Sentenza nº 1452 da Council of State (Italy), 11 Marzo 2010
Data di Resoluzione | 11 Marzo 2010 |
Emittente | Council of State (Italy) |
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)
ha pronunciato la presente
DECISIONE
Gaetano Trotta, Presidente
Antonino Anastasi, Consigliere
Anna Leoni, Consigliere
Sergio De Felice, Consigliere
Vito Carella, Consigliere, Estensore
per la riforma
della sentenza del T.A.R. PUGLIA - BARI: SEZIONE III n. 01413/2009, resa tra le parti, concernente PERMESSO DI COSTRUIRE.
Sul ricorso numero di registro generale 8293 del 2009, proposto da:
Comune di Acquaviva delle Fonti, rappresentato e difeso dall'avv. Franco Gagliardi La Gala, con domicilio eletto presso Alfredo Placidi in Roma, via Cosseria n. 2;
Rocco Caponio, Maria Angela Caponio, Rosa Colasuonno, rappresentati e difesi dall'avv. Ida Maria Dentamaro, con domicilio eletto presso Antonia De Angelis in Roma, via Portuense n. 104;
Visto il ricorso in appello con i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio di Rocco Caponio, Maria Angela Caponio e Rosa Colasuonno;
Vista la memoria difensiva prodotta dagli appellati;
Visti tutti gli atti della causa;
Visto il combinato disposto degli artt. 21 e 26 della legge n. 1034 del 1971, n. 1034, come modificati dalla legge 21 luglio 2000, n. 205 e dopo aver preavvertito le parti;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 12 gennaio 2010 il Cons. Vito Carella e uditi gli avvocati Franco Gagliardi La Gala e Ida Maria Dentamaro;
Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
-
- La presente decisione viene assunta in forma semplificata, a termini del combinato disposto degli articoli 21 (comma decimo) e 26 (comma quarto) della legge n. 1034 del 1971, come modificata dalla legge n. 205 del 2000, dopo aver accertato la completezza del contraddittorio e dell' istruttoria, preavvertite le parti.
Recita il citato art. 26 che, nel caso di manifesta fondatezza o infondatezza ovvero inammissibilità del ricorso nei suoi vari aspetti in rito, la motivazione della sentenza può consistere in un sintetico riferimento al punto di fatto o di diritto risolutivo, ovvero, se del caso, ad un precedente conforme.
Nella specie, la problematica dibattuta trova risoluzione in tradizionali principi giurisprudenziali.
-
- Gli odierni appellati hanno adito il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia-Bari, domandando l'annullamento degli atti del Comune di Acquaviva delle Fonti, consistenti nella "sospensione temporanea provvedimento per rilascio permesso di costruire" e nella successiva "revoca della propria precedente comunicazione di accoglimento dell'istanza del permesso di costruire (p.d.c.) per la realizzazione di un fabbricato per civile abitazione (previa demolizione di quello esistente) e rigetto della stessa in quanto in contrasto con la destinazione urbanistica dell' area".
Con la sentenza impugnata, previa cronistoria della particolare vicenda, i primi giudici hanno dichiarato improcedibile per carenza di interesse la impugnativa rivolta avverso il provvedimento di temporanea sospensione dell'attività di rilascio del...
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