Innovazione tecnologica e progresso giuridico. I "sistemi basati sulla conoscenza" nella pratica del diritto

AutoreElio Fameli
CaricaDirigente di ricerca presso l'ITTIG del CNR
Pagine175-185

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@1. Premessa

In ordine a un'adeguata comprensione del significato teorico e della rilevanza pratica attribuibili agli sforzi che la ricerca giuridica compie nella direzione dell'effettiva conoscibilità delle leggi da parte dei cittadini come loro naturali destinatari, sembra essenziale prendere coscienza degli ostacoli e dei limiti che s'incontrano nell'individuazione e interpretazione delle norme, come necessaria premessa alla loro applicazione. Correttamente è stato osservato1 che un effettivo miglioramento della comunicazione tra legislatore e destinatari delle norme può essere conseguito solo mediante un processo di semplificazione di tipo non solo "semantico" (attinente alla chiarificazione e puntualizzazione dei concetti espressi nel testo giuridico e, quindi, anche alla "statizzazione" e "legalizzazione" del diritto) e "sintattico" (realizzabile mediante una precisa individuazione dei collegamenti tra le norme), ma anche "pragmatico", cioè incentrato sulla verifica del rapporto tra il legislatore-emittente delle norme e i cittadini-destinatari (utenti) delle norme stesse.

Le brevi note che seguono illustrano, appunto, alcune delle forme più avanzate di supporto che alla conoscibilità effettiva delle leggi possono derivare dalle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Page 176

@2. Dall'accesso All'informazione Giuridica All'acquisizione Della Conoscenza Delle Norme

Grazie al ricorso - sempre più esteso e coinvolgente - alle tecnologie dell'informatica e della telematica il libero accesso all'informazione giuridica costituisce ormai, per la maggior parte dei Paesi dell'Unione europea, una realtà diffusa2. Non solo; a ciò può aggiungersi che, in una prospettiva temporale sicuramente ravvicinata, regolamentazioni appropriate e un impiego combinato delle più recenti tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) - in particolare nel campo dell'analisi semantica del linguaggio giuridico e della ricerca concettuale dell'informazione - sicuramente consentiranno ulteriori e decisivi progressi nella direzione d'una sempre più vasta accessibilità delle norme da parte dei cittadini.

Si tratta - com'è agevole osservare - d'un fenomeno in sé assolutamente nuovo nella storia degli Stati moderni, reso possibile dall'eccezionale progresso tecnologico cui quasi passivamente assistiamo in quest'epoca per molti versi contrassegnata da crisi d'imprevedibili dimensioni, ma anche da profondi rivolgimenti politici, sociali ed economici.

Se è senz'altro vero che uno dei presupposti materiali indispensabili della certezza del diritto - intesa qui soprattutto come prevedibilità delle conseguenze giuridiche dell'azione - è "la possibilità di conoscenza, da parte dell'agente, delle norme in base alle quali la sua azione potrà essere qualificata"3, anche a un'analisi superficiale appare allora evidente che esiste una relazione molto stretta tra il principio di certezza del diritto, insieme con i connessi principî costituzionali di pubblicità e di trasparenza, e l'apporto che le tecnologie dell'informazione e della comunicazione possono dare alla costruzione d'un ordinamento giuridico più democratico4. Page 177

Ciò nonostante, occorre prendere realisticamente atto della profonda differenza che esiste tra la semplice conoscibilità della legge sul piano formale e la sua effettiva conoscenza da parte dei cittadini, come suoi naturali destinatari: il mero accesso all'informazione è solo il presupposto, necessario ma non sufficiente, per la sua comprensione e, quindi, per la sua effettiva conoscenza. In ordine al conseguimento di questo ultimo - fondamentale - risultato, senza il quale l'acquisizione dell'informazione resta priva d'effetti socialmente apprezzabili e rilevanti, si rende necessario intervenire su numerosi e complessi fattori che, da una parte, attengono al dato normativo obiettivamente esistente (il testo, considerato con riferimento alla sua struttura, chiarezza e comprensibilità), ma, per altro verso, ineriscono, invece, alle caratteristiche e alle condizioni del soggetto cui la legge è rivolta (il livello d'istruzione, il grado d'integrazione sociale, il sistema di valori adottato, ecc.).

