Brevi considerazioni in tema di sistemi di ritenuta

• Autore: Vito Amendolagine
• Pagine: 19-20

Page 19

L'ordinanza del Giudice di pace di Viterbo in rassegna, ha correttamente sollevato un problema di legittimità costituzionale, concernente il disposto dell'articolo 172 del D.L.vo 285/92 in relazione agli artt. 2, 3 e 13 della Carta costituzionale.

In particolare, come si rileva - prima facie - dal testo del provvedimento esaminato, dalla motivazione in diritto emerge che le censure sollevate dal Giudicante sono dirette nei confronti della sola disposizione contenuta nell'art. 172Page 20 del D.L.vo 285/1992 (operante nel nostro Ordinamento, già da parecchi anni), come si evince dai passi fondamentali della predetta Ordinanza, nella quale si legge testualmente: «... ritenuto che l'uso o meno dei sistemi di ritenuta al veicolo debba far parte, alla luce dei principi costituzionali delle democrazie, della discrezionalità personale...»; «... per il principio di ragionevolezza che deve informare le leggi, principio generale e primordiale, ancor più evidentemente leso là dove...».

Appare quindi inequivocabile dalle espressioni adoperate, l'esatto e pacifico senso compiuto dal giudicante con riferimento al percorso logico-razionale seguito dal medesimo, ove si consideri il complessivo senso racchiuso nella motivazione.

Infatti, l'ulteriore passo: «... con la novità della "patente a punti", il mancato uso delle cinture è colpito dalla perdita addirittura di 5 punti, con la sanzione ulteriore, giusta il decreto legge 151/03, ora confermato dalla legge di conversione 214/2003, della sospensione della patente per quindici giorni in caso di reiterazione, di più dunque del passaggio col semaforo rosso o del sorpasso in curva» è chiaramente diretto solo a constatare un mero inasprimento delle sanzioni - già esistenti, ed operative nel nostro Ordinamento alla data della riscontrata violazione - per una presunta inosservanza dell'art. 172 del D.L.vo 285/1992.

Tale ultima constatazione, appare chiaramente espressa in contesto volto a «rafforzare» ulteriormente l'aperto argomento di discussione, rispetto alla già evidente violazione dei principi costituzionali innanzi richiamati, riferiti non al D.L. 151/2003 conv. nella L. 214/2003 ma bensì allo stesso art. 172 del D.L.vo 285/1992.

A mio parere, è questo il vero senso della motivazione, essendo peraltro ampiamente confermato proprio dal tenore riscontrabile nell'ordine di rimessione degli atti alla Corte costituzionale, per contrasto dell'art. 172 del D.L.vo 285/92...», in ordine al quale si è...