Risposte ai quesiti (a cura della Redazione)

AutoreCasa Editrice La Tribuna
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AVVERTENZA. La Rubrica fornisce risposta solo a quesiti di interesse generale. Non saranno, pertanto, presi in considerazione quesiti nè a carattere personale nè relativi a questioni già pendenti innanzi all’Autorità Giudiziaria.

Si domanda quando sia obbligatoria la nomina dell’amministratore.

La nomina dell’amministratore è obbligatoria – ai sensi dell’art. 1129, primo comma, c.c. – solo quando i condomini siano più di quattro. Diversamente è meramente facoltativa.

Un abbonato di Stradella (Pavia) chiede se al termine della locazione di un immobile ad uso diverso dall’abitativo l’inquilino possa legittimamente rinunciare all’indennità di avviamento commerciale.

La risposta è positiva. L’art. 79 della legge 27 luglio 1978, n. 392, infatti, è volto ad evitare la preventiva elusione dei diritti del conduttore ma non esclude la possibilità di disporne, una volta che essi siano sorti (in questo senso Cass. sent. n. 24458 del 24 novembre 2007).

Quale maggioranza occorre per trasformare un’area verde condominiale con alberi d’alto fusto in un parcheggio per le auto dei condomini? Quesito da Borgotaro (Parma).

Al quesito ha risposto la Cassazione che sul punto si è così testualmente espressa: «In tema di condominio degli edifici, l’utilizzazione a parcheggio di autovetture private di un’area comune alberata, originariamente goduta come «parco-giardino», in relazione alla sua apprezzabile estensione, non si traduce in un miglioramento della cosa comune, ma comporta mutamento ed alterazione della destinazione della medesima, in pregiudizio dei diritti dei singoli condomini. Essa, pertanto, non può essere validamente deliberata dall’assemblea del condomino, con le maggioranze previste per le innovazioni utili (artt. 1120 primo comma e 1136 quinto comma c.c.), ma postula l’unanimità di tutti i condomini» (sent. n. 4922 del 14 novembre 1977).

Un lettore di Foggia domanda se occorra una «giusta causa» per revocare l’amministratore di condominio.

La risposta è negativa attesa la natura fiduciaria del rapporto fra amministratore e condominio (in tal senso Cass. sent. n. 11472 del 28 ottobre 1991).

Nel caso in cui un’unità immobiliare sia in comproprietà tra più soggetti, si domandada Palermo se ciascuno di essi abbia diritto di voto in assemblea.

La risposta è negativa. A ciascuna unità immobiliare, infatti, è attribuito un solo voto indipendentemente dal numero degli eventuali comproprietari.

Una (piccola) associazione di piccoli...

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