SENTENZA Nº 202200518 di CGA Sicilia, 06-04-2022

Presiding JudgeDE NICTOLIS ROSANNA
Date06 Aprile 2022
Published date27 Aprile 2022
Judgement Number202200518
CourtConsiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana
Pubblicato il 27/04/2022

N. 00518/2022REG.PROV.COLL.

N. 01077/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

Sezione giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1077 del 2019, proposto da
Magazzini Generali s.c.a.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Gerlando Giaccone, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Palermo, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Anna Maria Impinna, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso il suo studio in Palermo, piazza Marina, n. 39;

nei confronti

Autorità portuale di Palermo, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, domiciliataria ex lege in Palermo, via Villareale, n. 6;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia (Sezione Prima) n. 817/2019, resa tra le parti,


Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio di Comune di Palermo e di Autorità portuale di Palermo;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 6 aprile 2022 il Cons. Sara Raffaella Molinaro e uditi per le parti gli avvocati come da verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.


FATTO

1. La controversia riguarda l’ordinanza di ingiunzione e diffida a demolire, adottata dal Comune di Palermo in data 8 giugno 2017 ai sensi dell’art. 35 d.P.R. n. 380 del 2001, con la quale è stata ordinata e diffidata Magazzini Generali s.c.a.r.l. (di seguito: “Magazzini Generali”) a demolire a propria cura e spese “le opere abusive perpetrate sugli immobili identificati in catasto terreni al fg 124, p.lle 110, 218, 310 (ex 219) e 246 […] ricadenti in una zona di demanio marittimo presso il molo Trapezoidale del Porto di Palermo […] e di ripristinare lo stato dei luoghi, sotto la direzione tecnica di un professionista abilitato entro 90 giorni dalla notifica”.

2. Il suddetto provvedimento è stato impugnato congiuntamente agli atti presupposti e, in particolare, “ove occorrer possa”, dall’atto di annullamento della dia 7 ottobre 2013 n. 41 (protocollo n. 821722- pratica n. 03-185/2012), dalla Magazzini Generali davanti al Tar Sicilia – Palermo.

3. Il Tar ha respinto il ricorso con sentenza 21 marzo 2019 n. 817.

4. La società ha appellato la pronuncia, chiedendo l’annullamento dell’ordinanza di demolizione e, ove occorrere possa, degli atti presupposti.

5. Nel corso del giudizio di appello si sono costituiti l’Autorità portuale di Palermo e il Comune di Palermo.

6. All’udienza del 6 aprile 2022 la causa è stata trattenuta in decisione.

DIRITTO

7. L’appello è fondato.

7.1. Prioritariamente il Collegio rileva che i rinvii concessi per consentire una definizione stragiudiziale della lite non hanno sortito un esito positivo, di talché il ricorso di appello deve essere scrutinato nel merito.

8. Prima di scrutinare le singole censure appare opportuno ricostruire l’antefatto storico che ha condotto il Comune ad adottare l’impugnata ordinanza di demolizione.

Magazzini Generali opera nell'ambito dei servizi di logistica, dello stoccaggio merci all'interno dei depositi, nonché della gestione del deposito franco per le merci estere e del magazzino IVA per conto dell'Agenzia delle dogane in forza di atto di concessione demaniale rilasciato dall’Autorità portuale di Palermo in data 11 marzo 2013.

Detta concessione è stata rilasciata allo scopo di utilizzare le aree demaniali per la movimentazione di merci e containers e per realizzare e gestire un impianto fotovoltaico per la produzione di energia.

Essa ha ad oggetto una superficie ubicata all’interno dell’area di demanio marittimo del Porto di Palermo, molo Trapezoidale, di circa 30.000 mq.

All’interno di detta area sono installati capannoni afferenti al demanio marittimo, utilizzati per lo stoccaggio e la movimentazione delle merci. “Tra detti capannoni vi sono quelli ricadenti nelle particelle meglio indicate nel provvedimento oggi impugnato” (così dal ricorso in appello).

Nell’atto di concessione si specifica che, alla scadenza della medesima, le “opere oggetto della presente concessione resteranno acquisite al demanio marittimo” (art. 12).

Il progetto di realizzazione dell’impianto fotovoltaico è stato approvato dall’Autorità portuale, dapprima con nota 15 ottobre 2012 n. 8721, poi con parere del Comitato portuale 3 luglio 2012 n. 20 e infine con atto 12 ottobre 2012 n. 8661.

La Soprintendenza ha approvato l’intervento di realizzazione degli impianti energetici con collocazione dei pannelli fotovoltaici sulla superficie delle coperture dei magazzini collocati nell’area in concessione a Magazzini Generali con provvedimento 4 ottobre 2012 n. 6736 e successiva variante di cui alla nota 28 giugno 2013 n. 4413.

L’Autorità portuale di Palermo, titolare delle cabine di trasformazione, ha accettato i preventivi ENEL per l’adeguamento della connessione esistente alla rete elettrica degli impianti fotovoltaici, con nota 27 giugno 2013.

L’Agenzia delle dogane ha rilasciato l’autorizzazione a utilizzare le aree ai fini della realizzazione dell’impianto, con nota 11 ottobre 2012 n. 19581.

La Soprintendenza ha assoggettato a VIA il progetto come da istanza 27 marzo 2013 e successiva nota 9 luglio 2013 n. 30575.

Con nota 20 dicembre 2012 n. 11213 l’Autorità portuale, su richiesta di Magazzini Generali, ha comunicato che, in forza del disposto dell’art. 14 l.r. n. 65/1981, “gli immobili sui quali avrebbe dovuto essere realizzato l’impianto non erano soggetti né a concessione o autorizzazione edilizia né necessitavano di certificazione di agibilità/abitabilità”.

Il progetto è stato realizzato.

Parte appellante ha quindi dichiarato che dal mese di luglio 2013 la maggior parte della copertura energetica del porto di Palermo, sia in riferimento alle strutture in capo all’Autorità portuale che a quelle oggetto di concessione, è garantita dalla produzione generata dall’impianto fotovoltaico de quo.

Quanto ai rapporti con il Comune di Palermo, in data 2 novembre 2012 la società ricorrente ha presentato presso gli uffici del Comune di Palermo denuncia di inizio attività relativamente all’impianto energetico per cui è causa.

Con nota 14 novembre 2012 il Comune ha chiesto alla società un’integrazione documentale non esitata dalla ricorrente.

Il Comune di Palermo, con atto 7 ottobre 2013, n. 41, all’esito del procedimento avviato con nota 28.06.2013, ha disposto l’annullamento della dia...

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