Diritti di proprietà intellettuale e dati pubblici nell'ordinamento italiano

AutoreCristiana Sappa
CaricaAssegnista di ricerca presso la cattedra di Diritto industriale alla Facoltà di Giurisprudenza di Torino
Pagine185-197
Diritti di proprietà intellettuale e dati pubblici
nell’ordinamento italiano
CRIS TIA NA SAP PA
SOMM ARI O:1. Introduzione – 2. I dati pubblici: nozione – 3. Diritto d’autore e diritti
connessi: principi – 4. Diritti d’autore e connessi anche sui dati pubblici – 5. (segue)
Implicazioni – 6. (segue) Prime considerazioni conclusive
1. INT RODU ZIO NE
In Italia come altrove il riutilizzo dei dati pubblici è suggerito, ma non
imposto, da alcune norme recenti di derivazione europea: il decreto legisla-
tivo 36/2006, così come modif‌icato dalla legge comunitaria 96/20101, che
recepisce la direttiva 2003/98/CE2. Tuttavia il riutilizzo è in primo luogo
condizionato da un dato fattuale, e cioè la messa a disposizione di questi dati
da parte della pubblica amministrazione (P.A.) o dell’ente pubblico; il dato
fattuale è poi anche un dato giuridico: la messa a disposizione dei dati può
essere infatti imposta da norme di diritto pubblico che disciplinano i compiti
e gli scopi istituzionali delle diverse P.A.3. Ed in secondo luogo il riutilizzo è
chiaramente subordinato al rispetto di situazioni giuridiche soggettive (pos-
sesso, misure tecniche di protezione), di privative di derivazione privatistica
(diritti di proprietà, di proprietà intellettuale, ma anche diritti contrattuali)
o pubblicistica (diritti generali e speciali sui beni culturali).
L’Autrice è assegnista di ricerca presso la cattedra di Diritto industriale alla Facoltà
di Giurisprudenza di Torino; project manager della rete tematica europea LAPSI (www.
lapsi-project.eu) e del progetto di ricerca regionale EVPSI (www.evpsi.org).
1Il d.lgs. n. 36 del 24 gennaio 2006, GU 14 febbraio 2006, n. 37 è stato oggetto di una
procedura di infrazione da parte della Commissione europea. Per questa ragione la legge
Comunitaria n. 96 del 4 giugno 2010, GU n. 146 del 25 giugno 2010, ha apportato alcune
modif‌iche al suddetto decreto, che ora è conforme al dirittocomunitar io.
2Direttiva 2003/98/CE sul riutilizzo dei dati pubblici, reperibile sul sito uff‌iciale
dell’Unione europea www.europa.eu.
3V. per esempio in GU n. 6 del 10 gennaio 2011, suppl. ord. 8, le modif‌iche ed integra-
zioni al d.lgs. n. 82 del 7 marzo 2005, recante il “Codice dell’amministrazione digitale”, a
norma dell’art. 33 della l. n. 69 del 18 giugno 2009. Inoltre la discrezionalità lasciata agli stati
membri ed alle P.A. dal Considerando 9 della direttiva 2003/98/CE e dall’art. 1.2 del d.lgs.
36/2006 permette ad ogni singolo ente pubblico italiano di scegliere se permettere o meno
il riutilizzo: e quindi anche se assoggettato all’onere di messa a disposizione da altre norme
primarie, l’ente pubblico può limitare il riutilizzo dei dati pubblici a disposizione.

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