L'aplicazione delle tecniche dell'informatica ai Catasti del Lombardo-Veneto

AutoreEnrica Ormanni
CaricaDirettore del Centro di fotoriproduzione e restauro degli archivi di Stato
Pagine69-82

    Il trattamento automatico di questo fondo archivistico è compreso nei programmi dell'Amministrazione degli Archivi di Stato ed è in corso nei confronti del materiale conservato presso l'Archivio di Stato di Milano. Sul trattamento l'A. ha riferito, a titolo preliminare, in «Bollettino d'informazioni del Centro di Elaborazione Automatica di Dati e Documenti Storico-Artistici», II, 1981; Scuola Normale Superiore, Pisa.


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L'interesse dei ricercatori ad una più piena utilizzazione dei fondi catastali induce ad un'attenta valutazione chi come l'archivista, non deve limitarsi alla individuazione di quegli elementi che una volta elaborati possano essere interpretati ai fini di specifiche ricerche ma, al contrarioj dovrebbe offrire ai potenziali utenti la possibilità di esperire sulle fonti documentarie tutte le indagini che le stesse possono consentire.

Non è possibile tener fede ad una simile linea di tendenza partendo dalla ipotesi di individuare tutte le informazioni ricavabili da un determinato complesso documentario. L'informazione si realizza» infatti, nel rapporto diretto tra il ricercatore e la fonte documentaria ed è il risultato di un processo interpretativo assolutamente soggettivo. Analogamente, quando si tratti di banche di dati, l'informazione rictvabile dipende dal tipo di confronti tra i dati che l'utente decide di operare e dal modo in cui egli ne interpreta i risultati.

Peraltro, le tecniche di analisi proprie dell'archivista consentono, nel rispetto dell'obiettività, di stabilire livelli di trattamento automatico adeguati alle possibilità di utilizzazione di ciascuna serie archivistica, mediante la valutazone dei dati rilevabili e dei rapporti che tra questi possono essere stabiliti, Questa valutazione non si Imita ai dati di tipo «seriale» - dei quali peraltro vengono esaminate le possibili «qualificazioni» mediante datiPage 70 di corredo -, ma si spinge alla considerazione di tutti quegli elementi che, sia nella consultazione della banca di dati sia nella creazione di strumenti esterni al sistema (indici di vario tipo, liste, vocabolari, thesauri normativi), possono permettere ricerche basate non soltanto sul metodo quantitativo.

In effetti, è proprio dell'applicazione dei mezzi automatici - ai contrario di quanto comunemente si potrebbe ritenere - il favorire. l'utilizzazione di dati non seriali1; la possibilità di pervenire con relativa facilità, almeno rispetto alla lentezza dei sistemi manuali, a livelli di rilevazione piuttosto ampi e la rapidità con cui possono essere prodotti strumenti intermedi e definitivi di ordinamento, confronto e verifica dei dati acquisiti, consente livelli quantitativi di tali dimensioni da produrre risultati di natura squisitamente qualitativa nell'utilizzazione del materiale archivistico.

Da questo punto di vista, la formazione della banca dei dati del Catasto del Lombardo-Veneto il cui materiale tra l'altro si presenta apparentemente ricco di dati omogenei, occupa un posto di rilievo.

Il catasto prescelto per il trattamento automatico è quello ottocentesco, cui fu dato il via dopo la Restaurazione, Nel 1817 venne nominata dal governo austriaco la Imperiai Regia Giunta per il Censimento per l'organizzazione delle operazioni censuarie; nel 1825 la Giunta procedette alla nomina delle delegazioni censuarie. Le operazioni vennero condotte a livello di comunità censuarie in successive campagne - alcune condotte anche in periodo post-unitario» a seconda delle province e dei mandamenti in cui i comuni erano amministrativamente compresi, a cominciare da quelli non ancora censiti all'epoca della formazione del «Catasto Teresiano», Vennero assunti come base di partenza i sommarioni di età napoleonica, ma l'accertamento e il rilevamento dei dati venne compiuto direttamente sul territorio,

Le unità archivistiche riguardanti il catasto ottocentesco - che ha una propria serie di mappe diverse da quelle teresiane - sono composte da una parte generale relativa all'organizzazione delle operazioni e ale procedure da seguire (contenente norme, disposizioni, circolari e decreti) e da una parte che comprende la documentazione sulle operazioni concorrenti alla formazione dei catasti dele singole comunità. Questa è la parte più omogenea del fondo, costituita per ciascun comune da una o più unità archivistiche, formate dai senguenti documenti:

quinternetto per la calcolazione .definitiva dele figure di mappa

;

prospetto di qualificazione e classificazione dei terreni

;

atto della visita preliminare

;

denunzie di miglioramento dei terreni e dei fabbricati

, con relativi protocolli;

