Ordinanza emessa il 28 novembre 2006 dal tribunale di Alessandria sul ricorso proposto da Spahiu Arta contro il Ministero dell'interno Straniero - Permesso di soggiorno a cittadino extra comunitario in conseguenza di matrimonio con cittadino italiano - Revoca in caso di accertamento di assenza di effettiva convivenza - Ingiustificata diversa dis...

IL TRIBUNALE

Letto il ricorso depositato in cancelleria il giorno 19 febbraio 2005 da Spahiu Arta, meglio generalizzata in atti, rappresentata e difesa giusta procura speciale a margine del ricorso dagli avv. Gabriele Leccisi e Maria Del Canto Merida del Foro di Milano, presso lo studio dei quali risulta domiciliata ai fini del presente procedimento in via Pistrucci n. 6;

Visto il provvedimento del presidente del tribunale a mezzo il quale questo giudicante veniva delegato a conoscere del presente procedimento;

A scioglimento della riserva di cui all'udienza del giorno 19 aprile 2005;

In merito al procedimento di opposizione intentato nei confronti del convenuto Ministero dell'interno in persona del Ministro pro tempore avverso il decreto di revoca a firma del Questore della provincia di Alessandria cat. A./12/04/Str. emesso in data 10 maggio 2004 e notificato all'odierno ricorrente in data 29 maggio 2004;

Ritenuto in fatto

Il ricorrente, di cittadinanza albanese, gia' in possesso di permesso di soggiorno per motivi di famiglia rilasciato in data 21 maggio 2003 dalla Questura di Alessandria con scadenza di validita' in data 26 febbraio 2002, avendo l'autorita' amministrativa rilevato una mancata convivenza con il coniuge di cittadinanza italiana a seguito di intervenuto matrimonio, si vedeva revocare il permesso di soggiorno di cui in premessa dal provvedimento a firma del Questore della provincia di Alessandria cat. A./12/04/Str. emesso in data 10 maggio 2004 e notificato all'odierno ricorrente in data 29 maggio 2004.

Ritenuto in diritto

Lamenta il ricorrente come nella fattispecie, l'applicazione dell'art. 30, comma 1-bis del d.lgs. n. 286/1998 cosi' come aggiunto dalla legge n. 189/2002 venga a confliggere apertamente con i diritti riconosciuti dal disposto di cui al d.P.R. 30 dicembre 1965, n. 1656, violando in tal modo l'art. 3 del dettato costituzionale.

La doglianza deve essere ritenuta legittima e non manifestamente infondata per i seguenti motivi.

L'art. 30, n. 1-bis d.lgs. n. 286/1998 ed il comma 2 dell'art. 28 del medesimo decreto finiscono effettivamente con il disciplinare identiche situazioni ma richiedono, nel contempo, requisiti affatto differenti nonche' diametralmente confliggenti fra di loro allorche', a mente dell'art. 28, la concessione del permesso di soggiorno, qualora si tratti di coniuge di cittadino degli stati membri della Comunita' europea, quale che sia la sua cittadinanza, viene ammessa sui presupposti di...

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