Intervento della dott.ssa Isabella D'Elia

• Autore: Isabella D'Elia
• Carica: È ricercatrice del CNR presso l'Istituto per la documentazione giuridica
• Pagine: 56-59

Page 56

Chi vi parla è una ricercatrice del CNR nel campo giuridico e in particolare in quello dell'informatica giuridica. La presentazione vale a dirvi subito che l'opinione, il punto di vista e l'interesse specifico che vi farò presenti sono quelli che presumo siano tipici dei giuristi, studiosi e operatori pratici.

La mia impressione è che il Sottoprogetto « Informatizzazione della Pubblica Amministrazione» sia sostanzialmente e negativamente condizionato dal collegamento cogli altri due Sottoprogetti del Progetto Finalizzato Informatica e col Programma Finalizzato per l'elettronica del CIPI, i quali tutti rispondono a precise esigenze di politica industriale.

Voi tutti infatti sapete che il PFE (risalente al novembre 1978), nel comparto «Informatica» aveva indicato fra i quattro obiettivi generali relativi alla domanda pubblica d'informatica l'impiego della domanda pubblica come strumento essenziale di politica industriale, cioè come orientamento e sostegno dell'industria nazionale; e che tra i mezzi per realizzare questi obiettivi lo stesso PFE si proponeva, tra l'altro, l'orientamento delle forniture pubbliche d'informatica verso le imprese nazionali o verso quelle imprese operanti in Italia con un ciclo produttivo completo.

Voi tutti sapete poi che, nonostante le gravi e fondate critiche che quest'ottica produttivistica aveva ricevuto da parte delle amministrazioni regionali (ribadite anche ieri dall'assessore Federigi), il Governo ha confermato la sua intenzione di finalizzare la domanda pubblica d'informatica agli obiettivi di politica industriale nell'accordo Ministero dell'industria-Olivetti del 21 dicembre 1979 per la soluzione della vertenza sull'occupazione in quell'azienda. In tale accordo si prevede infatti, tra l'altro, il reimpiego di 450 lavoratori ora in cassa integrazione straordinaria in conseguenza dell'aumento programmato della domanda pubblica.

È difficile dire in qual misura questa intenzione del Governo sia stata alimentata dalla previsione - in effetti già verificatasi - di un'accentuata richiesta pubblica di apparecchiature elettroniche, e in qual misura essa dipenda dall'azione delle organizzazioni sindacali, che, sotto la spinta della necessità di trovare anche nel settore pubblico sbocchi concreti alla produzione nazionale, avevano ripetutamente sollecitato nel corso del 1979 il Governo e le regioni ad attivare piani di settore e una politica di coordinamento della domanda pubblica d'informatica.

Ad ogni modo, quale che sia stato il peso di ognuno di questi elementi sull'intenzione del Governo, il fatto importante è che le autorità governative sono rimaste del loro avviso mentre...