Sentenza Nº 34979 della Corte Suprema di Cassazione, 09-12-2020

Presiding JudgePALLA STEFANO
ECLIECLI:IT:CASS:2020:34979PEN
Date09 Dicembre 2020
Judgement Number34979
CourtQuinta Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
MAGNONI GIORGIO nato a ROMA il 19/01/1941
TOSCHI ANDREA nato a ROMA il 20/05/1961
CARRACOI FABRIZIO nato a ROMA il 08/12/1967
SELVI GIANLUCA nato a MELDOLA il 23/02/1968
CIAPERONI ALBERTO nato a BOLLATE il 21/05/1966
ENTE NAZ. DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA DEI MEDICI ED ODONTOIATRI
avverso la sentenza del 17/09/2019 della CORTE APPELLO di MILANO
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ENRICO VITTORIO STANISLAO SCARLINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FERDINANDO LIGNOLA
che ha concluso chiedendo, in accoglimento del nono e del decimo motivo proposto da
MAGNONI GIORGIO, conclude per l'annullamento con rinvio limitatamente ai capi B3 e
B8 e per il rigetto nel resto.
Conclude, inoltre, per il rigetto dei ricorsi proposti nell'interesse di TOSCHI ANDREA,
CARRACOI FABRIZIO, SELVI GIANLUCA e CIAPERONI ALBERTO.
udito il difensore
Penale Sent. Sez. 5 Num. 34979 Anno 2020
Presidente: PALLA STEFANO
Relatore: SCARLINI ENRICO VITTORIO STANISLAO
Data Udienza: 10/09/2020
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
L'Avv. ELENA MANFREDINI deposita cpnclusioni e nota spese alle quali si riporta.
L'Avv. FEDERICA PUGLIESE, deposita conclusioni e nota spese, a firma dell'Avv.
MURGIA, alle quali si riporta.
L'Avv. PIER GERARDO SANTORO deposita conclusioni e nota spese, a firma dell'Avv.
DIDDI, alle quali si riporta.
L'Avv. ALDO MEYER si riporta ai motivi di ricorso e rileva l'intervenuta prescrizione per
i reati di cui ai capi El ed E2.
L'Avv. RICCARDO OLIVO si riporta ai motivi di ricorso.
L'Avv. FRANCESCO CAROLEO GRIMALDI si riporta ai motivi di ricorso.
L'Avv. VINICIO S. NARDO si riporta ai motivi di ricorso.
L'Avv. FRANCO CARLO COPPI si riporta ai motivi di ricorso.
L'Avv. MARIO ZANCHETTI si riporta ai motivi di ricorso.
L'Avv. GABRIELE CASARTELLI si riporta ai motivi di ricorso.
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Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 17 settembre 2019, la Corte di appello di Milano, in
parziale riforma della sentenza del locale Tribunale, assolveva Aldo Magnoni dal
delitto ascrittogli al capo B9 e, su appello del pubblico ministero e della parte civile
spa Sopaf in concordato preventivo, riteneva Giorgio Magnoni responsabile anche
del reato contestatogli al capo B3, confermando, invece, la medesima sentenza
nella parte in cui aveva ritenuto responsabili dei delitti ritenuti dal primo giudice
lo stesso Giorgio Mangoni e gli ulteriori appellanti Andrea Toschi, Alberto
Ciaperoni, Fabrizio Carracoi e Gianluca Selvi.
Condannava i medesimi alla rifusione delle spese sostenute nel grado dalle
parti civili che vi avevano preso parte, spa Sopaf in concordato preventivo,
Adocchio Antonio + 94 e la Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri.
Gli imputati erano stati così ritenuti responsabili dei seguenti delitti:
- capi da B1 a B9 (esclusi B4 e B5), ascritti a Giorgio Magnoni (quale
vicepresidente del Cda Sopaf dal 2005 al 16 novembre 2012, consigliere delegato
dal 14 maggio 2007 al 12 luglio 2010, e, comunque, come
dominus
di fatto della
società), una pluralità di condotte di bancarotta fraudolenta patrimoniale
consumate i danni di SOPAF spa in liquidazione (con le aggravanti della
commissione di più fatti di bancarotta e del danno patrimoniale ingente), ammessa
al concordato preventivo il 21 febbraio 2013, e, più precisamente, per avere
distratto (B1, B3 diversamente qualificata in bancarotta preferenziale, B8 e B9) o
dissipato (B2, B6, B7):
-
Bl, una somma di euro 6 milioni, sottratta nel 2007, parte di un
guadagno conseguito dal LM & Partners sca (acquisita da Sopaf), trasferendola
alla società Plato Consultores & Servicos Limitata, di Madeira;
-
B2, euro 3 milioni, fra il 2008 ed il 2010, per finanziamenti
corrisposti alle srl Ovo Italia e Ovo;
-
B3 (in accoglimento dell'appello della pubblica accusa, ritenuta
però l'ipotesi della bancarotta preferenziale), euro 850.00 corrisposti ad Andrea
Magnoni;
-
B6, le somme versate dal 2006 al 2012 alla spa Pragmae (già
Essere) per oltre 7,5 milioni di euro;
-
B7, circa 100 milioni di euro dissipati nel partecipare, omettendo
le opportune verifiche, a mezzo di spa Petunia, al capitale di spa Banca Network
Investimenti;
-
B8, la somma di euro 100.000 a favore di China Opportunity
versata nel 2010 a titolo di rimborso finanziamento nonostante Sopaf vantasse più
cospicui crediti nei confronti di tale società;
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Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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