La ricerca «concettuale» e quella «testuale» nella documentazione giuridica automatica: un antico problema

AutoreCostantino Ciampi
CaricaIstituto per la documentazione giuridica del CNR, Firenze.
Pagine35-45

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  1. L'occasione che ci vede qui riuniti intorno al Maestro ed amico, Vittorio Frosini, per festeggiarlo e, innanzi tutto, ringraziarlo per quanto ha dato, e continuerà a dare, nel settore disciplinare dell'informatica e diritto (dal primo suo volume su «Cibernetica, diritto e società» del 1968 alla recente raccolta di saggi intitolata «Contributi ad un diritto dell'informazione»), ha spinto tutti i relatori a tentare un bilancio delle proprie esperienze e riflessioni nel campo dell'informatica giuridica e/o del diritto dell'informatica.

    Anchio non mi sottrarrò a questo compito, tanto impegnativo, quanto - peraltro - gradito per il debito di riconoscenza maturato durante il lungo sodalizio che mi lega da oltre vent'anni all'Amico. Il mio primo legame ideale col professor Frosini risale, infatti, al periodo tra il 1968 e il 1969, quando l'interesse che suscitò in me la lettura di quel primo saggio di Frosini mi spinse (abbandonando gli studi romanistici appena intrapresi) a dedicarmi a ricerche nel settore dell'applicazione degli elaboratori elettronici al diritto.

    Qualche anno più tardi, poi, quando, sotto l'impulso e la guida di Piero Fiorelli, Alberto Predieri e Luigi Lombardi Vallami, progettai la fondazione della rivista «Informatica e diritto» fu per me naturale concordare col professor Frosini l'articolazione del nuovo progetto editoriale, chiedergli il suo assenso ed invitarlo, su incarico della Direzione dell'Istituto per la documentazione giuridica, ad assumere la presidenza del Consiglio scientifico del nuovo periodico.

    Da quel momento il legame ideale già esistente tra me, giovane allievo, ed il Maestro si tramutò in una feconda amicizia e in un reale e vivo rapporto di collaborazione che non si è mai interrotto e che con gli anni - come è stato già ricordato - si è andato estendendo ad altre attività e progetti dell'Istituto di Firenze, quali i periodici convegni internazionali suPage 36 «Logica, Informatica e Diritto» promossi da quest'organo di ricerca, sotto la direzione di Francesco Onida, prima, e di Antonio Anselmo Martino, dopo.

  2. Nei settori disciplinari testé citati, sono stato soprattutto attirato dai problemi linguistici e logici dell'informatica applicata alla documentazione giuridica e alla tecnica legislativa, non disdegnando di occuparmi, oltre che di problemi teorici e metodologici, anche dello sviluppo pratico in questo settore di progetti, servizi e prodotti informatici (banche dati, archivi documentati, schemi di classificazione, tbesauri, sistemi esperti, età).

    Ho inoltre dedicato una certa attenzione ai problemi dell'automazione amministrativa e all'analisi delle esigenze di innovazione legislativa connesse allo sviluppo dell'informatizzazione della Pubblica Amministrazione (centrale e locale) e della società civile.

    Ma indubbiamente le maggiori soddisfazioni da me raccolte sono quelle relative allo sviluppo di metodi e programmi per la costruzione automatica di thesauri. E sarà chiaro il perché se avrete la pazienza di ascoltarmi fino in fondo.

    Anche per questa scelta - devo dire - ho un debito di riconoscenza verso Vittorio Frosini, che seppe attirare il mio interesse scientifico nei confronti di queste tematiche con un suo primo saggio su «La ricerca elettronica della giurisprudenza in Italia e in Belgio» apparso nel 1970 sulla «Civiltà delle macchine», nel quale per la prima volta erano messi a confronto il sistema di ricerca della Corte di Cassazione italiana e quello del Credoc, il centro di documentazione giuridica creato in Belgio dalla federazione degli ordini professionali degli avvocati e dei notai.

    In particolare, nel saggio di Frosini - come qualcuno forse ricorderà -erano analizzate le differenze esistenti tra il thesaurus italiano e quello belga; e questo non poteva non attirare la mia attenzione, impegnato co-m'ero a quel tempo nella traduzione dal tedesco dell'opera di Maria Theresa Rolland su «Schema di un thesaurus quale ausilio funzionale per l'indicizzazione e il reperimento delle informazioni», opera elaborata per il Bundestag tedesco nel quadro del progetto «Sviluppo di un sistema di documentazione per i materiali parlamentari».

  3. Sin da queile prime letture ed esperienze dì studio mi andai convincendo della superiorità dei sistemi di documentazione automatica fondati sull'analisi semantica e la classificazione argomentale; di quei sistemi, cioè, basati suMndicizzazione dei documenti attuata tramite l'uso di linguaggi documentari, ovvero di linguaggi cosiddetti «controllati», indipen-

    Costantino Ciampi I La ricerca «concettuale» e quella «testuale» 37 dentemente dal fatto che tale indicizzazione si accompagnasse o meno all'altra tecnica di indicizzazione, detta «a testo libero», fondata sull'uso delle stesse parole del linguaggio naturale neFquale sono composti i documenti archiviati.

    Questa superiorità mi appariva massimamente evidente nel settore della documentazione legislativa a testo integrale, verso la quale si andavano orientando tutti i sistemi operativi sia in Italia che all'estero.

    Compresi, infatti, che ogni sistema di archiviazione dei dati legislativi, in cui si fosse rinunciato all'indicizzazione per parole-chiave (cioè per lessemi appartenenti al cosiddetto «linguaggio documentario», elaborato nella forma di uno schema di classificazione argomentale, ovvero d'un thesaurus di descrittori, o di una lista controllata di soggetti), sarebbe stato in grado d'informare il ricercatore solo sull'«occorrenza», cioè sulla presenza, della parola richiesta nel testo archiviato.

    È superfluo notare che, mentre questo risultato può soddisfare il filologo, il lessicografo-giurista, o il legislatore attento all'uso delle parole - e dunque interessato a conoscere tutti i contesti in cui è stata usata una determinata forma verbale ch'egli si accinge a riusare o a ridefinire -, esso non può soddisfare l'operatore pratico del diritto, che ha interesse a reperire tutti i documenti relativi ad un determinato problema o concetto giuridico, indipendentemente dall'espressione testuale usata dall'autore del documento.

    È chiara la contrapposizione tra i due sistemi di indicizzazione.

    Se usiamo il linguaggio...

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