AA.VV., In memoriam

AutorePiero Fiorelli
Pagine145-161
In memoriam
In memoria di Jon Bing (1944-2014)
Caro Jon, ricordi...?
Ci incontrammo per la prima volta a Strasburgo, nel 1972-73, durante
una delle periodiche riunioni del “Committee of Experts on the Harmonisa-
tion of the Means of Programming Legal Data into Computers”, istituito dal
Consiglio d’Europa sin dal 1969 per favorire lo scambio di idee ed esperien-
ze nell’ambito dell’applicazione delle nuove tecnologie dell’informazione al
mondo del diritto e dell’amministrazione della Giustizia1.
In quel consesso tu rappresentavi il Norwegian Research Center for Com-
puters and Law (NRCCL), appena costituito presso la Facoltà di Giurispru-
denza dell’Università di Oslo sotto la direzione del prof. Knut S. Selmer, ed
io l’Istituto per la documentazione giuridica del Consiglio Nazionale delle
Ricerche (IDG-CNR), costituito a Firenze sin dal maggio 1968 per impulso
dei professori Riccardo Orestano e Piero Fiorelli, cui fu aff‌idato il compito
di dirigere l’Istituto nel primo quadriennio di attività2.
Fui colpito subito dalla tua corporeità (la spiccata f‌isionomia di antico
guerriero vichingo, sottolineata dalla f‌luente capigliatura e da barba e baf-
f‌i alla re Odino), che rivelava ancor prima che ti presentassi la tua origine
1Il Comitato del Consiglio d’Europais tituitonel settembre 1969, cambiò denominazione,
nell’ottobre 1974, in “Committee on Legal Data Processing in Europe” e i suoi lavori accom-
pagnarono lo sviluppo dei primi sistemi di ricerca automatica delle informazioni giuridiche
progettati in Europa.
2Il Centro universitario norvegese iniziò la sua attività pubblica organizzando il 16 marzo
1970 un seminario su “Electronic Data Processing in the Legal Sciences”. L’attività del NRCCL
si sviluppò in maniera signif‌icativa dal 1972 con l’incardinamento nel Centro, come profes-
sore associato, di Jon Bing e coi primi f‌inanziamenti assicurati dal Research Council for Scien-
ce and the Humanities (NAVF) e dal Research Council for Technology and Industrial Research
(NTNF). L’Istitutoitaliano fu formalmente costituito con decreto del Presidente del CNR in
data 16 maggio 1968, quindi circa due anni prima del NRCCL norvegese, ma iniziò concre-
tamente a occuparsi di informatica e diritto dal 1969 con la costituzione della “Sezione di do-
cumentazione automatica” dell’Istituto stesso, aff‌idata alla direzione di Costantino Ciampi,
e con i primi seminari pubblici sull’argomento promossi dalla Sezione appena costituita per
impulso del presidente del Consiglio scientif‌ico dell’IDG-CNR, prof. Alberto Predieri. Nel
2001, in attuazione del riordino del Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Istituto continua
ad operare con la nuova denominazione di “Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione
Giuridica” (ITTIG).
146 Informatica e diritto /Note e discussioni
norvegese. Ma ancor più fui colpito dal tuo spirito, dalla tua indole mite in
contrasto col tuo aspetto sanguigno, la tua affabilità, la tua vasta cultura e
curiosità intellettuale che ti aveva già portato a conoscere nei primi anni Set-
tanta, attraverso l’attenta lettura degli scritti e i frequenti personali contatti
epistolari, i principali cultori europei della nostra nascente disciplina nel Re-
gno Unito, in Belgio, Italia, Francia, Germania, Austria, Olanda, Spagna e,
fuori d’Europa, nel Nord-America e in Australia.
A quel tempo ignoravo che tu oltre a percorrere la carriera dello scien-
ziato, esperto in tecnologie dell’informazione e diritto, eri anche impegnato,
come scrittore di successo e autore televisivo, nella letteratura di fantascien-
za relativa alle esplorazioni spaziali e al progresso tecnologico che le rendeva
possibili. Scrivevi, infatti, apprezzati romanzi e racconti per adulti e ragazzi
nella tua lingua madre o direttamente in inglese che sono stati poi tradotti in
molte altre lingue, tra cui l’italiano, e che ti hanno procurato una meritata
notorietà e ambìti premi letterari.
Da quel fortunato primo incontro nacque tra noi (quasi coetanei, tu eri
di poco maggiore di me), e di conseguenza tra le nostre rispettive istituzioni,
un’amicizia e una stima reciproca, mai venutemeno, e si sono rinnovatee raf-
forzate nel tempo concrete e fruttuose occasioni di collaborazione, durante
l’arco di oltre quaranta anni.
Nei successivi incontri, in occasioni di convegni, conferenze, seminari in-
ternazionali che entrambi frequentavamo (ricordo la sede di alcuni di questi
eventi: Strasburgo, Oslo, Swansea, Bonn, Bruxelles, Chicago, Birmingham,
Bologna, Parigi, Roma ecc.), imparammo a conoscerci meglio sul piano per-
sonale e a scoprire che avevamoin comune altre “passioni” oltre quelle profes-
sionali per l’informatica giuridica e il diritto dell’informatica, in particolare
la musica classica e la storia delle esplorazioni polari. Ricordo il tuo sorriso di
compiacimento quando una sera, a cena, ti raccontai che stavo affrontando,
da dilettante violinista quale ero, lo studio della Sonata per violino no. 2 in Sol
maggiore di Edvard Grieg, il grande compositore e pianista norvegese del pe-
riodo tardo romantico. E tu certamente cogliesti la profonda mia emozione
quando scoprii che tu avevi ben presente l’amicizia che legava l’esploratore
polare norvegese Roald Amundsen e il generale dell’aviazione italiana Um-
berto Nobile, costruttore e pilota del dirigibile Norge col quale i due esplo-
ratori compirono nel 1926 l’impresa della prima trasvolata del Polo Nord; e
che conoscevi quanto me, o meglio di me, le vicende che accompagnarono
la seconda sfortunata trasvolata del Polo Nord del 1928 compiuta dall’esplo-
ratore italiano col dirigibile Italia, in cui Amundsen, venuto generosamente

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