SENTENZA Nº 201805035 di TAR Lazio - Roma, 27-02-2018

Presiding JudgePASANISI LEONARDO
Date27 Febbraio 2018
Published date07 Maggio 2018
Judgement Number201805035
CourtTribunale Amministrativo Regionale del Lazio - Roma (Italia)
Pubblicato il 07/05/2018

N. 05035/2018 REG.PROV.COLL.

N. 02445/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2445 del 2016, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
US Palestrina 1919 S S a r.l. Dilettantistica, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati Sabrina Morelli, Gianluca Calistri, con domicilio eletto presso lo studio Studio Legale Slm & Associati in Roma, via Crescenzio n. 63;

contro

Comune di Palestrina, rappresentato e difeso dall'avvocato Salvatore Bellomia, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Gradisca, n. 7;

per l'annullamento, previa sospensione,

- dell'ordinanza del responsabile del Dipartimento tecnico Area governo del territorio, n. 179 del 9 dicembre 2015, di chiusura/cessazione immediata attività di somministrazione di alimenti e bevande esercitata nell’immobile sito in via della Stella n. 223;

- di ogni altro atto connesso, presupposto e consequenziale, compreso il rapporto della Polizia Municipale prot. n. 17478 del 1° dicembre 2015;

- dell’ordinanza del 14 luglio 2016 impugnata con i motivi aggiunti depositati il 14 ottobre 2016;

- dell’ordinanza prot. n. 9571 del 30 giugno 2017 impugnata con i motivi aggiunti depositati il 28 settembre 2017,

nonché per la condanna dell’amministrazione al risarcimento dei danni.


Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune di Palestrina;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 27 febbraio 2018 la dott.ssa Cecilia Altavista e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.


FATTO e DIRITTO

Con il presente ricorso sono stati impugnati l'ordinanza del responsabile del Dipartimento tecnico Area governo del territorio, n. 179 del 9 dicembre 2015, di chiusura/cessazione immediata attività di somministrazione di alimenti e bevande esercitata nell’immobile sito in via della Stella n. 223, presso l’impianto sportivo A. Sbardella nonché tutti gli atti connessi e presupposti.

Il provvedimento di chiusura dell’attività di somministrazione è basato sull’accertamento effettuato dalla Polizia locale relativo alla destinazione al pubblico dell’attività, in violazione della SCIA presentata il 12 agosto 2015 per la somministrazione di alimenti e bevande ai soci quale circolo privato.

La parte ricorrente ha premesso in fatto le seguenti circostanze: l’impianto sportivo, di proprietà comunale, è stato concesso in uso alla società sportiva con la delibera del Consiglio comunale n. 59 del 14 novembre 2008 e la successiva convenzione sottoscritta il 28 maggio 2009, che aveva previsto alcune opere di riqualificazione dell’impianto sportivo a carico della concessionaria (realizzazione manto erboso sintetico e rifacimento recinzione campo sportivo S. Rocco-Piazzale Italia; completamento e messa a norma recinzione campo sportivo Sbardella); l’art. 15 della Convenzione prevedeva espressamente “la concessione di servizi di bar o altri servizi fanno parte della presente convenzione, salvo il rilascio di licenze o autorizzazioni di vendita al dettaglio”; i progetti relativi alla riqualificazione dell’impianto sportivo erano stati approvati con delibere della giunta comunale n. 195 del 23 settembre 2009 e n. 196 del 15 settembre 2011; per i vari lavori dell’impianto erano state presentate DIA nel 2010 e nel 2012 e una SCIA il 10 febbraio 2015 nonché richiesta del certificato di agibilità il 24 marzo 2015; il 10 febbraio 2015 era stato redatto certificato di consistenza dell’impianto sportivo sottoscritto dal legale rappresentante della società e dal tecnico comunale in cui era espressamente contemplato il ristorante; il 22 maggio 2015 era stata presentata SCIA per la somministrazione di alimenti e bevande al pubblico; con nota del 25 maggio 2015 il Comune aveva comunicato la perdita di efficacia della SCIA, in quanto priva del certificato di agibilità, essendo stata allegata alla SCIA solo una copia della richiesta di tale certificato (presentata al Comune il 24 marzo 2015); il 25 giugno 2015 la Polizia locale accertava quindi l’esercizio dell’attività in mancanza del titolo autorizzatorio ed irrogava la sanzione pecuniaria per la violazione dell’art. 20 della legge regionale n. 21 del 2006; l’8 luglio 2015 è stata presentata nuova SCIA per somministrazione di alimenti e bevande con l’espresso riferimento all’avvenuta formazione del silenzio assenso sulla richiesta del certificato di agibilità; con nota del 10 luglio 2015 il Comune dichiarava la ricevibilità della SCIA dell’8 luglio 2015, facendo...

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