Sentenza Nº 19272 della Corte Suprema di Cassazione, 25-06-2020

Presiding JudgeCIAMPI FRANCESCO MARIA
ECLIECLI:IT:CASS:2020:19272PEN
Judgement Number19272
Date25 Giugno 2020
CourtQuarta Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
BELLISSIMA ORAZIO nato a CATANIA il 25/08/1958
avverso l'ordinanza del 09/01/2020 del TRIB. LIBERTA' di MESSINA
udita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO PEZZELLA;
lette le conclusioni del PG OLGA MIGNOLO che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilità
del ricorso e condannarsi il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una
somma a favore della cassa delle ammende.
Penale Sent. Sez. 4 Num. 19272 Anno 2020
Presidente: CIAMPI FRANCESCO MARIA
Relatore: PEZZELLA VINCENZO
Data Udienza: 12/06/2020
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RITENUTO IN FATTO
1.
Con ordinanza del
9/1/2020, il
Tribunale di Messina, adito ai sensi
dell'art. 309 cod. proc. pen., confermava il provvedimento del
16/12/2019,
con
il quale il Giudice per le indagini preliminari dello stesso Tribunale aveva disposto
l'applicazione nei confronti di Bellissima Orazio della misura della custodia caute-
lare in carcere, in relazione ai reati di cui al D.P.R. n. 309 del 1990, artt. 74 e 73
per avere fatto parte di un'associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di
stupefacenti, promossa e diretta da Galletta Nicola Pietropaolo Pasquale e Bonaf-
fini Salvatore, con il compito di stabile fornitore della sostanza con contestazione
dal luglio 2018 all'attualità (capo A della rubrica) e per avere concorso nella con-
sumazione di alcuni specifici delitti fine di quel sodalizio (capi B e C), nello specifico
per avere ceduto in più occasioni, tra luglio e ottobre 2018 a Galletta, Pietropaolo
Bonaffini e Maceli, sostanza stupefacente del tipo marijuana per la successiva ces-
sione ad Alciuzzo Alberto ai fini dello spaccio al minuto nonché per avere ceduto
in data 5 e 20 novembre 2018 in più occasioni a Galletta e Maceli sostanza stupe-
facente del tipo marjuana che, tramite l'intermediazione di Barbera Vincenzo e
Barbera Gaetano, era ulteriormente ceduta ad Arrigo Angelo
In sede di interrogatorio di garanzia l'indagato aveva respinto gli addebiti
asserendo che il Galletta gli aveva effettivamente chiesto di procurargli della
droga, ma che egli non aveva aderito a tale proposta e sostenendo di aver fornito
allo stesso solo beni oggetto del suo commercio (mobilio ed articoli di corredo).
Come ricorda il provvedimento impugnato, le incolpazioni a carico
dell'odierno ricorrente si inseriscono nell'ambito dell'operazione di polizia c.d. "Pre-
dominio" che ha portato all'emersione di un'allarmante attività criminale "riorga-
nizzata", posta in essere da storici esponenti di sodalizi organizzati messinese, in
passato divenuto collaboratori di giustizia e, in epoca successiva e più recente,
ritornati sul territorio messinese ove hanno sia intrapreso il traffico organizzato di
stupefacenti, oggetto di contestazione al capo A, sia riorganizzato il sodalizio ma-
fioso dì cui al capo L della rubrica.
Nell'ambito dell'attività criminosa organizzata avviata nel settore del nar-
cotraffico si innesterebbero i rapporti con l'odierno ricorrente, che si sarebbe posto
nei riguardi del sodalizio quale affidabile canale di procacciamento della sostanza
acquistata. Rilevava il tribunale messinese come le emergenze procedimentali
avessero confermato la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico dell'in-
dagato in ordine ai delitti ascrittigli e come, nonostante lo stato di incensuratezza,
vi fosse un concreto pericolo che il prevenuto potesse tornare a commettere reati
della stessa specie di quelli per i quali si procede, si riporta testualmente, in ra-
gione della
"accentuata pericolosità, cui si connette un rischio concreto ed attuale
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Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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