SENTENZA Nº 201900161 di TAR Calabria - Reggio Calabria, 09-01-2019

Presiding JudgeCRISCENTI CATERINA
Date09 Gennaio 2019
Published date19 Marzo 2019
Judgement Number201900161
CourtTribunale Amministrativo Regionale della Calabria - Reggio Calabria (Italia)
Pubblicato il 19/03/2019

N. 00161/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00705/2013 REG.RIC.

N. 00097/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

Sezione Staccata di Reggio Calabria

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 705 del 2013, come riassunto con il ricorso numero di registro generale n. 97 del 2017, proposto dal signor Antonino De Masi in proprio e n.q. di amministratore unico, legale rappresentante, della società "De Masi Costruzioni s.r.l." e dal signor Giuseppe De Masi in proprio e n.q. di amministratore unico, legale rappresentante, della società "Calfin s.p.a.” rappresentati e difesi dagli avvocati Giacomo Francesco Saccomanno e Roberto Saccomanno, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Carmen Macri' in Reggio Calabria, via D. Tripepi, 7/F;

contro

il Ministero dell'Interno, in persona del Ministro pro tempore, non costituito in giudizio;
la Prefettura di Reggio Calabria, in persona del Prefetto pro tempore, non costituita in giudizio;
il Commissario Straordinario Antiracket del Governo per il Coordinamento delle Iniziative Antiracket ed Antiusura, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata in Reggio Calabria, via del Plebiscito, n. 15;



sul ricorso numero di registro generale 97 del 2017 proposto dal signor Antonino De Masi in proprio e n.q. di amministratore unico, legale rappresentante, della società "De Masi Costruzioni s.r.l." e dal signor Giuseppe De Masi in proprio e n.q. di amministratore unico, legale rappresentante, della società "Calfin s.p.a.” rappresentati e difesi dagli avvocati Giacomo Francesco Saccomanno e Roberto Saccomanno, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Carmen Macri' in Reggio Calabria, via D. Tripepi, 7/F;

contro

il Ministero dell'Interno, in persona del Ministro pro tempore ed il Commissario Straordinario del Governo per le Iniziative Antiracket e Antiusura, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Reggio Calabria, domiciliata in Reggio Calabria, via del Plebiscito, 15;

per l'annullamento

quanto al ricorso n. 705 del 2013:

dei provvedimenti assunti dal Commissario straordinario del Governo per il Coordinamento delle Iniziative Antiracket ed Antiusura, con i quali sono stati riconosciuti i seguenti importi:

- euro 330.819,00 a titolo di anticipazione con Decreto del Commissario Straordinario del Governo per le iniziative Antiracket ed Antiusura nr. 304-U-10/7/2013 del 18 luglio 2013, notificato in data 19 luglio 2013, con contratto sottoscritto in data 19 luglio 2013;

- euro 1.126.986,83 a saldo con Decreto del Commissario Straordinario del Governo per le iniziative Antiracket ed Antiusura nr. 489-U-26/8/2013 del 9 settembre 2013, notificato in data 12 settembre 2013, con contratto sottoscritto in data 20 settembre 2013;

e tutti gli altri provvedimenti presupposti e, comunque, successivi oltre alla espressa domanda di quantificazione dell'esatto importo del mutuo e per la determinazione e liquidazione dei danni subiti dalle parti ricorrenti sia per il ritardo che per la evidente elusione dei provvedimenti emessi dal T.A.R. di Reggio Calabria e dal Consiglio di Stato.

quanto al ricorso n. 97 del 2017:

per la riassunzione conseguente alla sentenza del Consiglio di Stato n. 534/2017 con cui è stata dichiarata la nullità della sentenza del TAR per la Calabria, sede di Reggio Calabria, n. 398/2016.


Visti i ricorsi e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Commissario Straordinario Antiracket del Governo per il Coordinamento delle Iniziative Antiracket ed Antiusura e del Ministero dell'Interno;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 9 gennaio 2019 la dott.ssa Agata Gabriella Caudullo e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.


FATTO

1. Gli odierni ricorrenti - Antonino De Masi, in proprio e quale amministratore unico di De Masi Costruzioni s.r.l., e Giuseppe De Masi, in proprio e quale amministratore unico di Calfin s.p.a., - con ricorso iscritto al n. 659/2012 r.g. hanno adito questo T.A.R. per avversare gli atti e i provvedimenti – e in particolare il decreto n. 460 del 1° agosto 2012 – con i quali il Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket – antiusura ha respinto le istanze rispettivamente presentate il 13 aprile 2007 e il 16 aprile 2007 per ottenere l’ammissione al beneficio del mutuo senza interessi, previsto dall’art. 14 della l.n. 108 del 1996, al quale essi affermavano di avere titolo in quanto hanno denunciato di essere vittime di usura da parte di alcuni istituti di credito, ai quali si erano rivolti, e in quanto tuttora parti offese nel relativo procedimento penale.

1.1. Il Tribunale, con la sentenza n. 433 del 20 giugno 2013, all’esito del giudizio così instaurato, ha accolto il ricorso proposto e ha annullato il decreto n. 460 del 1° agosto 2012 del Commissario straordinario, con obbligo di riesame delle istanze, da condursi nel rispetto delle motivazioni contenute nella sentenza stessa, e di conclusione del procedimento entro il termine di sessanta giorni dalla comunicazione o dalla notificazione della sentenza.

1.2. Il Commissario Straordinario ha provveduto sulle istanze di mutuo con il decreto n. 304-U-10/7/2013 del 18 luglio 2013, con il quale è stata riconosciuta una anticipazione di € 330.819,00, e con il successivo decreto n. 489-U-26/8/2013 del 12 settembre 2013, con il quale è stato riconosciuto a saldo l’importo di € 1.126.986,83.

2. Tali ulteriori provvedimenti sono stati impugnati dinanzi a questo TAR con ricorso iscritto al n. 705/2013 r.g.

I ricorrenti hanno chiesto, in particolare, la declaratoria di nullità o illegittimità dei provvedimenti impugnati con la conseguente rideterminazione dell’importo corretto del mutuo da erogare, contestando la mancanza di idonea motivazione ed adeguata istruttoria nonché l’utilizzo di un sistema di calcolo inadeguato e...

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