Case storiche, all'acquisto si tassa la rendita minima

AutoreAngelo Busani
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Case storiche, sulla tassazione della compravendita i giudici tributari aprono uno spiraglio. E la rendita catastale degli immobili oggetto di vincolo storico-artistico va determinata, in relazione a imposta di registro, Invim, imposta ipotecaria e catastale e imposte di successione e donazione mediante l'applicazione della minore tra le tariffe d'estimo previste per le abitazioni della zona censuaria nella quale è collocato l'immobile.

Questo percorso era stato inaugurato con una sentenza della Commissione tributaria centrale (la n. 4121/98 del 16 luglio 1998, sulla quale si veda Il Sole 24 Ore dell'8 ottobre 1998), che tuttavia aveva una motivazione poco chiara. Ma è stato poi seguito con fermezza dalla giurisprudenza di merito: già la Commissione tributaria provinciale di Parma si era espressa in tal senso nella sentenza del 6 dicembre 1999,

n. 404 e ciò che più importa è che la medesima commissione è ritornata di recente sull'argomento. E con una decisione assai meditata e ben più motivata che in passato, ha recisamente affermato (sentenza n. 101/03 del 22 giugno scorso) che «in riferimento ai fabbricati vincolati ex lege 1089/1939, si applica anche per le imposte indirette il metodo di calcolo della rendita catastale mediante l'applicazione della minore tra le tariffe d'estimo disponibile in una data zona censuaria».

Il ragionamento seguito è lineare. La commissione ha deciso infatti che in caso di immobili riconosciuti di interesse storico o artistico, il relativo reddito, anche ai fini delle imposte indirette, «deve essere determinato mediante la minore tra le tariffe d'estimo previste per la zona censuaria nella quale è collocato il fabbricato, e detto reddito deve essere assunto a parametro di riferimento per la determinazione del valore catastale di cui all'articolo 52, comma 4 D.P.R. 131/86 nell'ipotesi di trasferimento degli immobili medesimi».

Quanto poi alla tesi secondo cui le modalità di calcolo previste dall'articolo 11 della legge 413/91 dovrebbero trovare applicazione unicamente ai fini delle imposte dirette, e non lo potrebbero invece ai fini dell'imposta di registro e di successione, «ciò viene contraddetto - secondo la commissione - dalla stessa...

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