Cat-Fish, Romance Fraud e Sextortion: le nuove frontiere dell'adescamento nei social media

AutoreAlessia Schiavon
CaricaL'A. è dottoranda di ricerca presso la Scuola di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Padova, specializzata in Criminologia e nuove tecnologie
Pagine177-200
Cat-Fish,Romance Fraud e Sextortion:
le nuove frontiere dell’adescamento nei social media
ALES SIA SC HIAVON
SOMM ARI O:1. Introduzione – 2. Le relazioni affettive nell’era dell’informazione:
l’amore ai tempi dei social media – 3. Cat-f‌ish: la manipolazione dell’identità nel cor-
teggiamento on line – 4. Romantic scam, le truffe sentimentali on line – 5. Sextortion:
il preoccupante fenomeno dell’estorsione sessuale on line – 6. Conclusioni
1. INT RODU ZIO NE
Con l’avvento del web 2.0 si è realizzata una vera e propria rivoluzione
sociale. L’ampliamento dell’orizzonte tecnologico, dovuto all’espansione
dell’offerta dei nuovi canali di comunicazione e al sempre maggiore utilizzo
dei dispositivi mobili, ha permesso una diffusione senza precedenti della rete
Internet. Si è passati rapidamente da un web statico e unidirezionale ad un
contesto on line che vede protagonista l’utente generatore di contenuti1.
A costituire la chiave di volta di tale processodi trasformazione sono senza
dubbio i social media
2
, piattaforme che permettono di condividere i dettagli
delle proprie vite sia professionali sia personali, attraverso messaggi, video e
L’A. è dottorandadi r icercapresso la Scuola di Giurispr udenza dell’Università degli Studi
di Padova, specializzata in Criminologia e nuovetecnologie.
1
Tim O’Reilly,utilizzando per la prima volta il termine “web 2.0” nel 2005, lo ha def‌inito
come una «rete intesa come una piattaforma con tutti i dispositivi collegati; le applicazio-
ni web 2.0 sono quelle che permettono di ottenere la maggior parte dei vantaggi intrinseci
della piattaforma, fornendo il software come un servizio in continuo aggiornamento e che
migliora con l’utilizzo delle persone, sfruttando e mescolando i dati da sorgenti multiple, tra
cui gli utenti, i quali forniscono i propri contenuti e servizi in un modo da permetterne il
riutilizzo da parte di altri utenti, e creando una serie di effetti attraverso una “architettura della
partecipazione” che va oltre la metafora delle pagine del web 1.0 per produrrecosì user expe-
rience più signif‌icative». T. O’REIL LY,Web 2.0: Compact Def‌inition, http://radar.oreilly.com
/2005/10/web-20-compact-def‌inition.html, 2005.
2
La def‌inizione di social network appare essere fortemente problematica. A fronte delle
differenti descrizioni elaborate, rimane centrale la def‌inizione fornita da Boyd ed Ellison,
secondo cui i siti di «social network sono servizi web che permettono agli individui di: 1)
costruire un prof‌ilo pubblico o semipubblico dentro un sistema limitato; 2) sviluppare una lista
di utenti con cui condividere contenuti; 3) visualizzare la propria lista di contatti e quelle che
altri hanno creato all’interno del sistema». D.M. BOYD , N.B. ELLIS ON,Social Network Sites:
Def‌inition, History, and Scholarship, in “Journal of Computer-mediated Communication”,
2007, n. 13, pp. 210-230.
Edizioni Scientif‌iche Italiane ISSN 0390-0975 ISBN 978-88-495-3707-9
178 Informatica e diritto /Social media e diritti. Diritto e social media
immagini. Aprendo a nuove forme di interazione, hanno rimosso le barriere
comunicative e creato canali di relazione decentralizzati. Le persone ora
vivono gran parte della loro vita on line, interagendo tra loro in ogni tempo e
in ogni luogo di quella che è stata def‌inita una “piazza virtuale”3.
La loro rapida diffusione li ha resi poi strumento indispensabile nella vita
dell’Homo interneticus
4
. Scandiscono, ormai, la quotidianità di giovani e
meno giovani
5
, riuniti in comunità virtuali che si identif‌icano in una rete
interattiva organizzata attorno a interessi o f‌ini condivisi
6
. Sono sorte così
nuove forme di aggregazione e nuovi sentimenti identitari.
I servizi come Facebook, Twitter, LinkedIn, difatti, si conf‌igurano quali
spazi virtuali, che non solo creano reti sociali rilevanti tra coloro che vi sono
iscritti, ma al contempo determinano anche il modo in cui gli individui si
muovono e agiscono al proprio interno
7
. L’utente vive così esperienze nuove,
3
Recentemente, proprio la Suprema Corte di cassazione, pronunciandosi in materia di
molestie on line, ha precisato «che la piattaforma sociale Facebook (disponibile in oltre 70
lingue, che già ad agosto del 2008 contava i suoi primi cento milioni di utenti attivi, classif‌icata
come primo servizio di rete sociale) rappresenti una sorta di agorà virtuale. Una piazza
immateriale che consente un numero indeterminato di accessi e di visioni, resa possibile da
una evoluzione scientif‌ica, che certo il legislatore non era arrivato ad immaginare. Ma che
la lettera della legge non impedisce di escludere dalla nozione di luogo e che, a fronte della
rivoluzione portata alle forme di aggregazione e alle tradizionali nozioni di comunità sociale,
la sua ratio impone anzi di considerare». Cass., sez. I pen., 11 luglio 2014, n. 37596, con nota
di M.C. UBIA LI,Molestie via Facebook: tra divieto di analogia ed esigenze di adeguamento alle
nuove tecnologie, in “penalecontemporaneo.it”, 5 marzo 2015.
4
Il termine Homo interneticus, coniato da Aleks Krotoski, giornalista americana, autrice di
Virtual Revolution, una serie di documentari trasmessi dalla britannica BBC e per la prima vol-
ta incentrati sulle sf‌ide poste dal World Wide Web, è divenutosinonimo di una nuova fase della
specie umana, proprio per indicare l’evoluzione verso nuoveabilità comunicative. L. SIEGEL ,
Homo interneticus. Restare umani nell’era dell’ossessione digitale, Prato, Piano B Edizioni, 2011.
5
Secondo l’Istat, nel corso del 2016, il 63,2% delle persone di età superiore ai 6 anni si
connette alla rete, di cui circa il 45% quotidianamente, e prevalentemente per l’utilizzo di
social network. Sebbene i giovani rappresentino il campione di utenti più attivi (oltre il 90%),
la crescita è signif‌icativa anche tra gli adulti (circa il 50%). ISTAT,Indagine Cittadini, Imprese e
ICT, https://www.istat.it/it/archivio/194611, 2016.
6
In particolare, già nella procedura con cui si diviene membri dei social media se ne coglie
la valenza identitaria, in quanto è necessario fornire una serie di informazioni personali, tra
cui i propri interessi e le proprie passioni. Il tutto si traduce in tracce identitarie della presenza
digitale che, per quanto frammentate, formano poi una rappresentazione che si rif‌lette in
uno spazio pubblico condiviso. M. CAVALL O, F. SPADONI ,I social network. Come Internet
cambia la comunicazione, Milano, Franco Angeli, 2010, p. 35.
7
Le relazioni sociali e le comunità virtuali vengono intese in termini di rete sociale ossia
come un insieme di attori sociali e di relazioni def‌inite tra tali attori, che in quanto tali
ISSN 0390-0975 ISBN 978-88-495-3707-9 Edizioni Scientif‌iche Italiane

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