Se si è potuto autorevolmente affermare che "la grandissima maggioranza delle norme contenute nei codici [...è] ignorata dalla schiacciante maggioranza delle persone che vivono in regime giuridico di diritto legale"5, è chiaro che il problema della conoscenza formale e sostanziale delle norme - per il legislatore che emana le norme, come per il cittadino e l'operatore giuridico che devono osservarle e farle osservare e, quindi, in ultima analisi, per l'ordinamento giuridico nel suo complesso - rappresenta non tanto una priorità (logica) assoluta, quanto piuttosto una vera e propria condizione oggettiva d'esistenza.

Nei confronti delle due distinte tipologie di ostacoli che si frappongono alla conoscenza - formale e sostanziale - delle norme, l'apporto delle Page 178 moderne tecnologie dell'informazione e della comunicazione viene dunque a configurarsi, dal punto di vista strumentale, come imprescindibile ed essenziale. Nello stesso tempo, però, proprio per questo, il modo in cui le istituzioni pubbliche si orientano verso l'utilizzazione mirata delle nuove risorse vale ad acclarare e misurare la concretezza e la profondità del loro impegno.

Nella direzione indicata, l'impiego di strumenti e metodi appartenenti all'area dell'informatica e della telematica presenta potenzialità rilevanti, in gran parte ancora inesplorate, non solo con riferimento alla fase di redazione delle norme (basti pensare ai recenti sviluppi della c.d. "Legimatica")6, ma anche in funzione della loro pubblicazione, diffusione e conoscibilità.

@3. Innovazione Tecnologica E Sviluppo Della "Cultura Giuridica Esterna"

Rinviando agli studi e alle applicazioni che ai distinti tipi d'utilizzo sopra indicati specificamente attengono, in questa sede ci si propone soltanto di richiamare l'attenzione su quelle attività di ricerca che, in varie forme e sotto Page 179 profili diversi, si orientano verso lo sviluppo di strumenti informatici e telematici atti a supportare il comune cittadino nella "comprensione" dell'informazione giuridica e, ancora più concretamente, nell'acquisizione di una effettiva "conoscenza" delle norme che possono risultare volta a volta d'interesse.

In un senso più ampio, si potrebbe anche sostenere che si tratta di stimolare l'evoluzione della c.d. "cultura giuridica esterna", di per sé riferibile alla generalità dei cittadini, orientandola verso una sua sempre maggiore integrazione e interazione con la "cultura giuridica interna", propria degli stessi tecnici del diritto. Per tal via, in una prospettiva temporale più estesa, si dovrebbe gradualmente restituire al cittadino comune la consapevolezza del suo ruolo primario nel divenire del diritto, riportandolo, quindi, a una dignità ben superiore rispetto a quella di semplice "destinatario di norme e informazioni giuridiche" e, in particolare, rendendo possibile la sua effettiva partecipazione ai processi decisionali in cui sono coinvolte le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali.

Sul piano informatico e telematico, si viene a configurare come funzionale agli obiettivi indicati soprattutto l'attività di ricerca centrata sullo sviluppo di "sistemi basati sulla conoscenza" (Knowledge-Based Systems - KBS)7, intesi come sistemi orientati non soltanto a garantire l'accesso all'informazione necessaria, ma soprattutto a consentirne la comprensione effettiva, mediante l'uso di tecniche, strumenti e metodi appositamente concepiti per la rappresentazione e gestione della conoscenza estratta dalle norme, dalla giurisprudenza e dalla dottrina giuridica, ma anche dalle prassi vigenti nei...

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