Sentenza Nº 47076 della Corte Suprema di Cassazione, 26-11-2013

Presiding JudgeESPOSITO ANTONIO
ECLIECLI:IT:CASS:2013:47076PEN
Date26 Novembre 2013
Judgement Number47076
CourtSeconda Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
Sui ricorsi proposti, a mezzo dei loro difensori, nominati procuratori speciali,
quali parti civili
da:
Pagano Santino Fortunato, nato a Santa Lucia del Mela (ME) il 23/04/1936;
Savoca Giuseppe, nato a Messina il 1/05/1945;
nei confronti di:
1.
Broccio Gerolamo, nato a Messina il 11/03/1963;
2. Davì Santo, nato a Alì (Me) il 23/11/63;
3.
Fusco Aldo, nato a Messina il 11/02/1965;
4.
Miroddi Francesco, nato a Messina il 03/02/1961;
5.
Pirinoli Giovanni Battista, nato a Gravellona Toce (Vb) il 27/09/1936;
6.
Puzzo Michele, nato a Calascibetta (En) il 17/09/1959;
avverso la sentenza 9.11.2012 del G.U.P. del Tribunale di Lecco.
Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Piercamillo Davigo.
Penale Sent. Sez. 2 Num. 47076 Anno 2013
Presidente: ESPOSITO ANTONIO
Relatore: DAVIGO PIERCAMILLO
Data Udienza: 07/11/2013
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
Udita la requisitoria del sost. procuratore generale, dott.ssa Elisabetta
Cesqui, che ha concluso per la inammissibilità dei ricorsi.
Uditi i difensori delle parti civili, l'Avv. Armando Veneto per Pagano Santino e
l'Avv. Gullino Alberto Savoca Giuseppe, i quali hanno concluso chiedendo
l'accoglimento dei ricorsi, con condanna degli imputati alle spese.
Uditi i difensori degli imputati:
Avv. Lorenzo Gatto per Broccio Gerolamo, Davì Santo, Miroddi Stefano,
Pirinoli Giovanni Battista e Puzzo Michele;
Avv. Tommaso Calderone per Davì Santo, Miroddi Stefano e Puzzo Michele;
Avv. Fabio Repici per Broccio Gerolamo e Fusco Aldo;
Avv. Maria Rito Cicero per Fusco Aldo;
i quali hanno concluso per l'inammissibilità dei ricorsi.
Ritenuto in fatto
A. Con sentenza 14/07/2011 il Giudice dell'udienza preliminare del
Tribunale di Lecco, dichiarava non luogo a procedere,
"non essendo gli
elementi di prova acquisiti idonei a sostenere l'accusa in giudizio",
nei
confronti di Broccio Gerolamo, Davì Santo, Fusco Aldo, Miroddi Stefano,
Pirinoli Giovanni Battista e Puzzo Michele, cui erano stati contestati, con
riferimento a diversi episodi e a differenti ipotesi concorsuali, i delitti di falso
ideologico in atto pubblico e di calunnia in danno, tra l'altro, delle due parti
civili ricorrenti. In particolare, a Gerolamo Broccio, Santo Davì e Michele
Puzzo, all'epoca pubblici ufficiali in servizio negli uffici della Direzione
investigativa antimafia di Messina, ed a Giovanni Battista Pirinoli, consulente
tecnico nominato dalla Procura generale presso la Corte di appello di Reggio
Calabria, era stato addebitato di avere redatto - per i primi tre a Merate, il
04/05/2005 per il Davì ed il Puzzo in concorso tra loro, il 19/10/2005 ed il
05/11/2205 per il Broccio ed il Davì in concorso tra loro; in Milano, il
10/02/2006 per il Pirinoli - una falsa trascrizione del contenuto di una
intercettazione ambientale eseguita, nell'ambito di un procedimento penale, il
23.7.2001 presso il bar Grillo a Messina, registrazione dal contenuto
inintelligibile, attribuendo agli interlocutori Giuseppe Savoca, Letterio Arena e
Siracusano Salvatore frasi e parole relative ad un traffico di armi e di
N
2
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