Legislazione e documentazione

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Arch. giur. circ. e sin. strad. 1/2017
Legislazione
e documentazione
I
Provv. (Ivass) 9 novembre 2016, n. 31. Regolamento concer-
nente l’applicazione degli accordi di riassicurazione passiva
al sottomodulo del rischio di sottoscrizione per l’assicurazio-
ne danni di cui agli articoli 45 bis, comma 2, 45 quinquies,
comma 2, e 45 septies, commi 2 e 3, lettera b), 191, comma
1, lettera b) numero 2) e lettera s), 216 ter, comma 1, del de-
creto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 - codice delle assi-
curazioni private, conseguente all’implementazione nazionale
delle linee guida EIOPA sui requisiti f‌inanziari del regime
Solvency II (requisiti di 1° pilastro) (Gazzetta Uff‌iciale Serie
gen. - n. 278 del 28 novembre 2016).
TITOLO I
DISPOSIZIONI DI CARATTERE
GENERALE
1. (Fonti normative). 1. Il presente regolamento è adottato ai
sensi degli articoli 45 bis, comma 2, 45 quinquies, comma 2, 45
septies, commi 2 e 3, lettera b), e 191, comma 1, lettera b), nu-
mero 2) e lettera s), 216 ter, comma 1, del decreto legislativo 7
2. (Def‌inizioni). 1. Ai f‌ini del presente Regolamento valgono le
209 e dal Regolamento delegato n. 35/2015 della Commissione
europea. In aggiunta, si intende per:
a) «Atti delegati»: il regolamento delegato (UE) 2015/35
della Commissione;
b) «Codice»: il decreto legislativo del 7 settembre 2005, n. 209,
c) «perdita lorda»: i. quando l’attenuazione del rischio viene
applicata ad un sottomodulo del rischio di catastrofe per l’assicu-
razione danni che non dipende dall’aggregazione di sottomoduli
situati ad un livello gerarchico inferiore, la perdita istantanea
calcolata secondo le disposizioni tecniche contenute negli arti-
coli degli atti delegati che disciplinano il sottomodulo in que-
stione; ii. quando l’attenuazione del rischio viene applicata ad un
sottomodulo del rischio di catastrofe per l’assicurazione danni
che dipende dall’aggregazione di sottomoduli situati ad un livello
gerarchico inferiore, la perdita istantanea calcolata secondo le
disposizioni tecniche contenute negli articoli degli atti delegati
che disciplinano il sottomodulo in questione utilizzando, come
input, i risultati di ogni pertinente sottomodulo di rischio da cui
il sottomodulo in questione dipende al netto della eventuale at-
tenuazione del rischio applicata;
d) «evento catastrofale cumulativo»: un evento catastrofale
che interessa un insieme di polizze, i cui effetti su singole polizze
non possono essere facilmente identif‌icati;
e) «evento catastrofale singolo»: un evento catastrofale che
interessa una singola polizza o polizze che possono essere speci-
f‌icatamente identif‌icate;
f) «evento catastrofale lordo»: evento catastrofale associato
alla perdita lorda dopo la disaggregazione e determinato ad un
livello di granularità appropriato per l’applicazione del program-
ma di riassicurazione passiva;
g) «sottomodulo principale»: sottomodulo di rischio del
SCRnlCAT di cui all’art. 119, comma 1 degli atti delegati;
h) «sottomodulo secondario»: sottomodulo di rischio di cui
agli articoli 120, 121, 122, 123, 124, 125, 129, 130, 131, 132, 133 e
134 degli atti delegati, da cui i sottomoduli principali del SCRnl-
CAT dipendono;
i) «premio di reintegro»: premio riassicurativo pagabile
all’impresa che esercita la riassicurazione attiva per la ricostitu-
zione della copertura riassicurativa, i cui criteri di determinazio-
ne sono previsti contrattualmente;
l) «costo di reintegro»: costo a carico dell’impresa necessario
per la ricostituzione della copertura riassicurativa passiva, i cui
criteri di determinazione sono previsti contrattualmente;
m) «clash cover»: copertura riassicurativa sull’«Eccesso di
perdita o di sinistro» (Excess of loss) riguardante due o più ri-
schi a fronte di perdite generate da un medesimo evento cata-
strofale;
n) «evento catastrofale 1 su 200 anni»: evento catastrofale
corrispondente al valore a rischio (VaR) con un livello di conf‌i-
denza del novantanove virgola cinque per cento (99,5%) su un
periodo di un anno, ai sensi dell’art. 45 sexies, comma 4 del Co-
dice;
o) «componente»: un’unità di calcolo indipendente per cui, a
livello di sottomodulo principale o a livelli di granularità inferio-
