SENTENZA Nº 201900284 di TAR Lazio - Roma, 21-11-2018

Presiding JudgeCORREALE IVO
Date21 Novembre 2018
Published date09 Gennaio 2019
Judgement Number201900284
CourtTribunale Amministrativo Regionale del Lazio - Roma (Italia)
Pubblicato il 09/01/2019

N. 00284/2019 REG.PROV.COLL.

N. 09331/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9331 del 2015, proposto da
Angelo Raffaele De Dominicis, rappresentato e difeso dagli avvocati Eugenio Picozza, Annalisa Di Giovanni, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Eugenio Picozza in Roma, via San Basilio, 61;

contro

Presidenza del Consiglio dei Ministri, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Corte dei Conti, non costituita in giudizio;

Per:

A) l’annullamento:

- della comunicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministeri, Segretariato Generale, Ufficio Studi e Rapporti Interistituzionali, Servizio per il personale delle magistrature, n.prot. USG/USRI 0003616 P-4.2.15.8 del 18 maggio 2015, avente ad oggetto: “Art. 1 del decreto –legge 24 giugno 2014 n. 90, convertito con modificazioni nella legge 11 agosto 2014 n. 114. Istanza del Dott. Angelo De Dominics, ricevuta in data 1.6.2015”;

- del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13.5.2014 n. 1569, nella sola parte in cui fa “salva l’applicazione di un’eventuale normativa sopravvenuta che riformi la materia”;

B) il riconoscimento del diritto del ricorrente alla permanenza in servizio fino al compimento del 75° anno di eta' (decreto di proroga n. 1569 del presidente del consiglio dei ministri del 13/5/2014);

C) il risarcimento danno arrecato dall’amministrazione resistente;


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Presidenza del Consiglio dei Ministri;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 21 novembre 2018 la dott.ssa Roberta Ravasio e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.


FATTO

1. Il ricorrente, già magistrato della Corte dei Conti, ha compiuto il 70° anno di età il 14 aprile 2015, ed ha chiesto di poter rimanere in servizio sino al compimento del 75° anno.

2. Tale richiesta è stata accolta con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 1569 del 13 maggio 2014, che ha accordato al dott. De Dominicis l’assenso a rimanere in servizio per un ulteriore quinquennio a decorrere dal 15 aprile 2015.

3. Con comunicazione del 18 maggio 2015, ricevuta dal ricorrente il 1° giugno 2015, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha comunicato che, in applicazione dell’art. 1 del D.L. n.09/2014, convertito con modificazione nella legge 11 agosto 2014 n. 114, “la scadenza dei trattenimenti in servizio già disposti è stata rideterminata dal legislatore stesso al 31 dicembre 2014, come nel suo caso, ovvero fino alla data di scadenza del trattenimento in servizio, se fissata in data anteriore al 31 dicembre 2015. Pertanto, in tal senso ed in pedissequa applicazione della citata normativa, si provvederà contestualmente, con successivo provvedimento vincolato, a rideterminare la data di scadenza del trattenimento in servizio già concesso alla S.V. fissandola al 31 dicembre 2015 e a disporre il conseguente collocamento a riposto d’ufficio.”.

4. Avverso tale provvedimento nonché avverso il precedente provvedimento del 13 maggio 2014, con il quale il trattenimento in servizio per cinque anni a decorrere dal 15 aprile 2015 era stato accordato “salva l’applicazione di un’eventuale normativa sopravvenuta che riformi la materia”, il ricorrente ha spiegato impugnazione, deducendone la illegittimità per i seguenti motivi:

I) violazione e falsa applicazione dell’art. 1, comma 3, del D.L. 24 giugno 2014, N. 90, convertito in legge 11 agosto 2014, N. 114, eccesso di potere per travisamento dei presupposti di fatto e di diritto, violazione del principio del legittimo affidamento: con questa censura il ricorrente propone una lettura dell’art. 1, comma 3, del D.L. 90/2014, secondo cui i trattenimenti in servizio già prorogati e disposti prima della entrata in vigore del D.L. 90/2014 sarebbero fatti salvi per tutta la durata originariamente prevista;

II) incostituzionalità dell’art. 1 del D.L. n. 90/2014 per violazione e falsa applicazione dell’art. 6 CEDU e...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT