Sentenza Nº 31867 della Corte Suprema di Cassazione, 18-07-2019

Presiding JudgeCAPPELLO GABRIELLA
ECLIECLI:IT:CASS:2019:31867PEN
Date18 Luglio 2019
Judgement Number31867
CourtQuarta Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
FRANZE' MARIO nato a FABRIZIA il 15/05/1972
MINELLI STEFANO nato a BRESCIA il 12/05/1980
STAFA ERION nato il 12/09/1976
VIVENZI CARMEN nato a BRESCIA il 16/07/1982
avverso la sentenza del 25/09/2018 della CORTE APPELLO di BRESCIA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO PEZZELLA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FELICETTA MARINELLI
che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata
riguardo a STAFA ERION e per l'inammissibilità dei ricorsi di FRANZE' MARIO, MINELLI
STEFANO e VIVENZI CARMEN.
E' presente l'avvocato BARZELLOTTI VIERI del foro di BRESCIA in difesa di MINELLI
STEFANO, che chiede l'accoglimento del ricorso.
L'avvocato BARZELLOTTI deposita nomina a sostituto processuale dell'avvocato
AGOSTI MARCO del foro di BRESCIA difensore di VIVENZI CARMEN, per la quale si
riporta ai motivi.
Penale Sent. Sez. 4 Num. 31867 Anno 2019
Presidente: CAPPELLO GABRIELLA
Relatore: PEZZELLA VINCENZO
Data Udienza: 12/06/2019
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RITENUTO IN FATTO
1.
Con sentenza del GUP del Tribunale di Brescia, emessa all'esito di rito
abbreviato in data
9/1/2018,
Franzè Mario, Minelli Stefano, Stafa Erion, Vivenzi
Carmen (in uno con EI Janati Mouchine, EI Janati Redouane), erano ritenuti re-
sponsabili:
Franzè Mario
del reato di cui al
capo 1
(detenzione illegale di arma con
l'aggravante di aver commesso il fatto nei tre anni dalla cessazione dell'esecuzione
di misure di prevenzione), e riconosciutegli le circostanze attenuanti generiche
equivalenti, condannato alla pena di anni uno mesi due di reclusione ed euro 3000
di multa; del reato di cui al
capo 3
(tentata rapina in concorso) e riconosciutegli
le circostanze attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti ed alla recidiva,
condannato ad anni due e mesi otto di reclusione ed euro ottocento di multa; dei
reati di cui ai
capi 6-7
(articolo 12 quinquies legge 356 del 1992) ritenuto più
grave il primo, ritenuta la continuazione, riconosciute le circostanze generiche
equivalenti, condannato ad anni uno mesi 10 di reclusione; del reato di cui
al capo
10
(art. 116 co. 15 CDS in relazione all'art. 73 D.Igs. 159/2011) e, riconosciutegli
le circostanze attenuanti generiche, condannato ad anni uno di arresto; del reato
di cui al
capo 11 (art. 186 CDS) riconosciutegli le circostanze attenuanti generiche
equivalenti, condannato alla pena di mesi uno di arresto ed euro 1300 di multa;
del reato di cui al
capo 12
(articolo 4 legge armi) riconosciute generiche equiva-
lenti, condannato alla pena di mesi quattro di arresto ed euro ottocento di am-
menda; del reato di cui al
capo 13
(articolo 337 c.p.) riconosciute generiche equi-
valenti, condannato alla pena di mesi sei di reclusione; dei reati di cui
ai capi 14-
15-16-17
(violazione legge stupefacenti), ritenuto più grave il capo 16, ricono-
sciute generiche equivalenti, condannato ad anni quattro di reclusione ed euro
4000 di multa.
Minelli Stefano
del reato di cui ai
capi 15 e 37,
per i quali è ritenuto il
co. 5 dell'art. 73 Dpr. 309/90, nonché
26, 35 e 36,
per i quali c'è stata condanna
in relazione al reato di cui all'art. 73 co. 1 Dpr. 309/90, e, ritenuta la continuazione
sotto il più grave reato di cui al capo 26, riconosciutegli le circostanze attenuanti
generiche, condannato ad anni quattro di reclusione ed euro 12.000 di multa.
