Chi può leggere la Costituzione? Analisi legimatica della proposta di modifica della II Parte della Costituzione Italiana. Primi risultati

AutorePieteo Mercatali
Pagine51-59

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    Oneste brevi note sono il resoconto di una rapida (per non dire affrettata) analisi, condotta tra il dicembre 1997 e il gennaio 1998, sulla proposta di modifica della seconda pane della Costituzione fotmulata dalla Commissione bicamerale. Per una loro puntuale pubblicazione ho utilizzato Internet (http:Ilwwwidg.fixnr.it) per eludere i tempi necessari alla stampa su carta. Mi è, infatti, sembrato opportuno mettere a disposizione questi risultati, pur parziali, dal 26 gennaio 1998 perché, se una qualche indicazione potevano fornirla, era auspicabile che la fornissero, dal momento in cui la Camera ha iniziato l'esame del testo» À disianza di qualche mese, grazie alla rivista Informatica e diritto, ripropongo queste; note su supporto cartaceo. Esse ormai sono né attuali né utili, in alcun modo, al dibattito parlamentare sulla Costituzione; questo, infatti, non solo è già iniziato, ma è sfato anche sospeso e rinviato a data da destinarsi. Spero però che contengano alcune indicazioni metodologiche per condurre analisi linguistiche e tecnico-legislative su testi nonnativi con semplici strumenti informatici a disposizione di tutti e che non richiedono competenze specialistiche né di linguistica, né d'informatica. Mi auguro che la loro lettura su supporto cartaceo stimoli maggionnemie riflessioni critiche per affinare la metodologia impiegata ed estenderne l'ambito d'applicazione.

@Introduzione

La 1 sentenza del 24 marzo 1988 della Corte costituzionale ha riconosciuto che se la legge risulta incomprensibile, per oscurità o per oscuro rapporto con altrePage 52 leggi, i cittadini non sono tenuti a conoscerla e quindi a rispettarla2.

La Costituzione italiana sta per essere modificata. 11 cambiamento riguarda anche le parole (anzi prima-di tutto le parole) e inciderà sulla comprensibilità di questa legge destinata, più di tutte le altre, a farsi capire da tutti.

La migliore tradizione di fondatori e rifondatoli di repubbliche e monar-chie costituzionali, vuole che la norma suprema sia "breve e oscura"3, ma è anche vero che la carta della nostra "Seconda Repubblica" sarà sottoposta a referendum di popolo che, se l'approva, dovrà conoscerla e rispettarla.

La neova Costituzione sarà una legge la cui ignoranza sarà "scusabile per incomprensibilità" o aiuterà a salvare quanto rimane del principio che l'ignoranza della legge noe è scusabile?

Difficile dire con argomenti scientifici e oggettivi.

Addentrarsi in un'analisi linguistica è sempre avventurarsi su di un terreno soggetto a tutte le soggettività.

Si può solo cercare di fornire alcuni elementi di valutazione.

Ho iniziato a farlo con strumenti che dovrebbero essere tra i più oggettiviPage 53 attualmente disponibili: quelli dell'informatica4e della statistica. Consapevole che non è detto che cosi sia, presento i primi, parziali risultati.

- Ho confrontato il testo dell'attuale Costituzione italiana (d'ora in poi Testoattuale) con quello proposto (da qui in avaeti Testoproposto) dalla Commissione bicamerale incaricata, appunto, della sua revisione. Per precisione ho utilizzato il testo entrato in vigore il 1° gennaio del 1948, senza considerare le modifiche succedutesi in questi cinquaet' anni, e il testo proposto dalla Bicamerale cosi come pubblicato, per via telematica, a cura degli uffici del Parlamento5.

Con l'aiuto di alcuni semplici strumenti informatici6, per analisi quantitative,Page 54 elaborazioni statistiche e per il confronto tra più testi ho provato a fornire elementi di valutazione circa:

- la rispondenza della struttura dell'articolato sia di Testoattuale, sia di Testoproposto alle regole di scrittura7dei testi legislativi;

- la lunghezza e la leggibilità dei due testi;

- le diversità quantitative e qualitative nella composizione del lessico dei due testi.

@Struttura dell'articolato e tecnica legislativa

Il nuovo testo ha conservato lo stesso numero di articoli (85, i commi passano però da 218 a 3058), ma ha modificato la struttura sistematica9.

Le partizioni in Titoli da sei diventano otto. Riporto qui di seguito l'elenco dei Titoli del Testoattuale e del Testoproposto che, grosso modo, corrispondono all'indice sistematico dei due documenti.

Factotum. La linguistica computazionale mette a disposizione strumenti senz'altro più sofisticati, in grado di Svolgere analisi più puntuali e approfondite anche per l'italiano. Purtroppo il loro uso per l'analisi di testi legisiativi non è ancora sufficientemente diffuso.Page 55

Testoattuale: -

Titolo I (II Parlamento);

Titolo II (II Presidente della Repubblica);

Titolo III (Il Governo);

Titolo IV (La Magistratura);

Titolo V (Le Regioni, le Province, i Comuni);

Titolo VI (Garanzie costituzionali).

Testoproposto

Titolo I (Comune, Provincia, Regione, Stato);

Titolo II (Il Presidente della Repubblica);

Titolo III (Il Governo);

Titolo IV (Il Parlamento);

Titolo V (Pubbliche amministrazioni, autorità di garanzia e organi ausiliari) (Le Sezioni II e III dell'attuale Titolo III sono rubricate rispettivamente: La pubblica amministrazione e Gli organi ausiliari)

Titolo VI (Partecipazione dell'Italia all'Unione europea);

Titolo VII (La giustizia);

Titolo Vili (Garanzie costituzionali).

La diversità dell'ordinamento formale delle partizioni riflette la diversa organizzazione istituzionale che la proposta di riforma intende dare alla Repubblica. II nuovo ordine ha, probabilmente10, rilevanza sul piano dei contenuti ed è ineccepibile per quanto riguarda la tecnica legislativa.

Casomai non si è approfittato degli interventi sulla struttura per introdurre la partizione in Capi al posto o in aggiunta di quella in Titoli11, né perPage 56 adottare la numerazione dei commi12come richiedono le attuali regole di tecnica legislativa.

Si comprende che tali modifiche avrebbcro introdotto elementi di disomogeneità con la Parte Prima del testo vigcnte (non toccata dalla riforma in gestazione) che si ripartisce solo in Titoli e Sezioni e non in Titoli, Capi e Se- zioni e non fa uso della numerazione in commi, adottata, per le leggi ordinarie, a partire dal 1986.

Il nuovo testo applica però due regole di scrittura tecnico-legislativa, anch'esse introdotte successivamente alla redazione dell' attuale Costituzione: contrassegna le partizioni interne ai commi con lettere e cita i commi con numeri che non ci sono.

Gli articoli 58, 60, 62, 66, 89, 90, 134 contengono elencazioni contrassegnate con lettere...

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