DECRETO 20 novembre 2000, n.429 - Regolamento recante le caratteristiche formali generali della terza prova scritta negli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e le istruzioni per lo svolgimento della prova medesima

MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

DECRETO 20 novembre 2000, n. 429 Regolamento recante le caratteristiche formali generali della terza prova scritta negli

esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e le

istruzioni per lo svolgimento della prova medesima.

IL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Vista la legge 10 dicembre 1997, n. 425, recante

disposizioni per la riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di

istruzione secondaria superiore e, in particolare, l'articolo 3;

Visti gli articoli 4, 5 e 14 del decreto del Presidente

della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323, con il quale e' stato emanato il regolamento che

disciplina gli esami di Stato;

Visti i decreti ministeriali n. 357 e n. 520 in data,

rispettivamente, 18 settembre 1998 e 8 novembre 1999, con i quali, ai sensi dell'art. 15,

primo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323, per gli

anni scolastici 1998/1999 e 1999/2000, e' stato disciplinato, in maniera transitoria, lo

svolgimento della terza prova scritta;

Considerato che, in attuazione di quanto disposto

dall'articolo 5, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n.

323, e sulla base dei riscontri effettuati nei primi due anni di attuazione transitoria

del nuovo modello di esame, occorre stabilire in maniera definitiva le caratteristiche

formali generali della terza prova scritta e la relativa articolazione;

Visto il testo unico delle leggi in materia di istruzione,

approvato con decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e, in particolare, l'articolo

205, comma 1;

Visto l'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988,

n. 400;

Udito il parere del Consiglio di Stato n. 161-162/00

espresso nell'adunanza della Sezione consultiva per gli atti normativi del 9 ottobre 2000;

Vista la comunicazione al Presidente del Consiglio dei

Ministri, a norma dell'articolo 17, comma 3, della citata legge n. 400/1998 (nota n.

9745U/L L.P. 1653 del 2 novembre 2000);

Adotta il seguente regolamento:

Art. 1.

Finalita'

  1. La terza prova scritta negli esami di Stato conclusivi

    dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, a carattere pluridisciplinare, e'

    intesa ad accertare le conoscenze, competenze e capacita' acquisite dal candidato, nonche'

    le capacita' di utilizzare e integrare conoscenze e competenze relative alle materie

    dell'ultimo anno di corso, anche ai fini di una produzione scritta, grafica o pratica.

    Art. 2.

    Tipologie e caratteristiche formali generali della prova

  2. La prova, predisposta dalle commissioni a norma

    dell'articolo 5, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n.

    323, per la quale le commissioni stesse possono avvalersi dell'archivio nazionale

    permanente dell'Osservatorio nazionale istituito presso il centro europeo dell'educazione

    di cui all'articolo 14 del medesimo decreto, puo' comprendere, alternativamente o

    cumulativamente, le seguenti tipologie di svolgimento:

    a) trattazione sintetica di argomenti significativi anche

    a carattere pluridisciplinare, contenente l'indicazione della estensione massima

    consentita (numero delle righe o delle parole).

    Tale proposta puo' essere presentata al candidato anche

    mediante un breve testo, in relazione al quale vengano poste specifiche domande;

    b) quesiti a risposta singola, volti ad accertare la

    conoscenza ed i livelli di competenza raggiunti dal candidato su argomenti riguardanti una

    o piu' materie, possono essere articolati in una o piu' domande chiaramente esplicitate.

    Le risposte debbono essere in ogni caso autonomamente formulate dal candidato e contenute

    nei limiti della estensione massima indicata dalla commissione, analogamente a quanto

    previsto alla precedente lettera a);

    c) quesiti a risposta multipla, per i quali vengono

    fornite piu' risposte, tra cui il candidato sceglie quella esatta, possono essere

    presentati anche in forma di risposta chiusa e prevedere un certo numero di permutazioni

    di posizione delle domande e delle risposte.

    Tali quesiti possono pertanto concretarsi in vere e

    proprie prove strutturate vertenti su argomenti di tutte le materie dell'ultimo anno di

    corso;

    d) problemi a soluzione rapida, articolati in relazione

    allo specifico indirizzo di studio e alle esercitazioni effettuate dal candidato nel

    settore disciplinare coinvolto nel corso dell'ultimo anno;

    e) analisi di casi pratici e professionali, correlata ai

    contenuti dei singoli piani di studio dei vari indirizzi, alle impostazioni metodologiche

    seguite dai candidati e alle esperienze acquisite anche all'interno di una progettazione

    di istituto caratterizzata dall'ampliamento dell'offerta formativa. La trattazione di un

    caso pratico e professionale, che costituisce una esercitazione didattica particolarmente

    diffusa negli istituti professionali e tecnici, puo' coinvolgere piu' materie ed e'

    presentata con indicazioni di svolgimento puntuali e tali da assicurare risposte in forma

    sintetica;

    f) sviluppo di progetti, proposto per quegli indirizzi di

    studio per i quali tale modalita' rappresenta una pratica didattica largamente adottata.

    In particolare negli istituti tecnici e professionali, in relazione ai singoli piani di

    studio, puo' essere richiesto lo sviluppo di un progetto che coinvolga diverse discipline

    o la esposizione di una esperienza di laboratorio o anche la descrizione di procedure di

    misura o di collaudo di apparati o impianti che siano tali da consentire al candidato di

    dimostrare anche la conoscenza degli strumenti, delle loro caratteristiche e delle

    metodologie di impiego.

  3. Nei licei artistici, al fine di accertare in

    particolare le capacita' di integrazione e applicazione dei linguaggi plastico-visuali ad

    una problematica architettonica, puo' essere richiesto lo sviluppo di un progetto anche

    attraverso la lettura, l'analisi e la interpretazione grafica dei caratteri compositivi,

    stilistici, costruttivi di un'opera o di un complesso monumentale. La formulazione della

    proposta deve prevedere anche la trattazione, in forma sintetica, del contesto culturale,

    storico e sociale entro cui l'opera si pone. In relazione alla specificita' dei piani di

    studio la trattazione e' integrata da quesiti attinenti alle discipline dell'ultimo anno,

    eventualmente non incluse nella traccia assegnata.

  4. Negli istituti d'arte e' richiesta una produzione, a

    carattere scritto-grafico, intesa ad accertare le capacita' di argomentare e motivare il

    processo progettuale seguito nella seconda prova scritta, anche sotto il profilo storico,

    culturale, socio-economico, tecnologico e artistico. Il progetto assegnato e' integrato da

    quesiti inerenti le discipline dell'ultimo anno.

    Art. 3.

    Scelta delle tipologie e articolazione della prova

  5. La prova concerne una sola delle tipologie di cui

    all'articolo 2 ad eccezione delle tipologie di cui alle lettere b) e c), che possono

    essere utilizzate anche cumulativamente. La scelta della tipologia da parte delle

    commissioni deve tenere conto della specificita' dell'indirizzo di studi, delle

    impostazioni metodologiche seguite dai candidati, delle esperienze acquisite all'interno

    della progettazione dell'istituto e della pratica didattica adottata, quali risultano dal

    documento del consiglio di classe di cui all'articolo 5, comma 2, del citato decreto del

    Presidente della Repubblica...

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