ri, è possibile determinare il requisito patrimoniale di solvibilità;
p) SCRnlCAT: requisito patrimoniale per il rischio di cata-
strofe per l’assicurazione non vita di cui all’art. 119 degli atti
delegati;
q) SCRnatCAT: requisito patrimoniale per il rischio di cata-
strofe naturale di cui all’art. 120 degli atti delegati;
r) SCRnpproperty: requisito patrimoniale per il rischio di ca-
tastrofe della riassicurazione non proporzionale danni ai beni di
cui all’art. 127 degli atti delegati;
s) SCRmmCAT: requisito patrimoniale per il rischio di cata-
strofe provocata dalle attività umane di cui all’art. 128 degli atti
delegati;
t) SCRCATother: requisito patrimoniale per il rischio di altre
catastrof‌i per l’assicurazione non vita di cui all’art. 135 degli atti
delegati;
u) SCRwindstorm: requisito patrimoniale per il rischio di
tempesta di cui all’art. 121 degli atti delegati;
v) SCRearthquake: requisito patrimoniale per il rischio di
terremoto di cui all’art. 122 degli atti delegati;
z) SCRf‌lood: requisito patrimoniale per il rischio di alluvione
di cui all’art. 123 degli atti delegati;
aa) SCRhail: requisito patrimoniale per il rischio di grandine
di cui all’art. 124 degli atti delegati;
bb) SCRsubsidience: requisito patrimoniale per il rischio di
cedimento di cui all’art. 125 degli atti delegati;
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1/2017 Arch. giur. circ. e sin. strad.
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cc) SCRmotor: requisito patrimoniale per il rischio di respon-
sabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli di cui
all’art. 129 degli atti delegati;
dd) SCRmarine: requisito patrimoniale per il rischio di sini-
stri marittimi di cui all’art. 130 degli atti delegati;
ee) SCRaviation: requisito patrimoniale per il rischio di sini-
stri aeronautici di cui all’art. 131 degli atti delegati;
ff) SCRf‌ire: requisito patrimoniale per il rischio di incendio di
cui all’art. 132 degli atti delegati;
gg) SCRliability: requisito patrimoniale per il rischio di re-
sponsabilità civile di cui all’art. 133 degli atti delegati;
hh) SCRcredit: requisito patrimoniale per il rischio di credito
e di cauzione di cui all’art. 134 degli atti delegati;
ii) SCRdefault: il requisito patrimoniale per il rischio di gra-
ve inadempimento di cui all’art. 134 degli atti delegati;
jj) SCRrecession è il requisito patrimoniale per il rischio di
recessione di cui all’art. 134 degli atti delegati;
kk) «effetto di diversif‌icazione»: per ciascun sottomodulo,
principale o secondario, del SCRnlCAT, la riduzione del requisito
patrimoniale di solvibilità che si genera a seguito dell’applicazio-
ne del meccanismo di aggregazione delle singole componenti di
calcolo, come stabilito dagli atti delegati;
ll) «trasferimento parziale di rischio»: collocamento, presso
controparti terze, di una parte del rischio concordato con l’inter-
mediario riassicurativo;
mm) «ultima società controllante italiana», l’ultima società
controllante italiana di cui all’art. 210, comma 2, del Codice.
3. (Ambito di applicazione). 1.Il presente regolamento si appli-
ca alle imprese di assicurazione e riassicurazione con sede legale
nel territorio della Repubblica italiana, alle sedi secondarie delle
imprese di assicurazione e riassicurazione con sede legale in uno
Stato terzo e alle ultime società controllanti italiane.
4. (Valutazione della riassicurazione passiva nel calcolo del
SCRnlCAT). 1.Per ciascun sottomodulo, principale o secondario,
del SCRnlCAT che determina il calcolo di una perdita catastrofa-
le lorda, l’impresa, in modo sequenziale:
a) individua l’evento catastrofale che origina la corrispon-
dente perdita lorda in base ai criteri di cui al titolo II del presen-
te regolamento;
b) disaggrega la perdita lorda di cui alla lettera a) per com-
ponenti sulla base dei metodi di cui al titolo III del presente
regolamento;
c) applica le coperture riassicurative e determina le perdite
nette sulla base dei criteri di cui al titolo IV del presente rego-
lamento;
d) riaggrega, le perdite nette di cui alla lettera c) sulla base
dei criteri di cui al titolo V del presente regolamento;
e) determina il rispettivo requisito di capitale al netto della
riassicurazione.
