Sentenza Nº 07573 della Corte Suprema di Cassazione, 18-03-2019

Presiding JudgeSAN GIORGIO MARIA ROSARIA
ECLIECLI:IT:CASS:2019:7573CIV
Judgement Number07573
Date18 Marzo 2019
CourtSeconda Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterCIVILE
SENTENZA
sul ricorso 21015-2015 proposto da:
VIBERTI ARNOLDO e VIBERTI LUCA, rappresentati e difesi
dall'Avvocato ORTENSIO LEPORE e dall'Avvocato MILENA
LIUZZI, presso il cui studio a Roma, sito dapprima a via
Dardanelli 13, poi a via Monte Asolone 8, elettivamente
domiciliano, per procura speciale a margine del ricorso
- ricorrenti -
contro
VIBERTI CARLO, rappresentato e difeso dall'Avvocato
PAOLO ADRIANO e dall'Avvocato MARIO CONTALDI,
presso il cui studio a Roma, via Pierluigi da Palestrina 63,
elettivamente domicilia, per procura speciale a margine
del controricorso
- con troricorrente
-
avverso la sentenza n. 1018/2015 della CORTE D'APPELLO
DI TORINO, depositata il 27/5/2015;
)((.
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It
Civile Sent. Sez. 2 Num. 7573 Anno 2019
Presidente: SAN GIORGIO MARIA ROSARIA
Relatore: DONGIACOMO GIUSEPPE
Data pubblicazione: 18/03/2019
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
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udita la relazione della causa svolta nell'udienza pubblica
del 20/12/2018 dal Consigliere Dott. GIUSEPPE
DONGIACOMO;
sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto
Procuratore Generale della Repubblica, Dott. ALBERTO
CELESTE, il quale ha chiesto l'accoglimento del ricorso per
quanto di ragione;
sentito, per i ricorrenti, l'Avvocato MILENA LIUZZI;
sentito, per il controricorrente,
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l'Avvocato PAOLO
ADRIANO;
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-
FATTI DI CAUSA
Arnoldo Viberti, anche nella qualità di esercente la
potestà sul figlio Luca, all'epoca minore, con atto di
citazione notificato il 19/4/2007, ha convenuto in giudizio,
innanzi al tribunale di Torino, il fratello Carlo Viberti, e,
dopo aver premesso di essere erede del padre Marco,
deceduto in data 24/10/2006, e di averne accettato
l'eredità con beneficio d'inventario, e dopo aver ravvisato
la legittimazione passiva del convenuto Carlo Viberti in
ragione del possesso dei beni ereditari, ha chiesto,
innanzitutto, la condanna del convenuto al pagamento
della somma di C. 201.115,09, complessivamente dovuti
per l'eredità della madre, Angiolina Stura, deceduta il
5/11/2002, in relazione al c/c 3311812 presso
l'UNICREDIT BANCA, con deposito titoli collegato, al c/c
746643-01-84 presso BANCA INTESA, con conto titoli
collegato, ed al c/c 6568831 presso la BANCA DI ROMA,
trattandosi di cespiti mobiliari cointestati ai genitori e per i
quali nulla era stato corrisposto dal padre Marco. L'attore,
inoltre, ha chiesto la condanna del convenuto: - al
pagamento di una somma non inferiore ad C. 135.562,09,
quale provvista sul c/c 0821084801 presso BANCA
Ric 2015 n. 21015 Sez. 2 PU 20 dicembre 2018
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INTESA, proveniente da cointestazione in capo ai genitori;
- al pagamento della somma di C. 36.654,00, in relazione
al c/c 65162636 presso la BANCA DI ROMA; - al
pagamento della somma di C. 19.706,61, in relazione al
fondo ad accumulo mensile di £. 400.000 che il nonno
Marco aveva aperto ed intestato a Luca, figlio di Arnoldo,
estinto nel giugno del 2005 da Carlo Viberti, che ha
introitato la somma maturata, alla data del 7/10/2003, di
C. 7.311,81, oltre al ristoro del danno cagionato.
Carlo Viberti si è costituito in giudizio ed ha chiesto,
in via principale, la reiezione delle domande proposte
dall'attore ovvero di dichiarare la compensazione dei
crediti vantati con il debito di C. 43.020,85 di Arnoldo
verso l'eredità e con il debito di C. 25.620,00 di Arnoldo
nei confronti di Carlo Viberti personalmente. Il convenuto,
inoltre, per il caso in cui dopo la compensazione fosse
accertato un credito di Carlo verso Arnoldo, ha chiesto, in
via riconvenzionale, di: - condannare quest'ultimo al
pagamento del credito residuo; - di accertare e dichiarare
la sua titolarità esclusiva del c/c 00020035046; - di
accertare e dichiarare che Arnoldo aveva illegittimamente
esercitato opposizione vantandosi erede in relazione al
rapporto in essere con UNICREDIT BANCA e, quindi,
risarcire i danni cagionati, da liquidarsi in separato
giudizio, atteso che Carlo aveva subito il congelamento da
parte della banca di consistenti provviste di sua proprietà
esclusiva.
Il tribunale di Torino, con sentenza del 18/3/2011, ha
dichiarato Carlo Viberti tenuto a corrispondere ad Arnoldo
Viberti la somma di C. 1.697,20, oltre interessi dal
7/5/2007; ha dichiarato Arnoldo Viberti tenuto a
corrispondere a Carlo Viberti la somma di C. 25.620,00,
Ric. 2015 n. 21015 Sez. 2 PU 20 dicembre 2018
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