Diritto d'autore, social network e user generated content: nuove pratiche e nuova percezione

AutoreSimone Aliprandi
CaricaAvvocato che si occupa di consulenza, ricerca e formazione nel campo del diritto d'autore e più in generale del diritto dell'ICT
Pagine183-189
Diritto d’autore, ocial
network e user
generated
content:
nuove pratiche e nuova percezione
SIMONE ALIPRANDI*
SOMMARIO:1. Introduzione – 2. Un problema di effettività e consapevolezza – 3. Le pro-
blematiche in fatto di diritto d’autore: in generale – 4. Le problematiche in fatto di diritto
d’autore: social network e messa a disposizione del pubblico – 5. Nuove pratiche e nuova
percezione
1. INTRODUZIONE
In occasione del convegno di Camerino su “Istruzione, Ricerca ed
Open Access” (maggio 2010) ho scelto di tenere un intervento atipico per
un evento organizzato in ambito universitario: un intervento non tanto
mirato all’approfondimento scientifico quanto mirato a destare le
coscienze della platea, a “mettere la pulce nell’orecchio” in merito al rap-
porto che oggi intercorre fra il diritto d’autore e le nuove modalità di frui-
zione dei contenuti creativi tipiche del mondo digitale.
Tale mia scelta è stata dettata anche dal fatto che si trattava di una pla-
tea formata per lo più da nativi digitali (ragazzi delle scuole superiori e dei
primissimi anni di università): cioè quella nuova generazione emergente
che – per dirla in modo forse semplicistico – è nata con il digitale nel
DNA e che quindi fin dall’inizio è stata abituata a fruire di contenuti crea-
tivi principalmente in modalità digitale e attraverso Internet1.
Durante il mio intervento ho volutamente tralasciato le canoniche pre-
messe di inquadramento teorico, terminologico e metodologico, cercan-
do di portare la platea in medias res e di suscitare fin da subito interrogati-
*L’Autore è un avvocato che si occupa di consulenza, ricerca e formazione nel campo
del diritto d’autore e più in generale del diritto dell’ICT. È responsabile del Progetto
Copyleft-Italia.it e collabora con alcune cattedre universitarie; partecipa costantemente a con-
vegni ed eventi divulgativi e ha pubblicato alcuni libri rilasciando tutte le sue opere con licen-
ze di tipo copyleft. Licenza: Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 2.5
Italia http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.5/it/legalcode.
1 Il concetto di “nativo digitale” (in contrapposizione con quello di “immigrante digitale”) è
stato per la prima volta introdotto da M. Prensky nel suo Digital Natives, Digital Immigrants pubbli-
cato nel 2001, ed è oggi entrato nel gergo comune degli studiosi della società dell’informazione.

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