TITOLO II
INDIVIDUAZIONE
DEGLI EVENTI CATASTROFALI
5. (Livello di dettaglio richiesto per l’individuazione degli eventi
catastrofali). 1.In ottemperanza agli articoli da 119 a 135 degli
atti delegati, l’impresa individua appropriati «eventi catastrofali
1 su 200 anni» con un livello di dettaglio suff‌iciente per poter ap-
plicare le tecniche di attenuazione del rischio.
6. (Specif‌icazione di eventi catastrofali singoli o di eventi cata-
strofali cumulativi). 1.L’impresa classif‌ica le perdite del SCRnl-
CAT, def‌inite a livello di sottomodulo principale o ad un livello
di granularità inferiore, come perdite generate da eventi cata-
strofali cumulativi oppure come perdite generate da eventi ca-
tastrofali singoli.
2.Nel caso di perdite generate da eventi catastrofali singoli
l’impresa specif‌ica se i suddetti eventi incidono su polizze speci-
f‌iche conosciute o meno.
3.L’impresa classif‌ica l’evento catastrofale di cui al comma
1 come:
a) evento catastrofale cumulativo, per il calcolo di SCRwin-
dstorm, SCRearthquake, SCRf‌lood, SCRhail e SCRsubsidience;
b) evento catastrofale singolo che incide su una singola poliz-
za, per il calcolo di SCRmotor;
c) evento catastrofale singolo che incide su specif‌iche polizze
conosciute per il calcolo di SCRliability, SCRmarine, SCRavia-
tion e SCRf‌ire.
4.Per il calcolo di SCRcredit l’impresa classif‌ica la perdita ai
sensi degli articoli 16 e 17.
5.Per il calcolo di SCRnpproperty l’impresa classif‌ica la per-
dita ai sensi dall’art. 14.
7. (Individuazione degli eventi catastrofali del SCRnatCAT per
le regioni dello Spazio economico europeo (SEE)). 1. Nel caso
di perdite lorde del SCRnatCAT imputabili a regioni dello SEE,
l’impresa considera eventi singoli o doppi che interessano una o
più regioni in conformità alle relative disposizioni tecniche con-
tenute negli articoli degli atti delegati, e non assume a priori che
in ogni regione possano verif‌icarsi eventi multipli.
8. (Individuazione degli eventi catastrofali del SCRNatCAT per le
regioni esterne allo SEE). 1. Nel caso di perdite lorde del SCR-
natCAT imputabili a regioni esterne allo SEE per le quali non è
def‌inito il numero dei rispettivi eventi catastrofali cumulativi, l’im-
presa applica un approccio coerente con quello di cui all’art. 7.
9. (Selezione dell’evento catastrofale rilevante). 1. Quando può
essere specif‌icato un numero di «eventi catastrofali 1 su 200 an-
ni», l’impresa individua gli eventi in coerenza con il proprio pro-
f‌ilo di rischio e seleziona l’evento che genera la perdita catastro-
fale massima dopo l’applicazione delle tecniche di attenuazione
del rischio.
10. (Entità dei sinistri nel calcolo del SCRliability). 1.L’impresa
determina l’entità dei singoli sinistri su cui si basa il calcolo del-
la perdita dei fondi propri di base per il calcolo del SCRliability
tenendo conto di quanto previsto dall’orientamento 7, paragraf‌i
1.15 e 1.16 delle linee guida dell’EIOPA sull’applicazione degli
accordi di riassicurazione passiva al sottomodulo del rischio di
sottoscrizione per l’assicurazione non vita.
2.L’IVASS può richiedere all’impresa di dimostrare che l’ac-
quisizione di coperture riassicurative non è inf‌luenzata in modo
signif‌icativo dalle valutazioni di rischio richieste dal presente
articolo.
TITOLO III
DISAGGREGAZIONE
DELLA PERDITA LORDA
11. (Metodi per la disaggregazione della perdita lorda per sin-
gole componenti). 1.Quando in corrispondenza di un sottomodu-
lo principale o ad un livello di granularità inferiore del SCRnlCAT
non è possibile identif‌icare l’impatto di un evento catastrofale su
singole polizze in modo tale che le coperture riassicurative passi-
ve possano essere applicate, l’impresa disaggrega la perdita lorda
per singole componenti.

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