Sentenza Nº 37603 della Corte Suprema di Cassazione, 11-09-2019

• Presiding Judge: GALLO DOMENICO
• ECLI: ECLI:IT:CASS:2019:37603PEN
• Judgement Number: 37603
• Date: 11 Settembre 2019
• Court: Seconda Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
• Subject Matter: PENALE

SENTENZA

sui ricorsi proposti da:

CAVARRETTA FRANCESCO ANSELMO nato a ISOLA DI CAPO RIZZUTO il

02/04/1964

COLACCHIO GIUSEPPE nato a ISOLA DI CAPO RIZZUTO il 12/03/1976

MESSINA GIUSEPPE nato a CATANZARO il 31/01/1993

CARCHIVI CATERINA nato a CATANZARO il 09/05/1965

CAVARRETTA GIORGIO nato a CROTONE il 25/06/1996

BELLUOMO ANELLO MARIA ROSA nato a MESSINA il 27/06/1937

avverso il decreto del 09/04/2018 della CORTE APPELLO di CATANZARO

udita la relazione svolta dal Consigliere ALFREDO MANTOVANO;

lette le conclusioni del PG.

RITENUTO IN FATTO

1. La CORTE di APPELLO di CATANZARO, con decreto in data 9/04/2018 dep. il

9/07/2018, confermava il decreto col quale il TRIBUNALE di CROTONE-sez.

misure di prevenzione in data 1/03/2017 aveva applicato a CAVARRETTA

Francesco Anselmo la misura della sorveglianza speciale di p.s. con obbligo di

soggiorno nel Comune di residenza per la durata di tre anni e aveva disposto nei

confronti dello stesso CAVARRETTA e dei terzi interessati COLACCHIO Giuseppe,

MESSINA Giuseppe, CARCHIVI Caterina, CAVARRETTA Gregorio e BELLUOMO

I

Penale Sent. Sez. 2 Num. 37603 Anno 2019

Presidente: GALLO DOMENICO

Relatore: MANTOVANO ALFREDO

Data Udienza: 14/06/2019

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

ANELLO Maria Rosa la misura patrimoniale della confisca di beni ritenuti riferibili,

in modo diretto o indiretto, a CAVARRETTA Francesco Anselmo, pur se

formalmente intestati a taluni dei suoi stretti familiari o agli altri terzi prima

menzionati.

Propongono ricorso per cassazione, per il tramite dei rispettivi difensori,

CAVARRETTA Francesco Anselmo contro il decreto nel suo insieme, riferito cioè

sia alla misura di prevenzione personale che a quella patrimoniale, COLACCHIO

Giuseppe, MESSINA Giuseppe, CARCHIVI Caterina, CAVARRETTA Gregorio e

BELLUOMO ANELLO Maria Rosa contro la parte del decreto riguardante la misura

patrimoniale, e taluno incidentalmente anche contro la misura personale per le

ricadute che essa ha sulla reale, per i motivi che seguono.

2. Esaminando in ordine logico, non secondo l'ordine di esposizione contenuto

nel ricorso, quanto attiene alla misura personale, CAVARRETTA Francesco

Anselmo la contesta deducendo come secondo motivo la violazione di legge con

riferimento all'art. 606 co. 1 lett. b) cod. proc. pen. in relazione agli art. 4 co. 1

lett. a) d.lgvo n. 159/2011 e 416 bis cod. pen., poiché il solo procedimento

penale a suo carico per il delitto di partecipazione ad associazione mafiosa -

recante il n. 3687/04 rgnr Dda di Catanzaro - si è concluso col decreto di

archiviazione del GIP di Catanzaro del 4/06/2013, dopo indagini approfondite,

che si sono avvalse pure di intercettazioni telefoniche nei confronti del proposto,

che avrebbero scandagliato la sua vita per circa due anni. Da esse è emersa

!Insussistenza di elementi addirittura per essere citato a giudizio: si tratta però,

secondo la difesa, del medesimo materiale indiziario adoperato dai Givaici della

prevenzione per ritenere la sua pericolosità sociale qualificata. Nel decreto della

Corte territoriale, alle pagine da 14 a 33, sono riportati i procedimenti penali

pendenti, senza che ciò si sia tradotto in sentenze di condanna, a eccezione di

quella, divenuta definitiva, per trasferimento fraudolento di valori, per la quale il

Giudice di quel processo ha escluso l'aggravante di cui all'art. 7 della legge n.

203/1991. Non solo quindi non vi sarebbe ragione per ritenere in sede di

prevenzione la partecipazione ad associazione mafiosa che è stata

giudiziariamente negata con l'archiviazione, ma nemmeno l'appartenenza al

sodalizio in questione, relativamente alla quale - qualora la si ritenesse

sussistente - non sarebbe stato descritto se l'apporto sia stato continuativo e

stabile, o invece occasionale.

Il proposto contesta altresì l'attualità della pericolosità, rilevandone la ricaduta

che tale valutazione avrebbe sulla misura reale, dal momento che la proposta di

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