Legislazione e prassi amministrativa

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@I. Delib. (Cipe) 20 dicembre 2004, n. 107. Primo programma delle opere strategiche (legge n. 443/2001), sistema di trasporto rapido di massa a guida vincolata per la città di Parma (Gazzetta Ufficiale Serie gen. -n. 207 del 6 settembre 2005).

  1. Approvazione progetto preliminare.

    1.1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002, nonché ai sensi dell'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, come modificato dal decreto legislativo n. 302/2002, è approvato - con le prescrizioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - anche ai fini dell'attestazione della compatibilità ambientale dell'opera e dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio il progetto preliminare del «Sitema di trasporto rapido di massa a guida vincolata per la città di Parma», limitatamente alle linee A e C.

    È conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico ed edilizio, l'intesa Stato-regione sulla localizzazione dell'opera stessa.

    1.2. Ai sensi del citato art. 3, comma 3, del decreto legislativo 190/2002, l'importo di 306.836.642 euro sopra indicato costituisce il limite di spesa dell'intervento.

    1.3. Le prescrizioni citate al punto 1.1, cui è condizionata l'approvazione del progetto e da sviluppare in sede di progettazione definitiva, sono riportate nell'allegato, che forma parte integrante della presente delibera.

    Il soggetto aggiudicatore, in relazione alle preoccupazioni di segno opposto espresse dai vari soggetti interessati, dovrà inoltre effettuare uno studio complessivo più approfondito sulla mobilità nell'ambito del territorio provinciale e soprattutto comunale e sui benefici dell'intervento in termini di attrazione del trasporto privato e di spostamento del trasporto pubblico su gommaa quello su rotaia, nonché sull'elasticità della domanda al variare delle tariffe: in particolare, per la linea C dovranno essere sviluppati gli scenari di traffico con le possibili evoluzioni della domanda di mobilità, le simulazioni modellistiche di utenza e la gestione delle coincidenze con il trasporto su gomma necessarie a recapitare le utenze all'aeroporto e alla fiera. In tale contesto il soggetto aggiudicatore approfondirà la tematica dei rapporti con il gestore del servizio di trasporto segnalata dalla Cassa depositi e prestiti e, in relazione agli esiti degli approfondimenti di cui al presente comma, valuterà anche la proponibilità di schemi di finanziamento che comportino una minore contribuzione statale.

  2. Copertura finanziaria.

    La individuazione della copertura finanziaria sarà effettuata allorché sarà disponibile una versione aggiornata del piano economico-analitico che tenga conto degli esiti degli approfondimenti tecnici di cui alle prescrizioni contenute nel citato allegato, che potrebbero anche contenere il costo dell'investimento, e degli ulteriori approfondimenti sui vari profili economici di cui al precedente punto 1.3: in detto piano verrà individuato il valore minimo di contributo, a carico delle risorse destinate all'attuazione del Primo Programma delle opere strategiche, che consenta al progetto di mantenere indici di bancabilità compresi entro soglie di accettabilità comunemente utilizzati nell'analisi finanziaria di progetti della tipologia all'esame.

    Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvederà a trasmettere copia aggiornata della scheda prevista dalla delibera n. 63/2003, che riporti tutti i subinterventi riconducibili alla voce «allacciamenti ferroviari e stradali grandi hub aeroportuali» e la copertura finanziaria disponibile, fermo restando che la quota complessiva da porre a carico delle risorse destinate all'attuazione del Primo Programma delle infrastrutture strategiche che tutti i subinterventi di cui sopra non potrà superare - salva compensazione con altro intervento relativo alla regione interessata - quella indicata nella richiamata delibera n. 121/2001.

  3. Assegnazione del codice unico di progetto (CUP). L'approvazione del progetto preliminare di cui al punto

    1.1 è subordinata all'assegnazione del CUP definitivo (codice unico di progetto), che il soggetto aggiudicatore è tenuto a richiedere entro 30 giorni dalla pubblicazione della presente delibera.

    Il CUP assegnato, ai sensi della delibera n. 24/2004 citata nelle premesse, dovrà essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante la singola opera.

  4. Clausole finali.

    4.1. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvederà ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto preliminare dell'intervento «Sistema di trasporto rapido di massa a guida vincolata per la città di Parma» approvato con la presente delibera.

    4.2. In sede di esame della progettazione definitiva, il predetto Ministero provvederà alla verifica di ottemperanza alle prescrizioni di cui al precedente punto 1.3.

