SENTENZA Nº 201903610 di TAR Lazio - Roma, 08-01-2019

Presiding JudgeMATTEI FABIO
Date08 Gennaio 2019
Published date18 Marzo 2019
Judgement Number201903610
CourtTribunale Amministrativo Regionale del Lazio - Roma (Italia)
Pubblicato il 18/03/2019

N. 03610/2019 REG.PROV.COLL.

N. 13396/2017 REG.RIC.

N. 04891/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 13396 del 2017, proposto da:
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dall'avvocato Terenzio Fulvio Ponte, con domicilio eletto presso lo studio Gloria Calenda in Roma, Piazzale Enrico Dunant 15;

contro

Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, in persona del Ministro, legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;



sul ricorso numero di registro generale 4891 del 2018, proposto da:
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dall'avvocato Terenzio Fulvio Ponte, con domicilio eletto presso lo studio Terenzio Fulvio Raffaele Ponte in Giustizia, Pec Registri;

contro

Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, in persona del Ministro legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

quanto al ricorso n. 13396 del 2017:

del provvedimento di decadenza adottato ex art. 127 comma 1 lett. d) D.P.R. 3/1957, dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MIPAAF), segnatamente dal D.G. Direttore Generale del dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca, distinto al prot. n. 0022330, dell'11.12.2017;

di ogni atto presupposto, anche non conosciuto, ivi inclusi il decreto dipartimentale del 28.04.2017, prot. n. 0009296, istitutivo della (prima) commissione di indagine amministrativa; del decreto dipartimentale del 07.06.2017, prot. 0002017, istitutivo della (seconda) commissione di indagine amministrativa; la Relazione datata 06 luglio 2017, della seconda commissione d'indagine amministrativa; la nota n. 19913 del 13/11/2017 di avvio del procedimento di decadenza; la nota n. 22215 del 6/12/2017 di rigetto delle osservazioni rese; nonché tutti gli atti ed i verbali delle commissioni di indagine amministrativa e della relazione finale adottata dalla seconda di esse; così come pure – ove occorra ed ove lesiva - della nota a firma di Prof.ssa Izzi, poiché si tratta di un documento di Stato estero inefficace in Italia;

e per la condanna

della PA intimata al risarcimento del danno cagionato alla ricorrente, nella misura che sarà accertata in corso di giudizio, ovvero, gradatamente, in quella che sarà ritenuta di equa giustizia, nonché alla rifusione delle spese e competenze di giudizio, oltre la refusione del contributo unificato..

quanto al ricorso n. 4891 del 2018:

Per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

per l'annullamento

con ricorso in riassunzione, ai sensi dell'art. 105 u.c. cpa, del giudizio introdotto col ric. n. 13396/2017 r.g. di tutti gli atti già impugnati con il detto ricorso di seguito indicati:

1) il provvedimento di decadenza adottato ex art. 127 comma 1 lett. d) D.P.R. 3/1957, dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MIPAAF), segnatamente dal D.G. Direttore Generale del dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca, distinto al prot. n. 0022330, dell'11.12.2017;

2) Ogni atto presupposto, anche non conosciuto, ivi inclusi il decreto dipartimentale del 28.04.2017, prot. n. 0009296, istitutivo della (prima) commissione di indagine amministrativa; il decreto dipartimentale del 07.06.2017, prot. 0002017, istitutivo della (seconda) commissione di indagine amministrativa; la Relazione datata 06 luglio 2017, della seconda commissione d'indagine amministrativa; la nota n. 19913 del 13/11/2017 di avvio del procedimento di decadenza; la nota n. 22215 del 6/12/2017 di rigetto delle osservazioni rese; nonché tutti gli atti ed i verbali delle commissioni di indagine amministrativa e della relazione finale adottata dalla seconda di esse; così come pure – ove occorra ed ove lesiva - della nota dell'Università Lateranense, poiché si tratta di un documento di Stato estero inefficace in Italia;

e per la condanna della p.a. intimata:

al risarcimento del danno cagionato alla ricorrente, nella misura che sarà accertata in corso di giudizio, ovvero, gradatamente, in quella che sarà ritenuta di equa giustizia;

alla refusione delle spese e competenze di giudizio, oltre al contributo unificato;

Per quanto riguarda i motivi aggiunti presentati il 10 agosto 2018 :

per la impugnazione e l'annullamento:

- dell'allegato provvedimento prot. 0019373 del 22.06.2018, a firma del direttore generale del MIUR;

nonché ove effettivamente lesivi, dei seguenti atti presupposti:

- nota MIPAAF prot. 6169 del 9.5.2018, rivolta al MIUR, non conosciuta, della quale – in difetto di deposito da parte della PA intimata – si chiede sin da ora che il TAR ne voglia ordinarne l'esibizione al MIPAAF;

- richiesta del MIUR, di estremi e data sconosciuti, con cui è stato chiesto un parere al CIMEA, in ordine alla equipollenza/equivalenza in Italia del titolo di studio estero di Dottorato in Diritto Canonico conseguito presso la Pontificia Univeristà Lateranense, della quale – in difetto di deposito da parte della PA intimata – si chiede sin da ora che il TAR ne voglia ordinarne l'esibizione al MIUR;

- dell'allegato parere del direttore del CIMEA, datato 15.6.2018.

Per quanto riguarda i motivi aggiunti presentati il 10 agosto 2018:

per la impugnazione e l'annullamento:

- dell'allegato provvedimento prot. 0019373 del 22.06.2018, a firma del direttore generale del MIUR;

nonché ove effettivamente lesivi, dei seguenti atti presupposti:

- nota MIPAAF prot. 6169 del 9.5.2018, rivolta al MIUR, non conosciuta, della quale – in difetto di deposito da parte della PA intimata – si chiede sin da ora che il TAR ne voglia ordinarne l'esibizione al MIPAAF;

- richiesta del MIUR, di estremi e data sconosciuti, con cui è stato chiesto un parere al CIMEA, in ordine alla equipollenza/equivalenza in Italia del titolo di studio estero di Dottorato in Diritto Canonico conseguito presso la Pontificia Univeristà Lateranense, della quale – in difetto di deposito da parte della PA intimata – si chiede sin da ora che il TAR ne voglia ordinarne l'esibizione al MIUR;

- dell'allegato parere del direttore del CIMEA, datato 15.6.2018.


Visti i ricorsi, i motivi aggiunti ed i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 8 gennaio 2019 il dott. Salvatore Gatto Costantino e uditi per le...

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