Sentenza Nº 32435 della Corte Suprema di Cassazione, 19-07-2019

Presiding JudgeCATENA ROSSELLA
ECLIECLI:IT:CASS:2019:32435PEN
Date19 Luglio 2019
Judgement Number32435
CourtQuinta Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
BARTOLOTTA GIOVANNI BATTISTA nato a STEFANACONI il 28/09/1958
PATANIA ANDREA NICOLA nato a VIBO VALENTIA il 12/04/1990
avverso la sentenza del 20/02/2018 della CORTE ASSISE APPELLO di CATANZARO
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ENRICO VITTORIO STANISLAO SCARLINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PIETRO GAETA
che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi
udito il difensore
LA DIFESA DI PARTE CIVILE, AVV. NICOLA PAGNOTTA DEPOSITA DUE CONCLUSIONI
E DUE NOTA SPESE E SI RIPORTA ALLE CONCLUSIONI
L'AVV.TO FRANCESCO LOJACONO CHIEDE L'ACCOGLIMENTO DEL RICORSO
L'AVV.TO TIZIANA BARILLARO CHIEDE L'ACCOGLIMENTO DEL RICORSO
L'AVV.TO GIOVANNI ARICO CHIEDE L'ACCOGLIMENTO DEL RICORSO
Penale Sent. Sez. 5 Num. 32435 Anno 2019
Presidente: CATENA ROSSELLA
Relatore: SCARLINI ENRICO VITTORIO STANISLAO
Data Udienza: 28/05/2019
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RITENUTO IN FATTO
1 - Con sentenza del 13 settembre 2016, la Prima Sezione di questa Corte,
per quanto qui di interesse, annullava la sentenza della Corte di assise di appello
di Catanzaro del 7 luglio 2015 in relazione alla declaratoria di penale
responsabilità di Giovanni Battista Bartalotta e di Andrea Nicola Patania per i
delitti loro ascritti, Bartalotta il tentato omicidio di Franco Calafati, Patania
l'omicidio di Giuseppe Matina.
I fatti di sangue in oggetto si erano consumati nel corso del 2012 quando le
famiglie ‘ndraghetiste dei Mancuso e dei Patania avevano deciso di sbarazzarsi
dei componenti della cosca dei cosiddetti Piscopisani che, volendo sottrarre ai
Mancuso, e quindi ai loro referenti Patania, il controllo mafioso della cittadina e
del circondario di Stefanoconi, avevano ucciso in un agguato Fortunato Patania,
nel settembre 2014, personaggio di vertice del clan omonimo.
La reazione era consistita nell'attentare alla vita di coloro che si reputava si
fossero resi protagonisti dell'omicidio del Patania e, oltre al tentato omicidio di
Franco Calafati (il 21 marzo 2012) ed all'omicidio di Giuseppe Matina (il 20
febbraio 2012) oggetto del giudizio di rinvio, si era concretata nel tentato
omicidio, prima, e nell'omicidio, poi, di Francesco Scrugli (rispettivamente l'11
febbraio 2012 ed il 21 marzo 2012), nell'omicidio di Davide Fortuna (il 6 luglio
2012) e negli agguati consumati a danno di Rosario Battaglia e Raffele Moscato
(il 21 marzo 2012 nella stessa azione che aveva condotto all'uccisione di
Scrugli), non andati a buon fine.
Tutti questi fatti erano stati oggetto del presente processo, ma non della
fase di rinvio, essendo divenute definitive le relative condanne, per avere la
Prima Sezione, con la medesima sentenza di annullamento sopra citata, rigettato
o dichiarato inammissibili gli ulteriori ricorsi (ad eccezione di quelli di Lopreiato,
che la Corte di rinvio aveva poi assolto, e di Figliuzza che, nel corso del giudizio
di rinvio, aveva iniziato a collaborare con la giustizia, così ammettendo le sue
responsabilità anche in ordine al tentato omicidio di Francesco Calafati, essendo
già divenuta definitiva la sua condanna per il tentato omicidio di Francesco
Scrugli).
1 - 1 - L'annullamento della sentenza della Corte d'assise di appello da
parte della Prima sezione era stato determinato dai rilevati vizi di motivazione,
che si sostanziavano nei seguenti rilievi.
1 - 1 - 1 - Quanto alla responsabilità di Giovanni Battista Bartalotta per
l'agguato consumato a danno di Franco Calafati, le accuse mosse dai
1
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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