Nel Regno Unito il dibattito sulla privacy è di antica data, ma decisioni sul piano legislativo non sono state ancora assunte.

Due Commissioni ministeriali si sono succedute per lo studio del problema, Commissione Younger (1970-72), Commissione Lindop (1978) le cui conclusioni non furono accolte dal Governo,

L'atteggiamento del Governo è siato precisato in un primo tempo in un Libro bianco del '1975 e successivamente (aprile 1982) nel White Paper di cui si pubblica il testo.

A questo Libro bianco ha fatto recentemente seguito (dicembre 1982) un progetto di legge presentato alla Camera dei Lords con il dichiarato proposito di dare attuazione legislativa alle proposte contenute nel White Paper e di mettere quindi il Regno Unito nella condizione di ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa in materia di protezione dei dati personali, (R. P.)

  1. L'intenzione del Governo di introdurre norme di legge sulla protezione dei dati è stata resa nota nel corso di una dichiarazione da parte del Segretario di Stato per l'Interno, in data 19 marzo 1981. Scopo del presente Libro Bianco è di illustrare in maggior dettaglio le proposte e le motivazioni che le hanno ispirate.

    @Motivazioni delle proposte del Governo

  2. Due sono le principali ragioni che rendono necessaria l'adozione delle misure di legge in questione. In primo luogo si tratta della minaccia contro la vita privata (privacy) posta dal rapido sviluppo dell'impiego degli elaboratori, con la loro capacità di trattare e collegare con grande rapidità informazioni relative alle persone. Sono stati riferiti casi, nel nostro Paese, di impiego improprio di notizie, inserite in un elaboratore, sì da mettere'a repentaglio la privacy delle persone. La facilità e la portata degli abusi che laPage 132 versatilità degli elaboratori rende possibili è notevolmente superiore rispetto alle registrazioni manuali dei dati. In secondo luogo, a causa della carenza' legislativa, le società che operano nel Regno Unito possono risultare svantaggiate rispetto a quelle dei Paesi che dispongono di norme in materia di protezione dei dati.

    Allorché entrerà in vigore la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla protezione dei dati, si avrà la conferma del diritto dei Paesi che si sono data una legislazione in materia» di opporre un rifiuto alla richiesta di trasmissione di informazioni sule persone ad altri Paesi che non hanno adontato analoghi presidi.

    Ciò potrebbe mettere in pericolo le società di questo Paese che operano in campo internazionale, nonché le attività di quegli uffici che, in misura sempre crescente, elaborano dati per conto di clienti residenti in numerosi altri Paesi. Di conseguenza al fine di adeguarsi ai livelli internazionali di protezione della vita privata e di evitare possibili intralci agli scambi, il Governo ha deciso di introdurre norme di legge da valere per tutto il Regno Unito, tali da consentire la ratifica della Convenzione. La legge sarà predisposta in maniera tale da non imporre vincoli_ più di quanto non sia necessario.

    3, La Commissione Younger per la protezione della-vita privata (Younger Committee on Privacy) è stata nominata dal Governo dell'epoca nel maggio del 1970 e ha presentato le proprie conclusioni nel 1972. Essa ha fissato taluni princìpi sulla protezione della vita privata nell'impiego degli elaboratori, princìpi che dovevano servire di guida agli utenti degli elaboratori stessi operanti nel settore privato. Il Governo è dell'avviso che con opportuni adattamenti e tenuto conto del testo della Convenzione, tali princìpi possano costituire il punto di partenza per l'adozione di norme di legge valide sia per il settore privato sia per quello pubblico.

    4, Nel 1975, il Governo' dell'epoca rendeva nota in un Libro Bianco (Computers and Privacy, Cmnd 6353 e relativo Supplemento Computers: Safeguards far Privacy, Cmnd 6354) la propria decisione di predisporre misure di legge atte a stabilire le norme di impiego degli elaboratori che trattano informazioni personali mediante l'istituzione di un ente per la protezione dei dati, avente la capacità giuridica di controllo sull'impiego degli elaboratori nel campo della vita privata. Veniva nominata una Commissione per la protezione dei dati, sotto la presidenza di Sir Normali Lindop, con il compito di fornire la propria consulenza in materia legislativa, La Commissione Lindop si pronunciava nel 1978 (Cmnd 7341), La sua relazione contiene utilissimi presupposti di carattere informativo ed una pregevole analisi delle possibili soluzioni dei vari problemi.

    5, Nel frattempo, il Consiglio d'Europa predisponeva una Convenzione sulla protezione dei dati («Convenzione per la protezione degli individui nei confronti della elaborazione automatica dei dati personali») che, sottoposta alla firma nel gennaio 1981, veniva sottoscritta dal Regno Unito nelPage 133 mese di maggio dello stesso anno. Inoltre, l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico preparava delle «Direttive in materia di...

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