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annotatorio per la stima e la descrizione dei fabbricati

;

tavola per la descrizione e stima dei fabbricati

;

tavola di dassamento dei terreni

;

fascicolo di identificazione dei fabbricati urbani

;

quaderno per l'enumerazione dei gelsi

;

tabella dei numeri di mappa variati con la nota dei disponibili

;

indice alfabetico dei possessori all'atto del dassameeto

;

elenco delle strade pubbliche

;

epilogo . di dassamento

;

dassamento di confronto dei terreni coi comuni conterminanti

;

minute di stima dei terreni con analisi e relazione peritale

;

estratti catastali

;

catasto di pubblicazione dei terreni e dei fabbricati

, con appendici riportanti le correzioni effettuate a seguito di reclami, rettifiche d'ufficio e passaggio di particele al catasto urbano;

epilogo dei numeri di mappa per qualità e classe con la superficie e rendita

;

reclami dei possessori all'atto della pubblicazione

.

Non sempre tutti questi documenti sono presenti nell'unità archivistica.

Il catasto di pubblicazione risulta la fonte primaria di informazione in quanto esso riporta anche le correzioni definitive; i dati in esso contenuti si riferiscono alla situazione dei beni nell'anno 1828, che viene accertata, dopo aver effettuato la visita sul posto, mediante verifica delle variazioni occorse da quella data quali risultano .anche dalle denunzie di miglioramento presentate.

Sul catasto di pubblicazione i dati, che hanno per esponente il numero di mappa della particella, sono nell'ordine: numero originario e numero verificato della «ditta» intestataria; coltura o destinazione d'uso del bene, a seconda che si tratti di terreni o di fabbricati; classe cui il bene è attribuito ed eventuale lettera consorziale «per oggetti d'acque»; numero dei gelsi e degli olivi; superficie, espressa in pertiche metriche; rendita censuaria in lire austriacbe (non sempre presente per i terreni).

Il trattamento automatico considera il catasto di pubblicazione come punto di riferimento primario. Trattandosi di un catasto particellate, l'unità informativa prescelta è la singola particella. I dati presenti sui registri catastali vengono integralmente rilevati. Peraltro si è esaminata l'opportunità di fornire ulteriori informazioni di corredo.

Anzitutto è stato ritenuto .essenziale completare i dati relativi alla «ditta» intestttaria con le informazioni ricavabili dagli estratti catastai, cui è possibile risalire mediante il numero verificato della « ditta », presente sul catasto, Se è vero infatti, che sono ottenibili ordinamenti per «ditta» delle particelle, adottando come esponenti i numeri verificati, va però considerato che le indagini esperibili con questo strumento non potrebbero spingersi oltre iPage 72 confini di ciascuna comunità, poiché per ogni comune i numeri originati e verificati delle medesime ditte variano. Consentendo invece la formazione di strumenti di reperimento aventi per esponente i nominativi o le denominazioni delle «ditte» intestatane, le indagini possono essere estese a tutto il territorio.

Dall'esame delle «tavole per la descrizione e stima dei fabbricati» e delle «tavole di classamento dei terreni» è risultata la possibilità di rilevare la denominazione della località in cui è ubicata la singola particella catastale. Questo dato, oltre a permettere interessanti indagini toponomastiche, può essere utilizzato per diversi altri tipi di ricerche. Ad esempio potrebbe essere di ausilio per una ricerca sulla distribuzione della proprietà. In effetti non sempre le località coincidono con le circoscrizioni amministrative cosicché il toponimo può consentire in certi casi la ricostruzione di un appezzamento. che si estende sul territorio di più comunità limitrofe. Con questi medesimi obiettivi si è aggiunto un ulteriore elemento di ausilio alla ricerca, ricavando dai «classamento di confronto dei terreni coi comuni conterminanti» l'indicazione del comune cui la singola particella di confine risulti adiacente. Il classamento di confronto è un documento elaborato allo scopo di stabilire per le particelle di confine una rendita censuaria intermedia, valutata sulla base delle diverse qualità e classi di terreni stimate...

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