Sentenza Nº 14041 della Corte Suprema di Cassazione, 07-05-2020

Presiding JudgeMOGINI STEFANO
ECLIECLI:IT:CASS:2020:14041PEN
Date07 Maggio 2020
Judgement Number14041
CourtSesta Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
Penale Sent. Sez. 6 Num. 14041 Anno 2020
Presidente: MOGINI STEFANO
Relatore: VIGNA MARIA SABINA
Data Udienza: 09/01/2020
SENTENZA
sul ricorso
proposto
da:
Malvaso Rosario
nato
a Pisticci il
05/09/1944
Del Monte
Adriano
nato
a Pisticci il
10/03/1970
Caruso
Antonio
nato
a Pisticci il
18/12/1958
avverso
la sentenza del
28/03/2019
della Corte di appello di Potenza
visti
gli
atti,
il
provvedimento
impugnato
ed il ricorso;
udita
la relazione
svolta
dal Consigliere Maria Sabina
Vigna;
sentite
le conclusioni del
Sostituto
Procuratore Generale Luigi Orsi che ha chiesto
l'annullamento
senza
rinvio
della sentenza
impugnata
per
prescrizione.
Udito
l'avvocato
Stefano
Parretta
del foro di Roma in difesa della
parte
civile
Comune di Pisticci, che ha
insistito
per
la
declaratoria
di
inammissibilità
o di
rigetto
dei ricorsi degli
imputati.
Udito
l'avvocato
Rocco Mauro del
foro
di Matera
difensore
di fiducia
delle
parti
civili
Giuseppina D'Aranno e Ada Amelia Cataldo e
quale
sostituto
processuale
dell'avvocato
Erminio Marzovilli,
difensore
della parte civile Mariano Gennaro, che
si
è
riportato
alle conclusioni
scritte
depositate
e
ha
chiesto
la
conferma
delle
statuizioni
civili.
Uditi
l'avvocato
Riccardo Laviola del
foro
di Matera per il
ricorrente
Antonio
Caruso
e
l'avvocato
Domenico Morelli del
foro
di Matera
per
il
ricorrente
Rosario Malvaso,
i
quali
hanno
insistito
per
l'annullamento
senza
rinvio
della sentenza
impugnata
o,
in subordine,
per
l'annullamento
con rinvio
limitatamente
alle questioni che la
Corte
riterrà
meritevoli
di
approfondimento.
Udito
l'avvocato
Roberto Capra del
foro
di
Torino,
sostituto
processuale
dell'avvocato
Alessandro
Singetta
del
foro
di Potenza, in difesa di Adriano Del
Monte, che
si
è
riportato
al ricorso e ha
insistito
per
l'accoglimento
dello stesso.
RITENUTO
IN
FATTO
l.
Con la sentenza
impugnata,
la Corte di appello di Potenza ha
dichiarato
inammissibili
ex
artt.
581 e 592 cod. proc. pen. gli appelli proposti da Malvaso
Rosario, Del Monte Adriano e Caruso
Antonio
avverso la sentenza emessa nei loro
confronti
dal Tribunale di Matera in
data
20
novembre
2014
che li condannava alla
pena
ritenuta
di giustizia in relazione alla commissione di un
elevato
numero
di
peculati, falsi
materiali
e falsi ideologici
per
mezzo di induzione in
errore.
In
particolare:
-Malvaso è
stato
condannato
per
i reati di peculato e di falso dal n. 30 al n.
106
del capo A) nonché
per
gli episodi elencati nei capi C), D),
F)
e G) ad eccezione
dei
delitti
di peculato
contestati
nei capi C) e
F)
per i quali è
stata
pronunciata
assoluzione;
-Del Monte è
stato
condannato
per
i reati di peculato e di falso dal n.
30
al n.
106
del capo
A);
-Caruso è
stato
condannato
per
i reati di peculato e di falso di cui al capo G).
Nelle sentenze
di
merito
è
stata,
altresì, disposta
la
confisca
per
equivalente
delle
somme
e dei beni
corrispondenti
al
prezzo/profitto
del reato di peculato, già
sottoposti
a sequestro
preventivo.
1.1.
In
sintesi, Malvaso, in
qualità
di
dipendente-geometra
in servizio presso
l'ufficio
tecnico del Comune
di
Pisticci, e
quindi
pubblico ufficiale, in concorso con
il correo
Giorgetti,
in servizio presso
l'ufficio
ragioneria, in alcuni casi
predisponeva, o faceva predisporre da
altri,
false
determinazioni
di liquidazione in
favore
della
ditta
di Del Monte,
sottoponendole
alla
firma
del
dirigente
dell'ufficio
tecnico e di
altri
dirigenti,
che
firmavano
senza
effettuare
alcun
controllo
anche in
merito
alla
copertura
finanziaria, in
virtù
del
rapporto
di fiducia che
si
era
instaurato;
in
altri
casi falsificava
direttamente
la firma del
dirigente
su
detti
atti
2

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