Sentenza Nº 43828 della Corte Suprema di Cassazione, 28-10-2019

Presiding JudgeMAZZEI ANTONELLA PATRIZIA
ECLIECLI:IT:CASS:2019:43828PEN
Judgement Number43828
Date28 Ottobre 2019
CourtPrima Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
1)
Occhipinti Mirko,
nato a Palermo il 12/01/1970;
2)
Lo Iacono Francesco Paolo,
nato a Palermo il 14/03/1978;
3)
Bonaccorso Giovanni,
nato a Palermo il 16/01/1984;
4)
Akkacha Samira,
nata in Marocco 1'01/01/1981;
5)
Lo Presti Giovanni,
nato a Palermo il 07/10/1969;
6)
Cardinale Francesca Paola,
nata a Palermo 1'11/02/1984;
7)
Brignone Maria Laura,
nata a Pantelleria il 10/04/1979;
8)
Lucera Maria Jessica,
nata a Palermo il 22/08/1989;
9)
Salamone Emanuela,
nata a Palermo il 21/01/1986;
10)Fontana
Gianluca,
nato a Palermo il 13/08/1989;
11)Cionti Vincenzo,
nato a Palermo il 29/01/1990;
12)Graziano Michela,
nata a Palermo il 04/07/1988;
13)Giannò Caterina,
nata a Palermo il 21/02/1966;
14)Brignone Nadia,
nata a Pantelleria il 10/04/1979;
Avverso la sentenza emessa 1'08/01/2018 dalla Corte di appello di Palermo;
Sentita la relazione del Consigliere dott. Alessandro Centonze;
Penale Sent. Sez. 1 Num. 43828 Anno 2019
Presidente: MAZZEI ANTONELLA PATRIZIA
Relatore: CENTONZE ALESSANDRO
Data Udienza: 18/09/2019
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
Sentite le conclusioni dell'Avvocato generale dott. Pietro Gaeta, che ha
chiesto l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata limitatamente
all'imputato Giovanni Lo Presti; l'inammissibilità dei ricorsi degli altri
imputati;
Sentite per gli imputati le conclusioni dei seguenti difensori:
l'avv. Enrico Sanverino, quale difensore di Mirko Occhipinti, Samira Akkacha,
Francsco Paolo Lo Iacono, che ha chiesto l'accoglimento dei relativi ricorsi;
l'avv. Luca Benedetto Inzerillo, quale difensore di Maria Laura Brignone, che
ha chiesto l'accoglimento del ricorso;
l'avv. Giuseppe Inzerillo, quale difensore di Nadia Brignone, che ha chiesto
l'accoglimento del ricorso;
l'avv. Angelo Formoso, quale difensore di Giovanni Bonaccorso, Caterina
Giannò e Francesca Paola Cardinale, che ha chiesto l'accoglimento dei
relativi ricorsi;
l'avv. Francesco Paolo Oddo, quale difensore di Giovanni Lo Presti, che ha
chiesto l'accoglimento del ricorso;
l'avv. Gaetano Turrisi, quale difensore di Emanuela Salamone e Maria
Jessica Lucera, che ha chiesto l'accoglimento dei relativi ricorsi;
l'avv. Ottorino Agati, quale difensore di Vincenzo Cionti e Michela Graziano,
che ha chiesto l'accoglimento dei relativi ricorsi;
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa il 25/09/2015 il Giudice dell'udienza preliminare del
Tribunale di Palermo, procedendo con rito abbreviato, giudicava, per quanto di
interesse ai presenti fini, gli imputati Mirko Occhipinti, Francesco Paolo Lo
Iacono, Giovanni Bonaccorso, Samira Akkacha, Darry Amine, Giovanni Lo Presti,
Francesca Paola Cardinale, Maria Laura Brignone, Maria Jessica Lucera,
Emanuela Salamone, Gianluca Fontana, Vincenzo Cionti, Michela Graziano,
Caterina Giannò e Nadia Brignone, emettendo nei loro confronti le seguenti
statuizioni giurisdizionali.
1.1. L'imputato Mirko Occhipinti veniva riconosciuto colpevole dei reati di cui
ai capi 1 (art. 416 cod. pen.) e 2 (artt. 110, 81, comma secondo, 12, commi 3,
lett. a) e d),
3-ter,
lett. b), T.U. imm.), unificati dal vincolo della continuazione,
per i quali - esclusa l'aggravante di cui all'art. 12, comma 3, lett. a), T.U. imm.,
riconosciuta la continuazione con la sentenza emessa dalla Corte di appello di
Palermo 1'11/10/2012, divenuta irrevocabile il 26/11/2012, disposta la riduzione
per il rito - veniva condannato, ritenuto più grave il reato di cui al capo 2, alla
pena di dieci anni, due mesi di reclusione e 38.400,00 euro di multa.
L'imputato Francesco Paolo Lo Iacono veniva riconosciuto colpevole dei
reati, come sopra descritti, ascrittigli ai capi 1 e 2 - quest'ultimo limitatamente
alle condotte relative ai matrimoni fittizi di Rosa Cocuzza, Simona Gallo,
Francesca Paola Cardinale, Maria Laura Brignone, Nadia Brignone, Gianluca
Fontana, Vincenzo Cionti, Michela Graziano e Caterina Giannò - unificati dal
vincolo della continuazione, per i quali, esclusa l'aggravante di cui all'art. 12,
comma 3, lett. a), T.U. imm. e disposta la riduzione per il rito, veniva
condannato alla pena di sette anni, otto mesi, venti giorni di reclusione e
23.000,00 euro di multa.
L'imputato Giovanni Bonaccorso veniva riconosciuto colpevole dei reati,
come sopra descritti, ascrittigli ai capi 1 e 2 - quest'ultimo limitatamente alle
condotte relative ai matrimoni fittizi contratti da Rosa Cocuzza, Maria Jessica
Lucera ed Emanuela Salomone - unificati dal vincolo della continuazione, per i
quali, esclusa l'aggravante di cui all'art. 12, comma 3, lett. a), T.U. imm. , e
disposto l'aumento di pena per la recidiva reiterata infraquinquennale, veniva
condannato, applicata la riduzione per il rito, alla pena di sei anni, dieci mesi di
reclusione e 26.400,00 euro di multa.
L'imputata Samira Akkacha veniva riconosciuta colpevole dei reati ascrittigli
ai capi 1 e 2, come sopra descritti, unificati dal vincolo della continuazione, per i
quali, esclusa l'aggravante di cui all'art. 12, comma 3, lett. a), T.U. imm., veniva
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Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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