Il nuovo calendario delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate per l'eta' evolutiva. (Circolare esplicativa).

Il nuovo calendario delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate per l'eta' evolutiva Gli obiettivi adottati dall'ufficio regionale europeo dell'Organizzazione mondiale della sanita' per la realizzazione dell'obiettivo 5 (lotta alle malattie infettive) del piano "Salute per tutti nel 2000" e del Programma esteso di immunizzazione (EPI) sono stati sostanzialmente recepiti dal Piano sanitario nazionale per il triennio 1998-2000.

Il Piano sanitario nazionale 1998-2000 "Un patto di solidarieta' per la salute", approvato con decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998 (Gazzetta Ufficiale supplemento ordinario n. 228 del 10 dicembre 1998) individua, tra le aree prioritarie di intervento dell'obiettivo II "Contrastare le principali patologie", la prevenzione mediante vaccini delle malattie infettive per cui i programmi di vaccinazioni di massa mostrano un rapporto rischiobeneficio e costobeneficio favorevole.

In particolare, nel Piano sanitario nazionale 1998-2000, sono stati definiti i seguenti obiettivi specifici

raggiungimento nella popolazione di eta' inferiore a ventiquattro mesi, anche immigrata, di coperture vaccinali pari o superiori al 95% per le vaccinazioni contro difterite, tetano, poliomielite, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, pertosse, Haemophilus influenzae b ; eradicazione del virus della poliomielite; raggiungimento nella popolazione di eta' superiore a 64 anni, di copertura vaccinale contro l'influenza pari o superiore al 75%.

Al fine di raggiungere e mantenere le coperture vaccinali adeguate al controllo e all'eliminazione delle malattie bersaglio, cosi' come indicato dal Piano sanitario nazionale, e' auspicabile il tempestivo e costante coinvolgimento delle autorita' sanitarie centrali e periferiche, degli operatori sanitari e dei cittadini, e l'adozione di idonee misure e strumenti operativi.

Un nuovo calendario vaccinale, adeguato fra l'altro ad alcune mutate situazioni epidemiologiche, puo' contribuire a perseguire gli obiettivi proposti, facilitando inoltre l'accesso alle vaccinazioni e di conseguenza una maggiore accettazione da parte degli interessati.

Ove avvalorato dalle conoscenze scientifiche sull'argomento, nella definizione del nuovo calendario sono state tenuti in considerazione, infatti, anche fattori pratici quali la disponibilita' di nuovi vaccini combinati e la necessita' di snellire le procedure favorendo l'operativita' dei servizi.

In quest'ottica, e' stata prevista l'utilizzazione, per l'attuazione del programma nazionale di vaccinazioni per l'eta' evolutiva, dei vaccini commercializzati in Italia anche secondo schemi posologici diversi da quelli riportati nei relativi foglietti illustrativi, purche' rispondenti ai protocolli di cui al decreto.

Per consentire il suo rapido aggiornamento in relazione ad eventuali nuove esigenze epidemiologiche, il nuovo calendario delle vaccinazioni per l'eta' evolutiva, elaborato nel corso dei lavori della commissione di esperti in tema di vaccinazioni istituita con decreto ministeriale 20 ottobre 1997, viene adottato tramite un decreto ministeriale, i cui articoli sono di seguito illustrati.

Il calendario di vaccinazione. - Articolo 1.

Nell'art. 1 del decreto ministeriale 7 aprile 1999 viene presentato, in forma schematica, il nuovo calendario delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate per l'eta' evolutiva. Nello schema vengono indicate le eta' piu' appropriate per l'inizio ed il completamento del ciclo vaccinale di base nei nuovi nati, e per la somministrazione di eventuali dosi di richiamo delle vaccinazioni incluse nel programma nazionale di immunizzazione.

Vengono anche illustrati gli intervalli temporali accettabili per la somministrazione, anche simultanea, dei vaccini, in modo da assicurare la necessaria flessibilita' e semplicita' nelle operazioni vaccinali.

La vaccinazione antidiftericatetanicapertossica. - Articolo 2.

L'art. 2 definisce nel dettaglio il calendario per l'esecuzione nei nuovi nati della vaccinazione contro difterite, tetano e pertosse (DTP).

L'impiego di vaccini contenenti in combinazione, oltre che l'anatossina tetanica e quella difterica, anche la componente pertossica (nella forma cellulare o in quella acellulare), o altri antigeni, consente di raggiungere piu' facilmente l'obiettivo della copertura vaccinale (elevato a)3 95% nei bambini di eta' inferiore a ventiquattro mesi nei confronti delle malattie bersaglio indicate nel Piano sanitario nazionale 1998-2000.

Il ciclo primario della vaccinazione DTP, con qualsiasi tipo di vaccino combinato, va iniziato nel corso del terzo mese di vita, a partire dal compimento della ottava settimana ed andrebbe completato entro e, possibilmente, non oltre il dodicesimo mese di vita al fine di garantire la protezione immunitaria nei confronti della pertosse nella fascia di eta'...

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