L'attuale normativa comunitaria sulla tutela della salute e dell'igiene nella conservazione in vetro degli alimenti

AutoreLuigi Favino
Pagine145-146

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Nel sistema del diritto punitivo alimentare italiano non c'è un testo unico al quale riferirsi per individuare i beni giuridici tutelati, le modalità di aggressione agli stessi ed i relativi trattamenti sanzionatori, ma occorre divincolarsi tra una molteplicità di norme che rendono assolutamente frammentario l'esame delle fonti della materia.

Oltre alle disposizioni di maggior rilievo contenute nel codice penale, volte a reprimere principalmente le frodi che pongano in pericolo l'incolumità pubblica e la salute individuale, ma che hanno una portata generale assai più ampia di quella strettamente alimentaristica, il testo legislativo più importante in materia è certamente la legge 30 aprile 1962, n. 283, che reca «la disciplina igienica della produzione delle sostanze alimentari e delle bevande» che, sebbene abbia visto ridursi progressivamente il suo ambito applicativo per via della legiferazione relativa a specifici settori di prodotti alimentari, resta norma imprescindibile in materia alimentare anche in virtù della legge di depenalizzazione n. 689/1981, la quale ha stabilito che, se uno stesso fatto è astrattamente sanzionabile sia in base alla norma generale ex l. 283/1962 che in base ad una norma speciale di settore depenalizzato, è suscettibile nell'ambito di quella generale, in deroga al principio di specialità che dovrebbe comportare l'applicazione della norma speciale 1.

Principio ispiratore delle disposizioni contenute in questa legge, siano esse di carattere preventivo o sanzionatorio, è - sempre nella prospettiva della salvaguardia e tutela della salute pubblica - sostanzialmente la cura dell'aspetto igienico e sanitario dei prodotti alimentari, dalla fase della produzione, attraverso la distribuzione, fino all'acquisto da parte del consumatore; la ratio legis di questa norma-guida, come di tutte le altre in materia alimentare a livello europeo, quindi, è quella della corretta conservazione del prodotto nel lungo iter procedimentale che, nella moderna società di mercato, lo conduce finalmente sulle tavole dei consumatori.

Appare a prima vista evidente come allo scopo igienico un importante e necessario ruolo debba essere svolto dai recipienti utilizzati al fine della conservazione alimentare; a tale riguardo l'art. 11 della l. 283/1962 2 elenca una lunga serie di materiali il cui utilizzo è vietato nella preservazione dei prodotti alimentari. Se non è consentito che gli oggetti destinati a venire a contatto diretto...

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