Sentenza Nº 16916 della Corte Suprema di Cassazione, 25-06-2019

Presiding JudgeTRAVAGLINO GIACOMO
ECLIECLI:IT:CASS:2019:16916CIV
Judgement Number16916
Date25 Giugno 2019
CourtTerza Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterCIVILE
SENTENZA
sul ricorso 19408-2017 proposto da:
MONAI DENISE, VALENT MAURO, BORGHI RENATA, MONAI IDA,
MONAI PATRIZIO, elettivamente domiciliati in ROMA,
P.LE CLODIO 56 QUARTO PIANO INT. 8, presso lo studio
dell'avvocato GIOVANNI BONACCIO, che li rappresenta e
difende;
- ricorrenti -
contro
MAINARDIS MARIA, elettivamente domiciliata in ROMA,
VIA LEONE IX 16, presso lo studio dell'avvocato
GIANLUCA CARBONI, che la rappresenta e difende
Civile Sent. Sez. 3 Num. 16916 Anno 2019
Presidente: TRAVAGLINO GIACOMO
Relatore: DELL'UTRI MARCO
Data pubblicazione: 25/06/2019
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
unitamente all'avvocato RAFFAELE CONTE;
-
controricorrente-
avverso la sentenza n. 226/2017 della CORTE D'APPELLO
di TRIESTE, depositata il 30/03/2017;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica
udienza del 18/04/2019 dal Consigliere Dott. MARCO
DELL'UTRI;
udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore
Generale Dott. ALESSANDRO PEPE che ha concluso per il
rigetto del ricorso;
udito l'Avvocato GIOVANNI BONACCIO;
udito l'Avvocato RAFFAELE CONTE;
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Corte di Cassazione - copia non ufficiale
FATTI DI CAUSA
1.
Con sentenza resa in data 30/3/2017, la Corte d'appello di
Trieste, decidendo quale giudice del rinvio,
ex
art. 622 c.p.p., a se-
guito della decisione emessa in sede penale dalla Corte di cassazione
(sentenza n. 5069/2013), ha condannato Ida Monai, Denise Monai,
Renata Borghi, Mauro Valent e Patrizio Monai, al risarcimento dei
danni subiti dalla Mainardis a seguito dei reati di lesione personale e
di ingiuria commessi (il primo da tutti gli imputati e il secondo dalle
sole Ida Monai e Denise Monai) ai danni della stessa.
2.
A fondamento della decisione assunta, la corte territoriale ha
evidenziato la piena attendibilità delle dichiarazioni rese in sede pena-
le dalla persona offesa, quale testimone, siccome ampiamente corro-
borate dagli elementi di prova documentale e testimoniale specifica-
mente indicate in motivazione, così pervenendo all'accertamento del-
la responsabilità degli originari imputati (così come in precedenza
specificata) e all'entità dei danni subiti dalla Mainardis.
3.
Avverso la sentenza d'appello, Ida Monai, Denise Monai, Rena-
ta Borghi, Mauro Valent e Patrizio Monai, propongono ricorso per cas-
sazione sulla base di un unico complesso motivo d'impugnazione, illu-
strato da successiva memoria.
4.
Maria Mainardis resiste con controricorso.
RAGIONI DELLA DECISIONE
1. Con l'unico motivo d'impugnazione proposto, i ricorrenti censu-
rano la sentenza impugnata per erroneità, contraddittorietà, irrazio-
nalità e manifesta illogicità della motivazione; violazione delle statui-
zioni della sentenza di rinvio; omesso esame di un fatto decisivo con-
troverso; violazione dell'art. 2697 c.c. e degli artt. 627 e 533 c.p.p.
(in relazione all'art. 360 nn. 3 e 5 c.p.c.), per avere il giudice del rin-
vio accertato la responsabilità degli odierni ricorrenti in assenza di
Udienza del 18 aprile 2019 - R.G. n. 19408/2017 - rel. cons. Marco Dell'Utri
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