    4.3. Il medesimo Ministero provvederà a svolgere le attività di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.

    4.4. Questo Comitato si riserva, in fase di approvazione del progetto definitivo dell'opera e in adesione alle richieste rappresentate nella citata nota del coordinatore del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di dettare prescrizioni intese a rendere più stringenti le verifiche antimafia, prevedendo - tra l'altro - lo svolgimento di accertamenti anche nei confronti degli eventuali subcontraenti e subaffidatari indipendentemente dall'importo dei lavori, nonché forme di monitoraggio durante la realizzazione dei lavori.

    PRESCRIZIONI PROPOSTE DAL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

    Aspetti tecnici: Page 1248 individuare, ove possibile ed in particolare per le tratte non interessate dall'attraversamento del centro storico, soluzioni più economiche anche per migliorare il rapporto costibenefici; verificare il rispetto del decreto ministeriale 11 gennaio 1988 anche per gli aspetti impiantistici in presenza di tratte in galleria e stazioni interrate; prevedere per la stazione «Barbieri» tutte le opere necessarie per le funzioni di capolinea, poiché la stazione risulta essere stazione terminale per la tratta funzionale proposta; integrare il sistema di segnalamento con un sistema in grado di controllare la velocità dei convogli, in quanto la linea si sviluppa principalmente in galleria; definire la metodologia di scavo della galleria profonda; nell'attuale progetto è indicato il metodo a foro cieco o, in alternativa, con scudo, mentre nella quantificazione economica è stato preso in considerazione solo il costo dello scavo eseguito con lo scudo; sviluppare prioritariamente la tratta Sud della linea A in quanto, per la presenza di nuove previsioni urbanistiche e del Campus, è quella che presenta le più elevate stime di carico, risolvendo, nel contempo, le problematiche relative alla diversa collocazione del Deposito; sviluppare l'ipotesi di riordino delle autolinee di superficie a seguito della realizzazione della linea A proposta nel documento «integrazione dati su richiesta della regione Emilia-Romagna»; aumentare la velocità commerciale del nuovo sistema di trasporto al fine di ridurre i tempi di viaggio, e rendere il sistema competitivo rispetto all'utilizzo dei mezzi privati; questo obiettivo si può raggiungere migliorando le caratteristiche geometriche del tracciato (raggi di curvatura) ed individuando percorsi più diretti e meno complessi; ridurre il tracciato in galleria per diminuire i costi di costruzione e per aumentare l'accessibilità al sistema in termini di tempi di accesso ed incremento del numero di fermate; sviluppare le analisi previste dalla direttiva «Criteri di valutazione delle compatibilità idraulica delle infrastrutture pubbliche e di interesse pubblico all'interno della fascia A e B» (Deliberazione del Comitato istituzionale n. 2 dell'11 maggio 2001) e le valutazioni di rischio idraulico per gli ambiti nei quali il tracciato ricade nelle fasce fluviali; sviluppare gli elaborati tecnici (relazioni, norme e cartografia di dettaglio) atti ad evidenziare le modifiche urbanistiche ai vigenti PSC e POC, derivanti dalla presenza dell'opera sul territorio: si raccomanda che, unitamente alla revisione dello strumento urbanistico vigente, avvenga la messa in campo di azioni efficaci anche relativamente al trasporto merci; richiedere tutte le autorizzazioni necessarie, relative sia alla fase di esercizio che a quella di cantiere, corredate dalle relative domande complete di tutti i necessari elaborati tecnici; ottemperare a quanto previsto dal decreto ministeriale 4 maggio 1998, ai sensi di quanto indicato dal decreto del Presidente della Repubblica n. 37/1998, relativamente al parere da rilasciare da parte del Comando provinciale Vigili del fuoco di Parma; valutare gli eventuali costi relativi a: risarcimento danni causati, nella fase di cantierizzazione, a beni mobili ed immobili presenti nell'area di influenza dell'opera; risarcimenti per danni causati, in fase di esercizio, da vibrazioni e correnti vaganti e perizie tecnico-giuridiche e procedurali connesse. Inoltre, verificata la concreta possibilità di provocare danni sia in fase di cantierizzazione che di esercizio dell'opera, si prescrive di prevedere la stipula di una assicurazione e di riportarne il costo nel progetto definitivo; prevedere la possibilità di trasporto di biciclette al seguito; sviluppare gli elaborati cartografici utili a meglio comprendere l'integrazione della parte Nord della linea A e...

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