DELIBERAZIONE 27 novembre 2003 - Individuazione dei criteri per la determinazione della quota di surcharge applicata da Telecom Italia per la raccolta delle chiamate originate da telefonia pubblica. (Deliberazione n. 12/03/CIR)

L'AUTORITA' PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

Nella riunione della Commissione per le infrastrutture e le reti del 27 novembre 2003; Vista la legge 31 luglio 1997, n. 249, recante «Istituzione dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radio-televisivo»; Visto il decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, recante «Codice delle comunicazioni elettroniche»; pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 215 del 15 settembre 2003 ed, in particolare, gli articoli 44 e 50; Vista la delibera n. 290/01/CONS, recante «Determinazioni di criteri per la distribuzione e la pianificazione sul territorio nazionale delle postazioni telefoniche pubbliche» pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 199 del 28 agosto 2001; Vista la delibera n. 344/01/CONS, recante «Determinazione del tasso medio di remunerazione del capitale applicabile alla contabilita' predisposta da Telecom Italia ai fini regolatori» pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 198 del 27 agosto 2001; Vista la delibera n. 4/02/CIR, recante «Valutazione e richiesta di modifica dell'offerta di riferimento per l'anno 2001 di Telecom Italia», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 87 del 13 aprile 2002; Vista la delibera n. 152/02/CONS, recante «Misure atte a garantire la piena applicazione del principio di parita' di trattamento interna ed esterna da parte degli operatori aventi notevole forza di mercato nella telefonia fissa», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 153 del 27 giugno 2002; Vista la delibera n. 14/02/CIR, recante «Servizio universale

applicabilita' del meccanismo di ripartizione e valutazione del costo netto per l'anno 2001»; Vista la delibera n. 399/02/CONS, recante «Linee guida per la contabilita' a costi correnti per gli operatori notificati di rete fissa e mobile e misure in materia di predisposizione della contabilita' regolatoria da parte degli operatori mobili»; pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 3, dell'8 gennaio 2003; Vista la delibera n. 350/02/CONS, recante «Identificazione di organismi di telecomunicazioni aventi notevole forza di mercato per l'anno 2000», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 278, del 27 novembre 2002; Vista la delibera n. 2/03/CIR, recante «Valutazione e richiesta di modifica dell'offerta di riferimento per l'anno 2002 di Telecom Italia», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 56 dell'8 aprile 2003; Vista la delibera n. 11/03/CIR, recante «Approvazione dell'offerta di riferimento per l'anno 2003 di Telecom Italia», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 198 del 27 agosto 2003; Vista la delibera n. 160/03/CONS, recante «Identificazione di organismi di telecomunicazioni aventi notevole forza di mercato per l'anno 2001», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 134 del 12 giugno 2003; Sentita in audizione la societa' Telecom Italia il giorno 25 settembre 2003; Sentite in audizione le societa' Albacom, Edisontel, Fastweb, Plug-it, Tele2, Tiscali, Wind Telecomunicazioni il giorno 26 settembre 2003; Visti gli atti del procedimento; Considerato quanto segue

  1. Il procedimento istruttorio.

  2. La quota di surcharge rappresenta una quota addizionale minutaria richiesta da Telecom Italia agli operatori interconnessi per il servizio di interconnessione per la raccolta delle chiamate originate da telefonia pubblica.

  3. Il servizio di telefonia pubblica e' offerto attraverso apparati telefonici dedicati all'accettazione di mezzi di pagamento diversi (moneta, schede o carte pre-pagate, carte di credito) installati di norma in postazioni specifiche quali cabine o cupole situate sulle sedi stradali, in sedi pubbliche (ospedali, uffici, scuole), o altre aree quali stazioni, aeroporti e locali commerciali. Tali apparati sono collegati alla rete telefonica attraverso collegamenti di accesso (doppini, reti di distribuzione primaria e secondaria) del tutto analoghi a quelli utilizzati per la telefonia privata. Il trasporto della chiamata e' effettuato utilizzando la rete di interconnessione di Telecom Italia, per la parte di raccolta e commutazione e, ove applicabile, per la terminazione. Il servizio di telefonia pubblica e' quindi caratterizzato oltre che dai costi concernenti il trasporto della chiamata, anche dai costi relativi agli impianti ed alle reti di accesso che data la natura del servizio, a differenza di quanto avviene per la telefonia privata (residenziale e affari), non possono essere finanziati attraverso un canone.

  4. Relativamente ai mezzi di pagamenti utilizzati per il servizio di telefonia pubblica, giova puntualizzare che le cosiddette schede telefoniche pre-pagate sono emesse esclusivamente da Telecom Italia e sono interscambiabili con le monete come mezzo di pagamento ed ad esse si applicano i prezzi della telefonia pubblica fissati dall'Autorita'. Le cosiddette carte telefoniche sono invece messe in commercio sia da Telecom Italia sia dagli operatori concorrenti e consentono, attraverso una chiamata ad un numero gratuito, di raggiungere il numero chiamato (nazionale o internazionale) con un prezzo minutario determinato dall'operatore emittente la carta.

  5. Il finanziamento dei costi del servizio di accesso da telefonia pubblica viene effettuato attraverso una maggiorazione (rispetto ai corrispondenti prezzi al pubblico della telefonia residenziale e affari) dei prezzi minutari del traffico. Tale quota aggiuntiva e' applicata sia nei prezzi minutari «generalizzati» offerti da Telecom Italia a clienti che utilizzano monete o schede pre-pagate emesse dalla stessa societa', sia nel caso di traffico originato da clienti utilizzanti carte telefoniche messe in commercio da Telecom Italia e dagli operatori interconnessi. Telecom Italia inoltre finanzia parte dei costi relativi alla telefonia pubblica attraverso il fondo del servizio universale.

  6. Nell'offerta di riferimento 2003, Telecom Italia ha proposto un significativo aumento della quota di surcharge da 5,22 Eurocent/minuto a 7,13 Eurocent/minuto, pari a circa il 36%.

    L'Autorita', alla luce del rilevante aumento richiesto da Telecom Italia per il 2003, ha disposto, all'art. 4, comma 1, della delibera 11/03/CIR, concernente l'approvazione dell'Offerta di riferimento per l'anno 2003, lo svolgimento di uno specifico procedimento finalizzato alla definizione di specifici criteri per la determinazione del...

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