Sentenza Nº 57963 della Corte Suprema di Cassazione, 21-12-2018

Presiding JudgeMAZZEI ANTONELLA PATRIZIA
ECLIECLI:IT:CASS:2018:57963PEN
Date21 Dicembre 2018
Judgement Number57963
CourtPrima Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
CRISTIANO PASQUALE nato a NAPOLI il 07/01/1989
CRISTIANO PIETRO nato a GRUMO NEVANO il 26/06/1964
GAMBINO ANGELO ANTONIO nato a NAPOLI il 30/11/1993
RUSSO FRANCESCO PAOLO nato a POMPEI il 23/05/1990
avverso l'ordinanza del 04/04/2018 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI
udita la relazione svolta dal Consigliere STEFANO APRILE;
sentite le conclusioni del PG Delia CARDIA che conclude chiedendo il rigetto dei ricorsi.
uditi i difensori:
-
avv. Claudio Davino, per Pasquale Cristiano, Angelo Antonio Gannbino e Francesco
Paolo Russo, che conclude riportandosi ai motivi di ricorso chiedendone
l'accoglimento;
-
avv. Vincenzo Di Vaio, per Pasquale Cristiano e Pietro Cristiano, che conclude
riportandosi ai motivi di ricorso chiedendone l'accoglimento;
-
avv. Massimo Autieri, per Angelo Antonio Gambino e Francesco Paolo Russo, che
conclude riportandosi ai motivi di ricorso chiedendone l'accoglimento;
-
avv. Giaquinto, per Pietro Cristiano, che conclude riportandosi ai motivi di ricorso
chiedendone l'accoglimento.
Penale Sent. Sez. 1 Num. 57963 Anno 2018
Presidente: MAZZEI ANTONELLA PATRIZIA
Relatore: APRILE STEFANO
Data Udienza: 26/09/2018
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato, il Tribunale di Napoli, in funzione di
tribunale del riesame, ha confermato, ad esclusione del solo capo C) nei
confronti di Pasquale CRISTIANO, l'ordinanza emessa dal Giudice per le indagini
preliminari del Tribunale di Napoli in data 2 marzo 2018 con la quale è stata
applicata la misura della custodia cautelare in carcere a:
- Angelo Antonio GAMBINO e Francesco Paolo RUSSO per il concorso, con
Renato Napoleone e Cristiano Pasquale (non attinto da misura), nel duplice
omicidio di Ciro Casone e Vincenzo Ferrante (artt. 81 cpv., 110, 112, primo
comma, n. 1, 575, 577, primo comma, n. 3 e n. 4, 61, primo comma, n. 1, cod.
pen., 7 I. n. 203 del 1991, in Arzano il 26/02/2014 - Capo A)) e nella detenzione
e nel porto delle due pistole utilizzate per l'agguato (artt. 81 cpv., 110, 61,
primo comma, n. 2, cod. pen., 10, 12 e 14, I. n. 479 del 1974, 7 I. n. 203 del
1991, in Arzano il 26/02/2014 - Capo B)),
- Pasquale CRISTIANO e Pietro CRISTIANO per il concorso, con Giuseppe
Monfregolo, nell'estorsione continuata consumata, tentata e aggravata ai danni
di Ciro e Giuseppe Orlando (artt. 81 cpv., 110, 629, secondo comma, 628, terzo
comma, n. 1 e n. 7, 56, 629, secondo comma, cod. pen., 7 I. n. 203 del 1991, in
Arzano dall'aprile 2014 al 1/06/2017 — Capo F)).
Con la medesima ordinanza è stata esclusa la sussistenza della gravità
indiziaria a carico di Pasquale CRISTIANO per il concorso, con Giuseppe
Monfregolo, nell'estorsione continuata aggravata ai danni di Maurizio Sanfilippo
3
(artt. 81 cpv., 110, 629, secondo comma, 628, terzo comma, n. 1 e n.3, cod.
pen., 7 I. n. 203 del 1991, in Arzano nel mese di marzo \ aprile 2015 — Capo C))
1.1. Con concorde valutazione da parte dei giudici della cautela, il duplice
omicidio di cui al capo A) è stato così ricostruito.
Casone Ciro e Ferrante Vincenzo vennero uccisi con colpi di arma da fuoco il
24 febbraio 2014 intorno alle ore 18.30 all'interno di un centro estetico di
Arzano. La relazione tecnico-balistica accertava che furono utilizzati proiettili
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compatibili con due à
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r)-ni di tipo diverso (cartucce calibro 9x21 e calibro 38
special -ovvero 357 Magnum-).
Dalle dichiarazioni delle persone presenti (Orlando Assunta, titolare del
centro estetico e nipote di Casone Ciro; Di Iannicella Raffaela, vedova di
Casone), dall'intercettazione ambientale tra queste ultime due donne e Patricelli
Elpidio (presente nel centro estetico e «fortunosamente» allontanatosi dal locale
poco prima dell'entrata in azione del commando), dalla intercettazione in carcere
del 28.3.2014 tra Di Iannicella Raffaella e il fratello Di Iannicella Giovanni nonché
2
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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