Sentenza Nº 44315 della Corte Suprema di Cassazione, 31-10-2013

Presiding JudgeSIOTTO MARIA CRISTINA
ECLIECLI:IT:CASS:2013:44315PEN
Judgement Number44315
Date31 Ottobre 2013
CourtSezione Feriale (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti da.
CICERO DOMENICO, nato il 28 luglio 1957;
CICERO OSVALDO, nato il 31 gennaio 1975;
CANDREVA VINCENZO LIBERATO, nato il 18 maggio 1963;
STELLATO GIAMPIERO MARIO, nato il 29 febbraio 1964;
GRECO KATIA, nata 1'1 agosto 1984;
GRECO VANESSA, nata il 5 maggio 1989;
SCORNAIENCHI VINCENZO, nato il 3 gennaio 1975;
GRANDINETTI IPPOLITO, nato il 13 agosto 1975;
ZAZZARO GERARDO, nato 1'1 maggio 1960
avverso la sentenza n. 1588/2012 della Corte d'appello di Catanzaro del
17/01/2013
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Margherita Cassano;
sentite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto A.
Penale Sent. Sez. F Num. 44315 Anno 2013
Presidente: SIOTTO MARIA CRISTINA
Relatore: CASSANO MARGHERITA
Data Udienza: 12/09/2013
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
Policastro che ha concluso chiedendo: l'annullamento della sentenza
impugnata nei confronti di Domenico Cicero limitatamente alla disposta
confisca del magazzino "CFE'"e il rigetto nel resto del ricorso di Domenico
Cicer; il rigetto dei ricorsi di Osvaldo Cicero, Vincenzo Liberato Candreva,
Giampiero Mario Stellato, Gerardo Zazzaro; il rigetto dei ricorsi di Vincenzo
Scoranienchi e Ippolito Grandinetti salvo che per la parte concernente la
condanna al pagamento delle spese sostenute in appello dalle parti civili
Regione Calabria e Provincia di Cosenza relativamente alle quali va disposto
l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata; l'annullamento con
rinvio della sentenza impugnata nei confronti di Katia e Vanessa Greco
limitatamente al delitto di associazione per delinquere di stampo mafioso
(capo 1) e il rigetto nel resto dei ricorsi di Katia e Vanessa Greco.
Uditi i difensori delle parti civili, avv. V. Ramella per la s.p.a. "Milano
assicurazioni" e avv. G. Volo in sostituzione di E. Siracusa per la s.p.a.
"Groupama"
Uditi gli avvocati F. Moretti per Domenico Cicero, E, Musco per Osvaldo Cicero,
P. Pisani per Vincenzo Liberato Candreva e Giampiero Maria Stellato, avv. G. Di
Renzo per Katia Greco, avv. R. Le Pera per Vanessa Greco e per Gerardo
Zazzaro, avv. A.M. Domanico per Vincenzo Scornaienchi, avv. P. Pisani in
proprio e in sostituzione dell'avv. A. Sanvito per Ippolito Grandinetti,
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
Ritenuto in fatto.
1.11 17 gennaio 2013 la Corte d'appello di Catanzaro confermava la sentenza
pronunziata il 29 giugno 2011 dal Tribunale di Cosenza, appellata dagli imputati,
che aveva dichiarato Domenico Cicero, Osvaldo Cicero, Vincenzo Candreva,
Giampiero Mario Stellato, Katia Greco, Vanessa Greco, Gerardo Zazzaro colpevoli
del delitto di associazione per delinquere di stampo mafioso, escluse le aggravanti i
cui ai commi 4 e 6 dell'art. 416 bis c.p., e, inoltre, Domenico Cicero, Vincenzo
Liberato Candreva, Vanessa Greco colpevoli dei reati di concorso in usura
continuata aggravata
ex
artt. 110, 644, commi 1 e 5 nn. 3, 4, 5, 7 d.l. n. 152 del
1991 (rispettivamente capo 7 per Cicero, capi 4 e 7 per Candreva, capo 15 per
Greco), Ippolito Grandinetti responsabile del delitto di concorso in truffa, esclusa
l'aggravante di cui all'art. 7 d.l. n. 152 del 1991 (capo 39), Vincenzo Scornaienchi
colpevole del reato di cui al capo 40, esclusa l'aggravante di cui all'art. 7 d.l. n. 152
del 1991, Katia Greco colpevole dei reati di concorso in usura continuata aggravata
ex
artt. 110, 644, commi 1 e 5 nn. 3, 4, 5, 7 d.l. n. 152 del 1991 (capi 15 e 22),
nonché di quello di cui al capo 43 (artt. 110, 642, comma 2, c.p., 7 d.l. n. 152 del
1991) e aveva condannato gli imputati alle seguenti pene:
Domenico Cicero, ritenuta la continuazione tra i reati, alla pena di quindici anni
di reclusione;
Osvaldo Cicero alla pena di nove anni di reclusione;
Vincenzo Liberato Candreva, unificati i reati sotto il vincolo della
continuazione, alla pena di undici anni di reclusione;
Giampiero Stellato, ritenuta la recidiva reiterata infraquinquennale, alla pena di
otto anni e quattro mesi di reclusione;
Gerardo Zazzaro alla pena di otto anni e quattro mesi di reclusione
Katia Greco, ritenuta la continuazione fra i reati e previo riconoscimento delle
circostanze attenuanti generiche, alla pena di quattro anni e quattro mesi di
reclusione;
Vanessa Greco, ritenuta la continuazione fra i reati e previo riconoscimento delle
circostanze attenuanti generiche, alla pena di tre anni e dieci mesi di reclusione;
Ippolito Grandinetti, riconosciute le circostanze attenuanti generiche, alla pena,
condizionalmente sospesa, di otto mesi di reclusione ed euro duecento di multa;
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