Stafa Erion
dei reati ex art. 73 co. 1 Dpr. 309/90 di cui ai
capi 30, 31,
32, 33
e, ritenuta la continuazione, stimato più grave il capo 30, riconosciute
circostanze attenuanti generiche, condannato alla pena di anni cinque mesi quat-
tro di reclusione ed euro 20.000 di multa.
Vivenzi Carmen
della tentata rapina aggravata in concorso con Franzè
Mario di cui al
capo 3, e, riconosciutele le circostanze attenuanti generiche pre-
valenti, condannata alla pena di anni uno di reclusione ed euro 4000 di multa,
dichiarata sospesa.
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Corte di Cassazione - copia non ufficiale
Come ricordano i giudici di merito, e per quello che rileva ai fini dell'odierno
decidere, il presente procedimento nacque a seguito dell'attività d'indagine con-
dotta dal Nucleo investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Brescia,
scaturita dalle denunce presentate rispettivamente il 16 e il 17 maggio 2015 da
Simonelli Francesca e da Bortolotti Cinzia nei confronti di Franzè Mario.
Quest'ultimo, infatti, si era presentato presso il locale gestito dalla seconda
in Lumezzane, minacciando di incendiario o di farlo esplodere ove non fosse rien-
trato nella disponibilità dello stesso, avendolo in precedenza gestito.
L'attività di intercettazione autorizzata, di conseguenza, consentiva di indi-
viduare un traffico di stupefacenti gestito dal Franzè e di risalire alla rete dei suoi
fornitori, primo dei quali era Radici Roberto. La captazione delle utenze in uso a
questi metteva in luce i canali di approvvigionamento di questi, il primo rappre-
sentato dai fratelli El Janati Redouan e El Janati Mouchine, il secondo facente capo
all'albanese Stafa Erion.
Tra i clienti di Radici Roberto emergeva anche Minelli Stefano, che dimo-
strava di avere, a sua volta, una rete di acquirenti che egli riforniva stabilmente.
Da ultimo, Radici Roberto venne tratto in arresto a Trento, mentre si stava
recando ad effettuare la consegna di 20 grammi di cocaina.
Il 3 ottobre 2015 Franzè Mario venne a sua volta arrestato nella flagrante
detenzione di un'arma, con la quale si presentava più volte presso l'esercizio pub-
blico di cui sopra minacciando nuovamente i titolari ed intimando loro di lasciare
Lumezzane.
Le attività di intercettazione a carico del Franzè, estese ai colloqui tenuti in
carcere, consentivano di prendere cognizione del ruolo svolto dalla fidanzata Ga-
violi Veronica e dell'intestazione fittizia a terzi di autovetture, nonché di acquisire
importanti elementi di prova in ordine alla tentata rapina commessa nell'aprile
2015 ai danni della B.N.L. di Lumezzane (di questo trattava il separato procedi-
mento R.G.N.R. 17534/15, che venne poi riunito a questo).
2.
Pronunciando sull'appello del PM, del PG e degli odierni ricorrenti Franzè,
Minelli, Vivenzi e Stafa (nonché del coimputato El Janati Redouan, mentre la posi-
zione dell'altro coimputato El Janati Mouchine veniva separata e definita in altro
giudizio), la Corte di Appello di Brescia, con sentenza del 25/9/2018, in primis
correggeva l'errore materiale nell'intestazione della sentenza di primo grado, nel
senso che in calce alla descrizione dei capi d'imputazione dovesse aggiungersi la
contestazione della recidiva reiterata specifica infraquinquennale dopo esecuzione
pena e obbligatoria (ex art. 99 co. 5 cod. pen.) per Franzè Mario, quindi, in parziale
riforma dell'impugnata sentenza, con riferimento all'appello proposto da Franzè
Mario, gli riduceva la pena in relazione al capo 3) ad anni due e mesi due e giorni
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Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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