Risposte ai quesiti (a cura della Redazione)

AutoreCasa Editrice La Tribuna
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AVVERTENZA. La Rubrica fornisce risposta solo a quesiti di interesse generale. Non saranno, pertanto, presi in considerazione quesiti nè a carattere personale nè relativi a questioni già pendenti innanzi all’Autorità Giudiziaria.

Quesito da Livorno

Su Il nuovissimo codice delle locazioni, (Ed. 2009) di CORRADO SFORZA FOGLIANI e STEFANO MAGLIA trova (pag. 453) tre provvedimenti che affermano la decadenza del locatario, in caso di morosità, dal beneficio del termine concesso ex art. 56 L. n. 392/78.

Si domanda da Bergamo se in un contratto di locazione di un immobile commerciale le parti siano libere di inserire una clausola che ponga ad esclusivo carico del conduttore le relative spese di registrazione.

La risposta è negativa. La materia, infatti, è regolata dall’art. 8 della legge n. 392/78 che prevede espressamente che le spese di registrazione del contratto di locazione siano a carico del locatore e del conduttore in parti uguali. Tale norma non è derogabile per le locazioni ad uso diverso dall’abitativo con la conseguenza che le parti non sono libere di applicare, per tali spese, una diversa percentuale di riparto.

Un abbonato di Forlì si chiede se un condomino possa allargare la propria cantina scavando nel sottosuolo dello stabile condominiale senza il consenso degli altri condòmini.

Al quesito ha risposto la stessa Cassazione che sul punto si è così testualmente espressa: «Il sottosuolo su cui sorge l’edificio condominiale, ancorché non menzionato espressamente dall’art. 1117 cod. civ., in mancanza di un titolo che ne attribuisca la proprietà esclusiva ad uno dei condomini, rientra tra i beni di proprietà comune, tenuto anche conto della funzione di sostegno che esso svolge per la stabilità del fabbricato il singolo condomino non può, pertanto, senza il consenso degli altri condòmini, procedere a scavi del sottosuolo al fine di ricavarne nuovi locali o di ingrandire quelli esistenti, giacché, con l’attrarre la cosa comune nell’orbita della sua disponibilità esclusiva, viene a ledere il diritto di proprietà degli altri condòmini sul bene comune» (sent. 17141 del 27 luglio 2006).

In una palazzina il lastrico solare di proprietà esclusiva di un condomino di Ravenna sporge a guisa di balcone fino a coprire il balcone sottostante. Essendosi verificate delle infiltrazioni d’acqua al piano inferiore provenienti proprio dalla parte del lastrico aggettante, si chiede come debbano essere ripartite le relative spese di...

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