SENTENZA Nº 201610767 di TAR Lazio - Roma, 12-10-2016

Presiding JudgeSTANIZZI ELENA
Date12 Ottobre 2016
Published date02 Novembre 2016
Judgement Number201610767
CourtTribunale Amministrativo Regionale del Lazio - Roma (Italia)
Pubblicato il 02/11/2016

N. 10767/2016 REG.PROV.COLL.

N. 03744/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3744 del 2013, proposto da:
Paola Maria Palma, rappresentata e difesa dall'avvocato Marino Bisconti C.F. BSCMRN60A13A006S, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, v.le delle Milizie, 34;

contro

Comune di Torricella in Sabina, in persona del sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Fabio Baglioni C.F. BGLFBA67R28D662R, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Nizza, 59;

per la condanna

al risarcimento danni per la perdita del diritto di proprietà a seguito dell'appropriazione, da parte del comune di Torricella in Sabina, del terreno della ricorrente, occupato per l'attuazione di un programma di edilizia popolare.


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune di Torricella in Sabina;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 12 ottobre 2016 il dott. Antonio Andolfi e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.


FATTO

Con atto di citazione notificato il 21 settembre 2000, l’attuale ricorrente conveniva in giudizio, innanzi al Tribunale civile di Roma, la regione Lazio, il comune di Torricella in Sabina, l’Istituto autonomo case popolari di Rieti e l’ex sindaco del comune di Torricella in Sabina per chiedere la dichiarazione di illegittimità dell’occupazione di alcuni terreni di sua proprietà siti nel comune di Torricella in Sabina, la dichiarazione di responsabilità del sindaco pro tempore e della regione Lazio, nonché il risarcimento del danno da determinarsi per una cifra di circa lire 200 milioni.

Il predetto giudizio si estingueva in quanto, in seguito a un evento interruttivo dichiarato all’udienza del 25 settembre 2002, non veniva più riassunto.

Quindi, con un secondo atto di citazione, notificato il 22 febbraio 2005, la stessa ricorrente conveniva innanzi al Tribunale civile di Roma le controparti pubbliche, chiedendo l’accertamento dell’appropriazione del terreno da parte del Comune di Torricella in Sabina e la conseguente condanna del Comune al risarcimento del danno derivante dalla perdita del diritto di proprietà; la ricorrente chiedeva anche l’accertamento della responsabilità della regione Lazio per omessa vigilanza sui comuni e sui soggetti investiti dei compiti di attuazione dei programmi di edilizia popolare.

Il processo civile, espletata la fase istruttoria mediante l’esperimento di una consulenza tecnica d’ufficio, veniva definito con sentenza numero 674 del 2012, depositata il 14 gennaio 2013, con la quale il giudice civile dichiarava il difetto di giurisdizione in favore del giudice amministrativo, trattandosi, a suo giudizio, di occupazione appropriativa.

Con il ricorso indicato in epigrafe, notificato al Comune di Torricella in Sabina in data 11 aprile 2013, la ricorrente trasferisce il processo in sede di giurisdizione amministrativa e chiede l’accertamento della occupazione appropriativa, da parte del Comune resistente, del terreno già di sua proprietà, con condanna del Comune al risarcimento del danno derivante dalla perdita del diritto di proprietà, commisurato in euro 283.384 o nella somma maggiore o minore ritenuta di giustizia, oltre rivalutazione e interessi.

In via istruttoria, la ricorrente chiede che il Tribunale amministrativo regionale faccia propria la...

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