Sentenza Nº 48660 della Corte Suprema di Cassazione, 29-11-2019

Presiding JudgeIASILLO ADRIANO
ECLIECLI:IT:CASS:2019:48660PEN
Date29 Novembre 2019
Judgement Number48660
CourtPrima Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
ROCCA FRANCESCO nato a SASSARI il 12/04/1970
avverso la sentenza del 12/12/2016 della CORTE ASSISE APPELLO di SASSARI
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ROSA ANNA SARACENO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MARIA GIUSEPPINA
FODARONI
che ha concluso chiedendo
Penale Sent. Sez. 1 Num. 48660 Anno 2019
Presidente: IASILLO ADRIANO
Relatore: SARACENO ROSA ANNA
Data Udienza: 20/09/2018
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
-
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale
dott. Maria Giuseppina Fodaroni, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
-
udito il difensore delle parti civili, avvocato Roberto Delogou, che ha
presentato conclusioni e nota spese, chiedendo la conferma della sentenza
impugnata;
-
uditi i difensori del ricorrente, avvocati Franco Coppi e Mario Ottavio Lai,
che hanno chiesto l'accoglimento dei motivi del ricorso.
Ritenuto in fatto
1.
Con la decisione in epigrafe la Corte di assise di appello di Cagliari -
sezione distaccata di Sassari- ha confermato la sentenza emessa in data 4 aprile
2015 dalla Corte di assise di Nuoro che aveva dichiarato Francesco Rocca
colpevole, quale mandante e ispiratore, del delitto di uxoricidio aggravato dalla
premeditazione, commesso in Gavoi il 26 marzo 2008 in concorso con il minore
Pierpaolo Contu (sottoposto a separato procedimento penale) e con almeno un
altro soggetto allo stato non identificato, i qivali, in qualità di esecutori materiali
del delitto, avevano dapprima colpito la vittima, Dina Dore, sulla fronte con un
corpo contundente, quindi le avevano avvolto il viso con diversi strati di nastro
adesivo per pacchi, sì da provocarne l'asfissia per soffocamento. Fatto per il
quale l'imputato era stato condannato alla pena dell'ergastolo, con le pene
accessorie di legge e condanna altresì al risarcimento dei danni, da liquidarsi in
separata sede, in favore delle parti civili costituite, cui venivano assegnate
provvisionali immediatamente esecutive.
2.
La vicenda processuale è ampiamente descritta nella sentenza di primo
grado che ha illustrato il fatto e gli elementi probatori acquisiti, richiamati dalla
seconda Corte alle pp. 2-45 del provvedimento.
2.1 La sera del 26 marzo 2008 alle ore 21,17 era pervenuta richiesta di
intervento al centralino del Commissariato P.S. di Gavoi, proveniente da tale
Marinella Pinna, la quale aveva riferito di essere stata fermata, mentre stava
rincasando con l'amica Pamela Lai, da Francesco Rocca, che, abitante nella sua
stessa via a diverso numero civico, le aveva chiesto aiuto, rappresentando in
modo concitato che era successo qualcosa alla moglie. Le due donne, insieme al
Rocca, erano entrate nel garage dell'abitazione, la cui serranda era
completamente aperta e la luce accesa; nella rimessa era parcheggiata
l'automobile di proprietà della Dore con gli sportelli aperti; poco distante dal
veicolo vi era la borsa della donna e parte del suo contenuto sparso sul
1
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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